Punta d'Arbola - Salita primaverile (2)

 

Indietro (torna alla relazione)    Ghiaccio&neve

 

Lungo la via di salita alla Punta d'Arbola, all'inizio del pendio finale, qui non ancora ripido. All'altezza della testa del mio compagno, verso destra, si vede la modesta costola di roccette cui si fa riferimento nella relazione. L'obiettivo della macchina fotografica, puntato verso Nord, inquadra al centro il Lago artificiale del Sabbione (2466 m), dominato a sinistra dalla bella punta del Rothorn (3287 m) e a destra dal roccioso Corno di Ban (3027 m).
   
Questa foto è stata scattata poco sopra il punto da cui ho scattato la precedente. La modesta costola di roccette appare ora sopra la testa del mio compagno. Si vedono bene anche i dolci pendii del Ghiacciaio del Sabbione che si percorrono dopo aver valicato il Passo del Vannino. Sullo sfondo, contro il cielo, la cima più alta è il Monte Basòdino, davanti al quale si possono distinguere la Punta del Ghiacciaio di Ban (2975 m) a sinistra e i Corni di Nefelgiù (2951 m il più alto) a destra.
   
Ed eccoci impegnati sul tratto ripido del pendio finale: la presenza di una vecchia traccia scialpinistica e la condizione della neve ci hanno permesso di raggiungere la vetta con le ciaspole ai piedi senza molti problemi. Nella parte superiore della foto, scattata guardando verso Sud-Est, si vedono molto bene la Punta Clogstafel (2963 m) e il Monte Giove (3009 m).
   
Qui siamo nella parte alta del pendio, poco sotto la cresta sommitale, dove l'inclinazione diminuisce decisamente. Contro il cielo si distinguono il Blinnenhorn (3374 m) a sinistra e il Rothorn (3287 m) a destra. L'ampia distesa innevata che si nota a destra del Rothorn dovrebbe essere il Ghiacciaio dal quale nasce il Rodano (Rhonegletscher), dominato dalla cima del Dammastock (3630 m), la vetta più elevata della Alpi Urane (in Svizzera).
   
Dalla cima della Punta d'Arbola si gode uno straordinario panorama, in particolare sul vicino Oberland, le cui cime si stagliano contro il cielo sopra la croce di legno della vetta. Si distingue in particolare la slanciata forma del Finsteraarhorn (4274 m), uno dei più noti quattromila della regione. Non sono invece riuscito a identificare le altre cime.
   
Ancora il Finsteraarhorn (e un'altra cima che non ho identificato) ripreso con il teleobiettivo dalla cima della Punta d'Arbola. Nella foto sotto si vedono invece il Monte Rosa (contro il cielo, a sinistra) e le montagne del Vallese: una straordinaria corona di cime superiori ai quattromila metri che si chiude a destra della foto con la bianca mole del Weisshorn (4505 m). Più complesso è per me indicare le altre cime, tra cui si dovrebbero distinguere la Weissmies e i Mischabel (Täschhorn e Dom).
   
   
Guardando verso Sud-Ovest lo sguardo incontra innanzitutto la grande superficie ghiacciata del Lago artificiale di Devero o Codelago (1856 m), oltre il quale si apre il pianoro dell'omonima alpe. Sopra il lago si nota il lungo pianoro d'alta quota da cui si alzano le cime del Pizzo Diei (2906 m), del Monte Cistella (2880 m) e del Corno Cistella (2688 m). Sulla destra della foto, in alto contro il cielo, si vedono ancora il Monte Rosa e le cime del "Trittico del Sampione" (dalla Weissmies, 4023 m, al Fletschhorn, 3993 m).
   
Ho scattato questa foto dalla cresta sommitale della Punta d'Arbola, durante la discesa e puntando l'obiettivo verso Est. In primo piano si vedono le Torri del Vannino, oltre le quali si distende il lungo e quasi pianeggiante Vallone del Vannino. Sullo sfondo si vedono molte altre cime, che non sono riuscito a identificare ad eccezione del Monte Basòdino (la cima più alta, contro il cielo, sulla sinistra della foto).
   
In quest'ultima foto, scattata come la precedente dalla cresta sommitale, si vedono in secondo piano le cime della Punta Clogstafel e del Monte Giove. Ma ho voluto pubblicarla soprattutto perché contro il cielo si profilano le cime "di casa mia", dal Legnone (a sinistra) alle Grigne (al centro) al Monte Generoso (a destra). Si trovano a 100 km in linea d'aria, ma la giornata era stupenda e limpida, così si vedevano benissimo. Poterle vedere così è stata una bella sorpresa.
   

Indietro (torna alla relazione)    Ghiaccio&neve