Pizzo dei Tre Signori dai Piani di Bobbio (1)

 

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A pochi minuti dalla partenza dalla cabinovia ai Piani di Bobbio. In primo piano si vede la stradina di cemento con alcuni escursionisti; sullo sfondo si osserva il versante orientale della Grigna Meridionale (Grignetta, 2177 m). Il rifugio ben visibile nella foto è il Rifugio Ratti-Cassin (1670 m).
   
Durante la traversata verso il Rifugio Grassi, guardando verso Ovest, oltre il solco della Valsassina, si può ammirare il Gruppo delle Grigne, con la Grigna Meridionale (Grignetta), a sinistra, e la Grigna Settentrionale (Grignone, 2409 m).
   
Uno sguardo sulla prima parte della traversata verso il Rifugio Grassi: si vedono distintamente il Passo del Gandazzo (1660 m), il Passo del Cedrino (1656 m), separati da alcuni rilievi in parte rocciosi, il Monte Chiavello (1785 m) e le ampie distese prative dei Piani di Bobbio sullo sfondo. La foto è stata scattata dal costone meridionale dello Zucco del Corvo, all'altezza della piccola sorgente che si incontra lungo il sentiero.
   
Lo Zucco del Corvo viene aggirato lungo la bella cengia che conduce al Passo del Toro (1950 m): è il passaggio più caratteristico della traversata. I due escursionisti (un papà con il suo bambino) stanno proprio per iniziare il percorso della cengia (che però non è visibile).
   
In questa foto (scattata da Nord durante il ritorno) si vede bene la cengia rocciosa: è facile ma anche esposta e richiede la dovuta attenzione, specie quando il terreno è bagnato. Il tratto è attrezzato con una catena metallica. Il Passo del Toro si trova più a destra, fuori dal margine della foto. In alto a sinistra si vedono alcuni escursionisti: la foto precedente è stata scattata più o meno da quel punto.
   
Due giovani stambecchi maschi fotografati da distanza molto ravvicinata al Passo del Toro.
   
Dalla Bocchetta di Foppabona (1985 m) si può finalmente vedere il Rifugio Grassi (1987 m), costruito a breve distanza dal Passo del Camisolo (2011 m), visibile nella foto sulla sinistra. Alle spalle del rifugio si vede la tondeggiante ed erbosa quota 2062 m con le discariche che testimoniano l'antica attività estrattiva che si è svolta per secoli su queste montagne.
   
Il Rifugio Grassi.
   

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