Pizzo Suretta - Salita primaverile (2)

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Dalla cima del Pizzo Suretta verso Sud-Ovest lo sguardo incontra innanzitutto il castello roccioso delle Cime Cadenti (3021 m). Contro il cielo, invece, si nota la piramide rocciosa del Pizzo Ferré (3103 m), un'altra delle interessanti mete primaverili (ma in questo caso anche estive) della conca di Montespluga.
   
In questa foto, invece, l'obiettivo della macchina fotografica è puntato verso Est. In primissimo piano si vede l'esile cresta che conduce alla Punta Rossa (la quale deve il suo nome al colore della roccia che la compone, come ben si vede). A sinistra della Punta Rossa, la cima trapezoidale più evidente è il Piz Por (3028 m), interamente in territorio svizzero. Contro il cielo, molto in lontananza, proprio sopra la Punta Rossa, si osserva invece il gruppo del Pizzo Bernina.
   
Lo sguardo punta ora a Sud-Est, dove appare il trittico costituito dalla Punta della Palù (3172 m), dalle Guglie d'Altare (3172 m) e dal Pizzo di Émet (3210 m; Piz Timun sulla carta svizzera).
   
In lontananza, sempre verso Sud, si osserva il Pizzo Stella (3163 m), che, anche se non è il più alto, è probabilmente il "tremila" più noto della Valle Spluga.
   
Anche questa foto è stata scattata verso Sud, ma con il grandangolo invece che con il teleobiettivo. In primo piano si vede il Ghiacciaio di Suretta, con il dosso dove si trova il Bivacco Suretta e, poco più avanti a sinistra, la quota 2726 m. A destra di queste due elevazioni si nota la superficie ghiacciata del lago di Montespluga, oltre la quale si distende la Valle Spluga, ormai priva di neve. All'estrema sinistra, contro il cielo, si vede il Pizzo Stella, cui corrisponde, dall'altra parte della valle, il Pizzo Quadro (3015 m). Molto in fondo, contro il cielo, si intuiscono le sagome del Legnone, della Grigna settentrionale e della catena dei Muncech.
   
In discesa, lungo il traverso che aggira il salto iniziale della cresta Nord-Nord-Est del Pizzo Suretta. In fondo, sull'insellatura del Surettajoch, si notano due scialpinisti, le uniche due persone, oltre a noi due, che quel giorno sono arrivate almeno fino al valico.
   
In discesa lungo il bel vallone che porta al Surettajach. La foto è dominata dalla piramide del Pizzo Tambò, con i pendii lungo i quali si svolge l'itinerario scialpinistico che ne raggiunge la cima partendo da Montespluga.
   
Ancora una foto scattata durante la discesa: qui siamo sul traverso che permette di rientrare nella Valle di Suretta. Sopra il mio compagno svetta la quota 2726 m. Sullo sfondo si staglia la bella cima del Pizzo di Émet, alla cui sinistra si vedono le Guglie d'Altare e la Punta della Palù. Sui pendii a destra del mio compagno si notano anche le tracce delle motoslitte. Dubito che sia consentito scorazzare dovunque con tali mezzi meccanici, ma da queste parti non è la prima volta che noto queste tracce. Però non ho mai visto motoslitte in azione: sarà un caso o almeno nei fine settimana la montagna è lasciata a chi ama godersela nella pace e nel silenzio?
   

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