Il Passo dello Spluga

 

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In questa pagina si troverà soprattutto una galleria fotografica, perché la descrizione del passo e della via che lo attraversa è già stata ampiamente affrontata nella pagina introduttiva dell'intero percorso. Un approfondimento particolare è però dedicato alla galleria che si trova lungo la strada carrozzabile poco sotto il passo, sul versante svizzero, e che merita assolutamente di essere visitata facendo una breve deviazione (segnalata) dal sentiero della Via Spluga.

Nelle due immagini qui sopra sono rappresentati i due versanti del passo. Nella foto in alto vediamo il versante italiano, con la piana di Montespluga e le case dell'omonimo abitato in secondo. Il passo non è perfettamente visibile, ma corrisponde più o meno al punto più basso della cresta visibile contro il cielo. Dato il modesto dislivello tra la piana e il passo (200 metri), la strada carrozzabile e il sentiero della Via Spluga lo raggiungono con una salita dolce e senza troppi tornanti. Diverso è il discorso per il versante svizzero, che ammiriamo dall'alto nella seconda fotografia. Dopo un lungo tratto rettilineo e in leggera salita la strada carrozzabile affronta numerosi tornanti (sono 16) prima di arrivare al passo. La Via Spluga, visibile in primo piano, fa praticamente la stessa cosa. Il percorso della strada carrozzabile è quello progettato all'inizio dell'Ottocento dall'ingegner Donegani per conto del governo austriaco.

Dopo la costruzione della strada carrozzabile (1818-1823) furono costruite anche le case cantoniere a breve distanza dal passo. A sinistra vediamo quella italiana (2063 m), a destra quella svizzera (è l'edificio più a destra dei tre che si vedono; 2020 m circa). Il tracciato della Via Spluga passa accanto alla cantoniera italiana, ma non a quella svizzera (a cui però ci si avvicina se si effettua la deviazione per visitare la galleria paravalanghe).

Vediamo in queste immagini i due "volti" del Passo dello Spluga (2215 m): a sinistra l'ampia sella erbosa da cui passa la Via Spluga, a destra il valico automobilistico, che si trova poco più a Ovest.

Nelle vicinanze del passo, tra la casa cantoniera italiana e l'incrocio con la carrozzabile sul versante svizzero, possiamo camminare per un buon tratto sul tracciato della Via Spluga che era utilizzato prima della costruzione della strada carrozzabile e che qui si è perfettamente conservato. A sinistra siamo sul versante italiano, a destra siamo su quello svizzero. Sullo sfondo si notano le cime che dominano le case di Splügen; da sinistra: il Wisshorn (2988 m), l' Alperschällihorn (3039 m) e il Teurihorn (2973 m).  

In queste tre foto vediamo la Galleria dello Spluga. L'itinerario che transitava per il passo era continuamente soggetto al pericolo di smottamenti, frane e valanghe; gli incidenti erano numerosi, specie durante la stagione invernale. Per proteggere dalle slavine viaggiatori, vetturali e someggiatori vennero costruite numerose gallerie su entrambi i versanti del passo. L'unica che si è conservata allo stato originale è questa, lunga 312 metri, che si trova sul versante svizzero del passo, a poca distanza dal valico. Fu costruita tra il 1843 e il 1846 su progetto dell'ingegnere Carlo Donegani (lo stesso che aveva progettato la strada dello Spluga su incarico del governo austriaco del Lombardo-Veneto) e la supervisione dell'ingegnere Richard La Nicca per conto del governo cantonale dei Grigioni. Per difendere la struttura dalle infiltrazioni dell'acqua di versante, il progetto aveva previsto un sistema di pozzetti, bacini di raccolta e canaline trasversali sotto la galleria. Essa svolse la sua funzione fino a quando la strada era aperta anche d'inverno, cioè fino alla seconda guerra mondiale. Da allora non è più stata utilizzata ed è stata affiancata, sul lato a valle, dalla strada estiva. Senza più manutenzione, la struttura ha iniziato a deperire, finché non è stato deciso il suo recupero. Avendone riconosciuto il grande valore di testimonianza dell'importanza storica delle vie di comunicazione attraverso i passi alpini, il Servizio Monumenti del Canton Grigioni, con il contributo economico dello stesso Cantone e della Confederazione Svizzera, ha dato l'avvio ai lavori di restauro. Essi si sono svolti a tappe (nei mesi da luglio a ottobre) tra il 2006 e il 2010, restituendo alla galleria il suo aspetto originario e rendendone possibile la visita. Al suo interno, all'ingresso Nord, è stata allestita una piccola ma interessante esposizione con pannelli che illustrano le caratteristiche della galleria, il lavoro di restauro e la storia della via di comunicazione attraverso il Passo dello Spluga.

Nella foto in alto vediamo la galleria come si presentava prima della seconda guerra mondiale. I due avancorpi con finestre raggiungevano il limite del deposito di neve che si accumulava sul versante e servivano per portare luce e aria all'interno: sono stati demoliti per costruire la strada estiva. Nelle due foto a colori vediamo l'ingresso meridionale della galleria (si nota anche la strada asfaltata che passa accanto all'intera struttura) e l'interno della stessa, ottimamente restaurato.

Qui sopra vediamo due interessanti rappresentazioni d'epoca che mostrano le gallerie paravalanghe un tempo presenti in diversi punti della strada carreggiabile. Nella foto a sinistra, risalente alla fine del XIX secolo, vediamo una diligenza postale che sta per entrare in una galleria; a destra, nella stampa di Friedrich Lose (1825), vediamo rappresentata una scena di vita quotidiana ambientata davanti a una galleria costruita tra Isola e Montespluga: al centro due uomini conducono una carovana di cavalli, a sinistra un portatore trasporta a spalla un carico di merci, a destra una giovane mamma è ferma con un cane e due bambini, il più piccolo dei quali è nella gerla che la donna porta sulle spalle.

Nella stampa a sinistra vediamo due cavalli da soma con il loro carico: fino alla costruzione della strada carrozzabile la maggior parte dei trasporti lungo la via dello Spluga avveniva in questo modo. A destra, in un dipinto di Uberto dell'Orto (1885), vediamo invece il postale dello Spluga, la carrozza che faceva servizio pubblico lungo la strada del valico dopo la costruzione della strada carrozzabile.

In queste due stampe vediamo infine rappresentate due scene invernali lungo la via dello Spluga: a sinistra sono rappresentati i faticosi lavori per mantenerla aperta anche dopo le nevicate, a destra si possono osservare le difficoltà a cui comunque si andava incontro durante la stagione più inclemente.

NOTA: Tutte le informazioni riportate qui sopra sono state ricavate dai pannelli dell'esposizione che si trova nella Galleria dello Spluga. Lo stesso dicasi per le foto, le stampe e i quadri d'epoca che illustrano questa pagina.

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