Gli alpeggi: Alpe Busarasca in Val Pogallo

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L'Alpe Color, m 1103. L'alpeggio sorge sul costone che divide in due la Val Pogallo e che più in alto, prima di impennarsi verso la Cima Marsicce, forma la sella dove si trova l'Alpe Busarasca. Le case dell'Alpe Color, "caricato" fino al 1964, sono ormai dei ruderi e il pascolo è stato quasi del tutto inghiottito dalla vegetazione, ed è ridotto a una bella radura nel bosco.
L'Alpe Busarasca (m 1531) si trova in una magnifica posizione aperta soprattutto verso i quadranti meridionali. Nella foto si vedono bene la cresta del Pian Cavallone (sulla sinistra), il Mottarone (la cima più alta contro il cielo) e la cresta che sale da Cicogna verso la cima Sasso (sulla destra). Anche questo alpeggio è stato utilizzato fino al 1964.
Dall'Alpe Busarasca, verso sud-est, lo sguardo è attratto dalla forma massiccia del Monte Zeda, ancora in parte innevato (la foto è stata scattata all'inizio di maggio). Sulla cresta che dalla sua cima si abbassa verso destra si distinguono (dietro l'albero spoglio) la punta del Pizzo Marona e la più bassa Cima Cugnacorta.
Ancora un panorama dall'Alpe Busarasca, questa volta verso ovest. Lungo la cresta contro il cielo si può osservare, appena a destra della cima di rocce nere, il profilo orizzontale della Bocchetta di Campo, dove sorge l'omonimo rifugio.
L'elemento più caratteristico dell'Alpe Busarasca è il grande stallone per i bovini: poteva accoglierne sessanta. La sua costruzione risale alla seconda metà degli anni Quaranta del Novecento. Prima, al suo posto, c'erano tre stalle più piccole che furono abbattute e accorpate (notizie ricavate dal libro "Genti e luoghi di Valgrande", di Daniele Barbaglia e Renato Cresta, Editore Alberti, 2002)
 

 

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