Strà Granda - Quarta tappa

Dal Rifugio Oberto-Maroli a Saas Almagell

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Dal Rifugio Oberto-Maroli (2796 m) si sale in pochi minuti alla stazione di arrivo della funivia (2810 m). Da qui, passando a destra del piccolo Lago Smeraldo, si prende la facile salita attrezzata (gradini di ferro e catena corrimano) che conduce alla statua in bronzo dorato della Madonna delle Nevi, posta sulla rocciosa cresta di confine (2868 m; 20 minuti dal Rifugio Oberto-Maroli). Da qui ci si abbassa a destra (Sud-Est) lungo un facile percorso attrezzato (catena e gradini di ferro) che in breve porta al Passo di Monte Moro (2852 m; 5 minuti dalla statua della Madonna), o meglio al punto di passaggio del sentiero lungo la cresta di confine (geograficamente parlando il vero Passo di Monte Moro, 2845 m, si trova oltre la statua, 250 m a Nord-Ovest di questo punto di passaggio).

 

Dal passo (cartelli indicatori) ci si abbassa in territorio svizzero prima un po’ verso destra, poi percorrendo una lunga diagonale verso sinistra (Nord-Ovest) lungo grandi placche camminabili e tratti a gradini (segnavia bianco-rosso-bianchi molto frequenti). Più avanti si deve traversare, sempre nella stessa direzione, una zona più ripida di rocce ed erba, ma sempre su un ottimo sentiero (c’è solo un tratto attrezzato con un cavo metallico perché spesso bagnato e leggermente esposto su una ripida placca). Si arriva così sul vasto pianoro di Tälli (2491 m; Tälliboden sul cartello indicatore), dove si trova un bivio segnalato. Si lasciano a destra i sentieri per il Passo di Antrona (vedi nota 1) e per il Passo Mondelli e si prosegue verso Nord-Ovest lungo l’evidente sentiero fino ad arrivare in prossimità della punta meridionale del grande lago artificiale di Mattmark, in località Distelalp (2224 m; Dischtelalp sul cartello indicatore). Si segue ora la bella stradina, in gran parte asfaltata, che percorre la sponda sinistra idrografica del lago con qualche leggero saliscendi. Avvicinandosi alla diga, si incontra una prima galleria che non va imboccata: si segue un largo sentiero (in alcuni punti dotato di parapetto in filo d’acciaio verso il lago) che la aggira sulla destra; più avanti se ne incontrano altre due parallele: si percorre quella di sinistra, molto ampia e illuminata nei mesi estivi (dalle 6,00 alle 22,00); subito dopo si arriva alla diga, al suo margine occidentale (2204 m; ore 2,10 dal Passo di Monte Moro; ore 2,35 dal Rifugio Oberto-Maroli), dove si trova anche un ristorante.

 

Traversata la diga, si segue verso sinistra una stradina sterrata che, con diversi tornanti, scende a incrociare la strada asfaltata che collega Saas Almagell alla diga. Si traversa la strada e si scende nel piano erboso sotto la diga, dove si incontra una stradina sterrata. Seguendola verso Nord (destra), o meglio seguendo i sentieri che ne tagliano le curve, si arriva di nuovo sulla strada asfaltata subito a valle di un ponte sul torrente Saaser Vispa. Si gira a destra, si traversa il ponte e si percorre la strada asfalta per duecento metri fino a incontrare, sulla sinistra, una stradina sterrata (inerbita) che si inoltra nel bosco verso Nord (vedi nota 2). La si segue fino al primo tornante, dove si trova un cartello indicatore. Si prende a destra il sentiero che porta alle baite di Eienalp (1930 m; Eiju sul cartello indicatore). Sotto le baite si continua verso Nord lungo il sentiero nel bosco e, dopo un buon tratto, ci si abbassa per raggiungere di nuovo la strada asfaltata; la si costeggia sulla sinistra per un chilometro o poco più, si traversa il torrente in località Zer Meiggeru (1730 m) e si prosegue lungo la strada fino al successivo ponte. Prima del ponte si imbocca sulla sinistra una stradina sterrata che si segue lungo il torrente fino a un ponte all’altezza di Saas Almagell. Si gira a destra, si attraversa il ponte e si arriva in centro al paese (Dorf; 1671 m; ore 1,50/2,00 dalla diga; ore 4,25/4,35 dal Passo di Monte Moro).

 

NOTA 1. Sulla relazione dell’itinerario pubblicata in rete dal CAI – Sezioni Est Monterosa si parla invece di bivio per il Passo di Antigine. Non ci sono errori, perché entrambi i passi sono raggiungibili con il sentiero che parte da questo bivio (così è indicato sulle cartine da me consultate in proposito).

 

NOTA 2. Attraversata la diga, si può giungere a questo stesso punto seguendo un altro percorso più diretto e forse più “corretto” (anche se quello che ho seguito e descritto si basa sui cartelli indicatori). Si abbandona la stradina sterrata al primo tornante, per imboccare, sulla destra, un sentiero che si abbassa fino a incontrare la strada asfaltata poco prima di un tornante sinistrorso. La si attraversa e si scende per raggiungerla di nuovo dopo il tornante; la si segue verso sinistra e, dopo poche decine di metri, sulla destra, si imbocca la stradina inerbita che scende verso Nord (clicca qui per vedere la cartina con evidenziati i due percorsi).

 

NOTA 3. Poco sotto il margine occidentale della diga arriva la strada asfaltata: qui, presso un ampio parcheggio, c’è anche la fermata dell’autobus che, nei mesi estivi, collega la diga a Saas Almagell (c’è una corsa ogni ora).

 

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