Via delle Bocchette - Quarta tappa

Dal Rif. Pedrotti al Rifugio XII Apostoli per i sentieri Brentari e dell'Ideale

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Presso la chiesetta dietro il Rifugio Pedrotti si prende il sentiero segnalato (cartelli indicatori; segnavia 358) che, verso sinistra, aggira il versante Sud-Est della Brenta Bassa ed entra in un ampio vallone detritico costeggiando per un lungo tratto quasi pianeggiante il versante Sud-Ovest della Brenta Bassa (quasi subito si lascia a sinistra l’itinerario segnalato del Sentiero Palmieri che porta al Rifugio Agostini). Giunti, dopo una breve salita, nella conca ai piedi della Cima Margherita si traversa quasi in piano verso Sud e, imboccato un ripido canale detritico un po’ franoso, si raggiunge il vallone occupato in alto dalla Vedretta Superiore della Tosa (ormai molto ridotta). Si risale il vallone sulla destra (tracce, segnavia e ometti) incontrando qualche elementare gradino roccioso e, dopo aver superato un canale in parte roccioso, si prosegue ancora un po’ verso l’alto portandosi intorno ai 2850 m di quota. Lasciato a destra il tracciato della via normale della Cima Tosa per il versante Sud-Est, si traversa di nuovo verso Sud e, con facile percorso tra alcune bancate rocciose, si raggiunge la spalla orizzontale della Sella della Tosa (2860 m; ore 1,40 dal Rifugio Pedrotti).

 

Poco più avanti, sulla destra, si incontrano le prime attrezzature (cavo metallico) che permettono di attraversare il versante meridionale della quota 3018 m (Cima Garbari sulla cartina di Meridiani Montagne, ma senza nome sulla guida CAI/TCI e sulla cartina Tabacco) lungo un sistema di cenge e qualche breve salto da salire (scalette); più avanti ci si abbassa (cavo e scalette) fino alla cengia che conduce alla Bocca della Tosa (2845 m c.a), tra la Cima Garbari e la Punta dell’Ideale (in tutto questo tratto ci sono dei brevi passaggi privi di attrezzature: prestare attenzione). In realtà l’itinerario non passa proprio dalla bocca, ma si tiene un po’ più in alto e quindi inizia a scendere la ripida parete (scale e cavo metallico) fino a raggiungere la Vedretta d’Ambiez a circa 2750 m di quota. A questo punto si lascia la traccia del Sentiero Brentari che traversa in discesa la vedretta verso Sud-Ovest e si prende quella del Sentiero dell’Ideale che, verso Nord-Ovest, risale la vedretta in direzione dell’evidente canale che adduce alla Bocca d’Ambiez, tra l’omonima cima e la Cima Tosa. Il ghiacciaio è abbastanza ripido e in caso di neve dura o ghiaccio saranno molto utili i ramponi. Raggiunta la base del canale, sulle rocce della sua sponda destra idrografica, si incontra il cavo metallico del Sentiero del Cege che permette di salire in sicurezza il ripido tratto roccioso e di raggiungere l’insellatura della Bocca d’Ambiez (2871 m; ore 2,00/2,20 dalla Sella della Tosa).

 

Ci si porta sul versante opposto della Bocca d’Ambiez, dove parte la via Migotti (via normale alla Cima Tosa da Sud): qui inizia la discesa del Sentiero del Cege lungo la ripida parete sulla destra idrografica del canale che scende dalla Bocca d'Ambiez. Scale e cavo metallico permettono di abbassarsi in diagonale (qualche tratto esposto) fino a mettere piede sulla Vedretta dei Camosci (circa ottanta metri più in basso della Bocca d’Ambiez). Con un percorso in leggera discesa si traversa la vedretta verso Ovest-Sud-Ovest (qualche tatto ripido all’inizio; ramponi utili in caso di neve dura o ghiaccio) fin sotto la breve barriera di rocce un po’ rotte che precede la Bocca dei Camosci. Risalite le rocce anche con l’aiuto di un cavo metallico, si raggiunge la Bocca dei Camosci (2784 m). Dal colle si traversa  verso Ovest-Nord-Ovest (ometti e segnavia) sotto la Cima di Valstretta, poi si segue il sentiero sul filo della morena laterale destra (idrografica) della Vedretta di Val d'Agola (la più grande del Gruppo di Brenta) perdendo progressivamente quota. Infine ci si abbassa (segnavia) verso il centro del vallone in direzione del rifugio (visibile sin dalla Bocca dei Camosci). Raggiunto il fondo del vallone, ci si congiunge col sentiero che proviene dal basso e, con una breve risalita, si raggiunge il Rifugio Garbari ai XII Apostoli (2489 m; ore 1,20/1,30 dalla Bocca d’Ambiez; ore 5,00/5,30 dal Rifugio Pedrotti).

 

NOTA: il Sentiero del Cege. Un tempo, prima della riduzione dei ghiacciai, il passaggio attraverso la Bocca d’Ambiez lungo il Sentiero dell’Ideale  non presentava attrezzature. Poi il percorso si fece più impegnativo e, sul versante della Vedretta dei Camosci, vennero piazzate delle corde penzolanti lungo il canale nevoso (poi sostituite da una fune d’acciaio). Più tardi, su richiesta delle guide alpine, vennero posate le prime attrezzature da parte della SAT. Nel 2000 il tratto attrezzato venne dedicato a Cesare Salvaterra (Cege, per gli amici), presidente della sezione di Tione della SAT, tragicamente scomparso sul Carè Alto. L’ulteriore ritiro dei ghiacciai ha richiesto quindi un nuovo allungamento del tratto attrezzato. I lavori di rifacimento dell’intero percorso (già programmati per quest’anno), saranno effettuati nell’estate del 2016 (informazioni cortesemente fornite da Tarcisio Deflorian, presidente della Commissione Sentieri della SAT).

 

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