Pizzo Arera - Salita invernale

(Prealpi Bergamasche - Lombardia)

 

Ghiaccio&neve

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 1352 m

DURATA: 3,40 ore la salita; 2 ore la discesa

DIFFICOLTA': EE fino all'anticima; il breve tratto finale, senza traccia, può presentare difficoltà alpinistiche (PD)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: febbraio 2013

 

Il Pizzo Arera (2512 m), ben visibile contro il cielo anche dalla pianura, è una delle cime più importanti delle Prealpi Bergamasche. Verso Nord domina la Valcanale con un imponente versante roccioso, mentre da Sud si presenta come una sorta di grande, ripida pala di erba, detriti e salti rocciosi. La sua cima offre un panorama straordinario: a Sud, oltre la vicina mole del Monte Alben, si stende la Pianura Padana; a Ovest, dopo il primissimo piano del Monte Menna, si distinguono i monti della Valsassina, dalle Grigne al Legnone, e, più lontano, il Monte Rosa e i quattromila che gli fanno da corona; verso Nord è tutta un'infilata di grandi montagne, dai tremila delle Orobie alle grandi vette delle Alpi Retiche; a Est, infine, si ammirano altre cime delle Prealpi Lombarde.

 

La via normale di salita, che qui propongo nella bellissima veste invernale, percorre la cresta Sud-Ovest della montagna. L'itinerario può essere diviso in tre parti. La prima, fino al rifugio Capanna 2000, è piuttosto facile e molto frequentata (ciaspole utili se il tracciato non fosse battuto); la seconda, lungo la cresta Sud-Ovest, raggiunge l'anticima occidentale della montagna ed è decisamente più impegnativa perché la cresta, abbastanza larga, è comunque ripida; inoltre, a causa della sua esposizione, può presentare neve dura o ghiacciata e quindi richiedere l'uso dei ramponi. La terza parte è più breve, ma si svolge su terreno a tratti piuttosto ripido e in parte roccioso: se manca la traccia, presenta difficoltà alpinistiche. In ogni caso, oltre ai ramponi, sarà necessario avere con sé anche la piccozza.

 

L’ultimo tratto della salita è molto bello, ma non è affatto da sottovalutare. In casi particolari (neve dura e mancanza di traccia, ad esempio), potrebbe essere utile anche la corda se si volesse comunque percorrerlo. Per questo motivo ho preferito inserire questa relazione nella rubrica “Ghiaccio&neve” invece che in quella dedicata all’escursionismo.

 

ACCESSO STRADALE. L'itinerario parte da Plassa (1170 m circa), frazione del comune di Oltre il Colle (BG), che si può raggiungere sia dalla Val Brembana sia dalla Val Seriana. Descrivo brevemente la seconda possibilità che attualmente risulta essere un po' più veloce e scorrevole per chi proviene dall'autostrada Milano-Venezia (A4). Si risale la Val Seriana fin quasi a Ponte Nossa; prima di entrare in paese, si prende a sinistra la strada provinciale che risale la Valle del Riso, scavalca il Colle di Zambla (1238 m) e scende brevemente a Zambla Alta. Attraversata questa località, prima di uscirne si prende a destra una strada asfaltata (via Plassa) che, dopo 4,5 km, raggiunge Plassa, dove si trovano alcuni residence moderni.

 

ITINERARIO.  Da Plassa (1170 m circa), dove si lascia la macchina, si prosegue lungo la strada (indicazioni per il rifugio Capanna 2000) fino a una baita presso un tornante a 1400 m circa. Qui si può abbandonare la strada e seguire un sentiero che sale verso destra, passa a destra della recinzione che circonda una grande buca (forse una miniera) e raggiunge il Rifugio SABA (1560 m). Poco sopra si arriva al parcheggio dove termina la strada, nella zona dove un tempo si trovavano gli impianti sciistici dell'Alpe Arera (1600 m circa). Dai pressi di una bassa costruzione in pietra con porticato, si imbocca il tracciato (in genere ben battuto) di una strada agro-silvo-pastorale che, passando a monte dell’edificio abbandonato della stazione di partenza di una seggiovia, risale verso Nord l’ampio e dolce pendio che si stende ai piedi del Pizzo Arera, ormai ben visibile. Si raggiunge quindi il dosso che delimita in alto il pendio (e da cui ci si affaccia sulla Valle di Arera); lo si segue verso destra (Est-Nord-Est) e si arriva comodamente al rifugio Capanna 2000 (1950 m circa; ore 2 da Plassa). Se si è adeguatamente attrezzati (ciaspole), si potrebbe anche tenere un percorso più diretto che, dai pressi della bassa costruzione con porticato, segue l’itinerario del sentiero estivo lungo la dorsale che delimita a Ovest il vasto pendio e si collega a quello della stradina all’inizio del dosso sommitale.

 

Dal rifugio Capanna 2000 si attacca la cresta Sud-Ovest del Pizzo Arera, larga ma ripida (ramponi a volte indispensabili), che si segue fino a una sorta di colletto poco più basso dell’anticima occidentale della montagna, a 2430 m circa. Qui inizia il breve ma impegnativo tratto finale. Se c’è una buona traccia, la si segue con prudenza (terreno a tratti piuttosto ripido), raggiungendo la cima (2512 m; ore 1,40 dalla Capanna 2000; ore 3,40 da Plassa). Se manca la traccia il percorso può assumere caratteri alpinistici. Dal colletto che precede di poco l’anticima si deve traversare in piano verso destra (Est), quindi (senza stare troppo vicini alle rocce) ci si abbassa lungo un pendio breve ma abbastanza esposto e molto ripido, entrando nel canale che separa l’anticima dal blocco sommitale della montagna. Lo si traversa e, abbassandosi ancora di qualche metro, si imbocca e si risale un ripido canalino che porta al pendio sommitale, ancora abbastanza ripido e con qualche roccetta affiorante. Superato il pendio, si raggiunge la cresta sommitale e, verso destra, la cima. In questo tratto (che ci sia o non ci sia la traccia) la piccozza è indispensabile per un’adeguata sicurezza.

 

DISCESA. Si segue l’itinerario della salita (ore 2 dalla cima a Plassa).

 

NOTA. Il rifugio Capanna 2000 è aperto tutto l'anno nei giorni festivi e prefestivi. Telefono: 0345.95096

 

 
 
 
 

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