Torrione di Valsolda e Cima di Fiorina (1)
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In questa foto, scattata durante una gita al Monte Bronzone, vediamo la svettante cima del Sasso di Mont sotto cui passa la prima parte della salita. Dopo essere partito da Dasio il sentiero transita infatti sotto la parete di roccia che si vede in basso a sinistra e poi risale, immerso nel bosco, tutto il vallone dominato dai dolomitici versanti meridionale e orientale del Sasso di Mont (1262 m).
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Ancora un'immagine della parete orientale (interamente illuminata dal sole) del Sasso di Mont, vista questa volta dai pressi dell'Alpe Mapel (1145 m). Al centro di questa bella parete, Gabriele Canu e Lorenzo Fanni, il 25 aprile 2009, hanno aperto un'impegnativa via di arrampicata (8 lunghezze; 270 metri di sviluppo; difficoltà: VI+ A0 max, V+ obbligatorio). Suggestivo è il nome che hanno dato alla loro via: "Curiosando dentro a un sogno". |
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Ed eccoci all'Alpe Mapel, bellissimo punto di sosta nel cuore della Valsolda. Una parte della baita (quella visibile in primo piano) è aperta e può essere utilizzata per una comoda sosta al riparo dal vento o dal freddo. Accanto alla baita c'è una fontana di acqua freschissima. Sullo sfondo si ammirano i contrafforti rocciosi delle Cime di Noga (1517 m e 1511 m). L'itinerario descritto nella relazione risale il vallone boscoso che, nella fotografia, appare ancora parzialmente in ombra. |
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Durante la salita del vallone sopra l'Alpe Mapel vale la pena di deviare per qualche minuto dall'itinerario per raggiungere il Buco della Noga (noto anche come Grotta dell'Orso). Si tratta della maggiore cavità della Valsolda (la lunghezza è di 50 metri; la larghezza varia dai 5 ai 7 metri e l'altezza massima è di 7 metri). Il fondo è pianeggiante, ma un po' accidentato. La pila è molto utile ma non necessaria, perché la luce che entra dall'ingresso arriva, anche se debolmente, fino in fondo. Infine: la quota riportata sul cartello indicatore (1258 m) è, a mio avviso, del tutto sbagliata. Il mio altimetro, tarato all'Alpe Mapel, indicava all'ingresso la quota di 1305 m. |
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In questa foto vediamo in primo piano il Torrione di Valsolda con il versante di salita e, sullo sfondo, la quota 1809 m coperta di mughi. In alto, sotto e a sinistra della cima del Torrione, si vede la parte finale del canale erboso lungo il quale si svolge, dopo il traverso iniziale, l'itinerario che ne raggiunge la cima. Invece il sentiero che evita il Torrione e porta direttamente alla Cima di Fiorina attraversa, con andamento pressoché pianeggiante, i pendii che scendono verso sinistra. |
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In questa foto vediamo in primo piano l'inizio del canalone erboso che sale verso il Torrione di Valsolda; si vedono bene anche i ripidi pendii che vanno attraversati per aggiungere l'inizio del canale partendo dalla cresta che unisce il Monte Pradé (1607 m; l'ultimo rilievo visibile nella foto) al Torrione. Il traverso inizia un po' a monte del testone di roccia ed erba che si vede chiaramente sulla cresta più o meno al centro della foto. Sullo sfondo si vede il Lago di Lugano. |
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Questa immagine è stata ripresa dalla cima del Torrione di Valsolda puntando l'obiettivo verso Sud-Ovest. Si vede bene tutta la cresta che dal Torrione scende a SSO verso il Monte Pradé per poi volgere decisamente a O, abbassandosi alla sella scavalcata dall'itinerario e poi risalendo alle Cime di Noga. Al di sopra di questa cresta spunta la sommità del Sasso di Mont. Sullo sfondo si vedono i monti della Val d'Intelvi (a sinistra), il Lago di Lugano e il Monte Boglia (a destra). |
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Ancora dalla cima del Torrione di Valsolda, ma guardando verso Nord. In primo piano vediamo i torrioni rocciosi che il sentiero aggira ora a destra ora a sinistra; notiamo poi la quota 1809 m e, parzialmente ombreggiata da una nube, la Cima di Fiorina, punto culminante della gita. Sulla sinistra, tra i mughi, si può vedere la traccia del sentiero che evita il Torrione di Valsolda e porta direttamente alla Cima di Fiorina. Sullo sfondo si delineano le cime della Val Colla (Svizzera) e della Val Cavargna (Italia): Pizzo Camoghé (2228 m), Monte Garzirola (2116 m)e Pizzo di Gino (2245 m; coperto però da una nube). |
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La cima del Torrione è decisamente molto panoramica: qui possiamo ammirare la vista che si gode verso Est. In primo piano si notano i solchi della Val Rezzo e della Val Cavargna, sopra cui si vedono la bella piramide del Monte Grona (1736 m) e l'inizio della lunga cresta erbosa che raggiunge la cima del Monte Bregagno (2107 m). In basso a destra si vede il piccolo Lago di Piano (vicino a Porlezza). Poi, oltre il solco dove si distende il Lago di Come, vediamo le cime della Valsassina, tra le quali però si può distinguere chiaramente solo la caratteristica piramide del Monte Legnone (2609 m; sulla sinistra). |
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Atmosfera autunnale in Valsolda: il rosso ruggine dei faggi contrasta con il verde delle conifere, mentre il bianco dei torrioni di calcare si disegna sul verde quasi ingiallito dei pendii su cui crescono i pini mughi. |
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Verso Ovest la vista è attratta da una spettacolare, per quanto lontana, sfilata di quattromila, dal Monte Rosa alle cime Vallese, dal trittico del Sempione alle montagne dell'Oberland (che però non sono visibili in questa foto). In modo particolare si notano (da sinistra a destra), oltre alla grande mole del Monte Rosa con le sue numerose cime, la cupola bianchissima dell'Alphubel, (4206 m), le cime gemelle dei Mischabel (il Täschhorn, 4491 m e il Dom, 4545 m) e il cosiddetto "trittico del Sempione", Weissmies (4017 m), Lagginhorn (4010 m) e Fletschhorn (3982 m).
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