Strà Granda - Quarta tappa

 

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Nella foto a sinistra, scattata dal balcone del rifugio, vediamo la parete Est del Monte Rosa illuminata dai primi raggi del sole. A destra: la statua della Madonna delle Nevi sovrastata dalla piramide rocciosa del Monte Moro (2984 m).

Queste due foto sono state scattate dai piedi della statua. A sinistra vediamo la valle di Saas con il Lago artificiale di Mattmark (l'itinerario ne percorre la riva sinistra idrografica su una bella stradina). In alto, sulla sinistra, si vedono alcune grandi cime del Vallese. Da sinistra a destra: i Mischabel (Täschhorn, 4491 m, e Dom, 4546 m) e la Lenzspitze (4293 m). Nella foto a destra vediamo ancora la rande parete Est del Monte Rosa che domina dall'alto il solco della Valle Anzasca. Si vedono poi la stazione di arrivo della funivia con il vicinissimo Lago Smeraldo e, poco più in basso a sinistra, il Rifugio Oberto-Maroli. In primo piano si vede il percorso attrezzato che sale alla Madonna delle Nevi.

A sinistra: ancora la statua della Madonna delle Nevi. I tre escursionisti sotto la statua stanno percorrendo il facile sentiero attrezzato che scende al Passo di Monte Moro. Nella foto a destra vediamo di nuovo la valle di Saas. Al lago e ai quattromila inquadrati nella foto precedente, si aggiungono il vasto pianoro erboso di Tälli (Tälliboden) e, a sinistra dei Mischabel, un altro quattromila: il frequentatissimo Allalinhorn (4027 m). In primo piano si vede un tratto del sentiero nella prima parte della discesa. Si notano delle bandierine arancioni: sono segnavia temporanei, posizionati lungo il percorso dell'Ultra Tour Monte Rosa (una maratona di 170 km che si stava svolgendo proprio nei giorni in cui ho effettuato la traversata).

Nella foto a sinistra vediamo in bella evidenza la mole dello Strahlhorn (4190 m), un altro dei quattromila della valle di Saas, con a destra la cima più bassa del Fluchthorn (3795 m) e, sullo sfondo, l'Allalinhorn. Nella foto a destra vediamo una parte del tratto attrezzato che si percorre durante prima parte della discesa, poco prima di arrivare al pianoro di Tälli.

A sinistra vediamo il Tälliboden sullo sfondo dello Joderhorn (3034 m), una cima molto panoramica che si raggiunge in poco meno di un'ora dalla funivia o dal rifugio. Il sentiero della discesa percorre la barra rocciosa sulla destra, passando al di sopra delle placche bagnate visibili contro il margine destro della foto. Nella foto a destra si vede bene il Lago di Mattmark. E' un lago artificiale molto sviluppato in lunghezza: la stradina che ne percorre la riva sinistra idrografica è lunga circa 3 km. Sopra la diga si notano due cime: dovrebbero essere l'Egginer (3369 m, a sinistra) e il Mittaghorn (3143 m, a destra). alla base di quest'ultima montagna si trova Saas Almagell.

A sinistra: il Lago di Mattmark dominato dalla cima dello Stellihorn (3436 m). In fondo, con la nuvoletta intorno alla cima, vediamo lo Joderhorn e, a destra, il Monte Moro. Nella foto a destra vediamo due cime sul lato opposto della valle: se la prospettiva non mi inganna, dovrebbero essere lo Strahlhorn (a sinistra) e il Fluchthorn (a destra).

Nella foto a sinistra vediamo in primo piano il sentiero che aggira verso il lago la prima galleria. Sullo sfondo, contro il cielo, la cima nevosa è quella della Weissmies (4017 m). Nella foto a destra vediamo la seconda galleria, illuminata nel periodo in cui è praticabile il giro del Lago di Mattmark, cioè nei mesi estivi e (perlomeno quest'anno) anche nel mese di ottobre. All'uscita della galleria si è arrivati alla diga (lato occidentale).

Dalla diga di Mattmark si può vedere tutto il tratto della valle da percorrere per arrivare a Saas Almagell. A destra: la diga e il lago visti dal margine orientale del coronamento della diga. Sullo sfondo si vede il grande ghiaccio di Schwarzberg, con al centro il Corno Nero (Schwarzberghorn, 3610 m) e, a sinistra, i Corni di Roffel (Roffelhörner, 3441 m). La vetta ghiacciata più a destra è lo Strahlhorn (4190 m).

A sinistra vediamo il grande muraglione della diga di Mattmark, la più grande diga in terra (in pietra secondo altre fonti) d'Europa. Ha un'altezza di 120 metri e un coronamento lungo ben 780 m. Si vede benissimo anche la strada asfaltata che sale da Saas Almagell e il grande parcheggio sotto il ristorante al margine occidentale della diga. Nella foto a destra vediamo le baite di Eienalp (1930 m), davanti a cui si passa scendendo a Saas Almagell.

A sinistra: un tratto della discesa verso Saas Almagell. A destra: Saas Almagell, località Dorf (villaggio/borgo), dove termina la tappa e tutto il percorso della Strà Granda.

Alcune belle case walser nella parte vecchia di Saas Almagell (Dorf).

La chiesa parrocchiale (cattolica) di Saas Almagell (sempre in località Dorf) è dedicata a Santa Barbara. Fu eretta nel 1494, ma è stata rifatta negli anni 1938-1939. Al suo interno sono conservati tre altari in legno dorato e dipinto opera dello scultore e pittore italiano Giulio Gualio, originario di Antronapiana. Gualio ha operato tra il Seicento e il Settecento (è morto nel 1713): i suoi altari lignei sono presenti, per esempio, a Domodossola e ad Antronapiana. La sua presenza a Saas Almagell non deve affatto stupire perché in passato le due valli (quella di Saas e quella di Antrona) erano strettamente collegate tra loro. La "strada antronesca" partiva da Villadossola, percorreva tutta la valle Antrona e passava in Svizzera scavalcando il Passo di Antrona (oggi è un'interessante percorso escursionistico). Nella foto a destra vediamo un particolare dell'altare principale, con il martirio di Santa Barbara.

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