Cima di Lemma

 

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La Val Lunga vista dai pressi del tornante sinistrorso pochi metri dopo il quale inizia il sentiero. Sulla sinistra si vede una macchina parcheggiata nell'ultima piazzola utile, a circa 1490 m di quota (la foto è stata scattata al ritorno).
   
La sorgente dell'Acqua di Fràa (2495 m) posta pochi metri dopo il tornante. Il sentiero inizia subito a destra della sorgente (cartello indicatore del sentiero 112 con segnalati i Laghi di Porcile a ore 1,30 e il Passo  Tartano a ore 2,00).
   
La Baita Bianca (1630 m c.a), poco sopra la quale si passa prima di arrivare al ponticello in cemento sul torrente che scende dalla Val Dordonella.
   
Le baite della Casera Porcile (1803 m), con la cascata formata dal'emissario dei Laghi di Porcile.
   
Il pianoro in fondo al quale si trova il più piccolo e più basso dei Laghi di Porcile. Entrati nel pianoro si trova il cartello indicatore per il Passo Tartano. Sullo sfondo vediamo il Monte Cadelle (2483 m; a sinistra) e il Monte Valegino (2411 m, a destra).
   
L'ampia sella del Passo Tartano (2108 m), agevole punto di passaggio escursionistico tra la Val Tartano e la Val Brembana. Sullo sfondo vediamo di nuovo il Monte Valegino (a destra) e il Monte Cadelle (a sinistra). In primo piano si vede una postazione militare della Linea Cadorna.
   
Un'altra struttura della Linea Cadorna si incontra poco sopra il passo, salendo verso la Cima di Lemma.
   
La fotografia è stata scattata dalla Cima di Lemma  verso Nord: vediamo il solco della Val Lunga e, contro il cielo, l'inconfondibile profilo del Monte Disgrazia (3678 m).
   
Ancora una foto scattata dalla cima, questa volta verso Est. Si vedono in primo piano i pendii erbosi del versante meridionale della cima lungo i quali corre il sentiero che parte dal Passo Tartano. In centro alla foto si vede il Lago Grande di Porcile, dominato dalla piramide del Monte Cadelle.
   

Verso Nord, vediamo sfilare le cime della Val Masino (foto scattata con il teleobiettivo). Da sinistra a destra possiamo distinguere: la Cima di Castello (3379 m), la Punta Rasica (3306 m), i Pizzi Torrone Occidentale (3351 m), Centrale (3290 m) e Orientale(3333 m). Molto più staccato, sulla destra, si nota il Monte Sissone (3330 m). A sinistra del Pizzo Torrione Orientale si può distinguere la straordinaria guglia granitica dell'Ago del Torrone (3234 m).

Anche questa foto è stata scattata col teleobiettivo verso Nord. Da sinistra a destra notiamo: il Pizzo Porcellizzo (3075 m). la Punta Torelli (3137 m), la Punta Sant'Anna (3171 m), il Pizzo Badile (3305 m), la Punta Sertori (3195 m), il Pizzo Cengalo (3369 m), con a destra la sua anticima, i Pizzi Gemelli (3262 m), il Pizzo del Ferro Occidentale (3267 m), il Pizzo del Ferro Centrale (3289 m) e il Torrione del Ferro (3234 m).

Ed ecco ora una panoramica verso Ovest. In secondo piano (non riesco a identificare le cime in primo piano), vediamo sulla destra il Monte Pedena (2399 m), con a sinistra l'insellatura dell'omonimo passo. In terzo piano, da sinistra a destra, vediamo il Monte Colombana (2385 m), il Monte Rotondo (2496 m) e il Pizzo Alto (2512 m), che nasconde il Monte Legnone.

Sempre verso Ovest, lo sguardo si imbatte nel gruppo del Pizzo dei Tre Signori. Da sinistra a destra vediamo il Monte Valletto (2371 m), il Pizzo dei Tre Signori (2554 m; è la cima più alta), il Pizzo di Trona (2510 m) e, infine il Pizzo Varrone (2325 m). Tutte queste foto panoramiche sono state rielaborate in fase di postproduzione (altrimenti erano decisamente poco leggibili).

Subito a Nord della Cima di Menna, si alza il Pizzo Scala (2429 m), che impedisce in parte la visione del panorama. In basso a sinistra vediamo il Passo della Scala (2300 m), attraverso cui passano l'Alta Via della Val Tartano e l'itinerario alternativo proposto per la discesa. Proprio in centro alla foto si vede la piccola pozza verso cui ci si dirige prima di abbassarsi nel valloncello sottostante.
   
Durante la discesa lungo l'itinerario alternativo proposto nella relazione. Siamo ai piedi del versante settentrionale della Cima di Menna e ormai in vista del Passo Tartano (a destra, contro il cielo) e quindi dell'incrocio con l'itinerario seguito in salita. Contro il cielo si notano il Monte Cadelle (a sinistra) e il Monte Valegino (a destra).
   
Il Monte Valegino con, a destra, il Passo Tartano (si riesce a vedere la grande croce che lo caratterizza). In basso a sinistra si vede la Baita Croce (2050 m c.a), poco oltre la quale ci si immette nell'itinerario seguito in salita.
   
Il Monte Cadelle e, a destra, il Passo di Porcile (2290 m). L'itinerario che lo raggiunge passa accanto ai tre Laghi di Porcile (non visibili, ma forse "intuibili" nella fotografia).
   
Un'immagine suggestiva (qualche volta anche il tempo brutto ha il suo fascino) della Cima del Dosenigo (2845 m), dalla parte opposta della Valtellina. Un'occhiata di sole fa risaltare gli effetti della recente nevicata (la settimana dopo non c'era più un filo di neve).
   

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