Becca della Traversière - Via normale dal Rifugio Bezzi (Valgrisenche/Val d'Aosta)
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 500 m (primo giorno) + 1090 m (secondo giorno; c'è qualche saliscendi)) DURATA: 1,40/1,50h (primo giorno) + 3,10/3,30h (secondo giorno) - 3,25/3,50h la discesa DIFFICOLTA': E con tratti EE AGGIORNAMENTO RELAZIONE: agosto 2023
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Posta sul punto di incontro tra la Valle di Rhêmes, la Valgrisenche (Italia) e la Val d’Isère (Francia), la Becca della Traversière (3337 m) è una montagna poco appariscente (invisibile dal fondo delle due valli italiane), ma molto panoramica. La sua salita è frequentata sia dal Rifugio Benevolo (Valle di Rhêmes) che dal Rifugio Bezzi (Valgrisenche): in entrambi i casi l’avvicinamento si conclude al Col Bassac Deré (3082 m), da cui parte la cresta Nord, facile e detritica, che porta alla piccola croce metallica della vetta. Dislivelli e difficoltà si equivalgono. Nel cuore della stagione estiva, in assenza neve, le difficoltà sono escursionistiche (E) con alcuni tratti EE, anche se, data la quota, è richiesta comunque un’adeguata esperienza di alta montagna. All’inizio della stagione, in presenza di neve, le cose cambiano e la salita assume difficoltà alpinistiche (F), e richiede piccozza e ramponi (la corda può essere utile sulla cresta terminale in presenza di neve dura e di persone poco esperte). Qui descrivo la salita dalla Valgrisenche. L’itinerario si svolge su un sentiero quasi sempre evidente; i segnavia sono rettangoli e frecce di colore giallo, ma non sempre sono frequenti; nella parte finale si trovano anche ometti di sassi.
Dalla cima il panorama è notevole. Per la loro vicinanza si impongono la Granta Parei (3387 m), la Tzanteleina (3601 m; una volta ammantata di ghiaccio sul suo caratteristico versante settentrionale), la Grande Sassière (3751 m; spettacolare quando è innevata) e la rocciosa Punta Bassac Deré (3356 m). In lontananza si ammirano il Monte Bianco e il suo gruppo, il Cervino, il massiccio del Monte Rosa, il gruppo del Gran Paradiso, le Levanne e le montagne della Vanoise (Francia), la Grande Motte (3653 m) e la Grande Casse (3855 m) su tutte. In una bella giornata, la salita è dunque molto remunerativa e decisamente consigliabile.
Il punto d’appoggio è costituito dal Rifugio Mario Bezzi (2284 m; tel. 0165.97129; la prenotazione va confermata via mail all’indirizzo che si trova sul sito del rifugio).
ACCESSO STRADALE. Raggiungere la Valle d’Aosta con l’autostrada (A5/E25). Prendere l’uscita Aosta Ovest e proseguire verso Ovest lungo la SS26. Raggiunto il comune di Arvier, abbandonare la statale e, seguendo le indicazioni per la Valgrisenche, proseguire lungo la SR25. Supereato il capoluogo, si sale a Bonne e si prosegue lungo la strada che costeggia molto in alto il Lago artificiale di Beauregard. Con una serie di tornanti si torna infine sul fondovalle, dove si parcheggia presso le case di Surier (prima del ponte sulla Dora di Valgrisenche) o presso quelle di Usellières (dopo il ponte). Vicino al ponte si trova un piccolo bar.
ITINERARIO. Presso il ponte sulla Dora di Valgrisenche (1785 m circa), sulla destra idrografica del torrente, parte la strada interpoderale (sterrata) che percorre la valle. La si imbocca (cartelli indicatori) e, ignorato il vicino bivio a sinistra per l’Alpe Arolla e il Rifugio Chalet de l’Epèe, la si percorre interamente, tenendosi sempre sul fondovalle alla destra idrografica del torrente. Nei pressi dell’Alpe Saxe de Savoie (2036 m) la strada termina (per ora). Si passa un ponticello in legno e si prosegue su un bel sentiero che, dopo un breve tratto in piano, sale con diversi tornanti, raggiungendo lo spallone erboso dove si trovano le baite dell’Alpe Vaudet e il Rifugio Bezzi, affacciato sul vasto pianoro morenico che precede la testata della valle (2284 m; ore 1,40/1,50 dalla partenza)
Davanti al rifugio, imboccare il sentiero dell’itinerario 12C per il Col Bassac Deré, che si dirige verso Sud-Sud-Est percorrendo a mezzacosta i pendii erbosi (talvolta ripidi) del versante destro idrografico della valle. Dopo essere passato a sinistra di un grande e caratteristico dente roccioso, il sentiero traversa altri pendii erbosi e raggiunge un ripido pendio detritico che risale con parecchi tornanti (in questo tratto si incontra un bivio: le due tracce si riuniscono poco sopra ma, seguendo i segnavia, è meglio seguire quella di destra, meno ripida e più agevole in salita). Si esce dal pendio detritico verso destra, attraverso una zona di rocce sottilmente stratificate, e più avanti si raggiunge una balconata erbosa molto panoramica (2820 m c.a; da qui – guardando verso Sud-Sud-Est - si vede per la prima volta la Becca della Traversière). Il sentiero prosegue verso Sud-Sud-Est quasi in piano (ma con qualche leggero saliscendi), traversando le morene del soprastante Ghiacciao di Bassac Deré. Si raggiunge così una zona pianeggiante caratterizzata da tre laghetti (2910/2920 m c.a), presso i quali si trova un grande ometto. Da qui il sentiero procede in direzione Sud-Est, traversando i pendii detritici sotto le bastionate rocciose della Punta Bassac Deré e qualche decina di metri sopra il Ghiacciaio di Gliairetta. In questo tratto si incontra un breve tratto attrezzato (grossa corda di nailon e tre gradini metallici) e un po’ esposto. Si tratta di una cengia che taglia uno speroncino roccioso: la si raggiunge seguendo i segnavia e abbassandosi qualche metro sulla destra (se si prosegue diritti si deve poi scendere un tratto di roccette un po’ ripide che, per quanto facili, richiedono la dovuta attenzione). Superato questo passaggio, il sentiero raggiunge il pendio detritico sotto il Col Bassac Deré e lo risale, dapprima piuttosto ripidamente, raggiungendo il valico (3082 m; ore 2,30/2,50 dal Rifugio Bezzi).
Dal Col Bassac Deré si prende a destra il sentierino che risale il versante occidentale della quota 3191 m, evitandone la sommità e portandosi direttamente al colletto 3158 m. Da qui si procede per tracce (qualche segnavia e qualche ometto) lungo la detritica e facile cresta Nord che conduce alla cima, sormontata da un grande ometto e da una piccola croce metallica (3337 m; ore 0,40; ore 3,10/3,30 dal Rifugio Bezzi).
DISCESA. Si svolge lungo l’itinerario della salita (ore 2,10/2,20 dalla cima al rifugio; ore 1,15/1,30 dal rifugio al parcheggio).
NOTA. Il tratto di autostrada oltre la prima uscita di Aosta (Aosta Est o Aosta-Gran San Bernardo) è molto caro. Alcuni preferiscono uscire qui e proseguire lungo la strada statale: è molto meno veloce e si incontra più traffico, ma si risparmiano 10,60 euro (secondo le tariffe del 2023).
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