Cima Saler da Colloro (1)

 

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La prima parte dell'escursione si svolge lungo un buon sentiero evidente e segnalato che percorre il dosso dove si trovano le case dell'Alpe Ai Curt (in secondo piano) e poi passa accanto (senza toccarle) a quelle dell'Alpe Corpic (in primo piano). Infine, su terreno più ripido e fuori dal bosco, sale alla sella erbosa dell'Alpe Colla.
   
La Sella e le baite della Colla, costruite ai piedi della cresta rocciosa che divide l'incassato vallone dell'Alpe Curtet (a destra) dal solco principale dell'Ossola. Sullo sfondo si vede la Cima Saler, con il suo dirupato versante meridionale. L'itinerario aggira a destra le case e, subito a monte delle stesse, scavalca la cresta per immettersi sulla luna cengia erbosa descritta nella relazione.
   
Le baite della Colla e l'omonima sella viste dall'alto (da dove passa il sentierino che va a prendere la cengia). Sullo sfondo si vede l'ampio specchio del Lago Maggiore preceduto dal piccolo Lago di Mergozzo. La salita fino alla Colla costituisce una bella e facile escursione che permette anche di godere di un interessante panorama che spazia dalla pianura alla grande parete Est del Monte Rosa.
   
Ed eccoci sulla lunga cengia che attraversa il ripidissimo versante meridionale della cresta rocciosa che parte dalla Colla. La cengia è nel complesso facile, ma richiede molta attenzione parchè, come si vede bene, attraversa pendii ripidissimi con salti rocciosi anche verticali. Si noti l'albero verde a sinistra del sottoscritto (la foto è di Roberto Benzi): sopra di esso si potrà vedere un altro tratto (in salita da sinistra a destra) della cengia.
   
Un altro passaggio lungo la cengia. La foto è stata scattata dal tratto in salita indicato nella foto precedente: la cengia è ben visibile nel tratto tra il mio compagno, l'albero verde e la Colla (in alto a destra sullo sfondo).
   
In questa foto, scattata dalla cengia, si vede il lungo dosso boscoso con le case sparse dell'Alpe Ai Curt, toccate dall'itinerario che sale alla Colla. Sul fondo della Val d'Ossola si vede bene il paese di Premosello, un po' più in alto del quale, si nota la frazione di Colloro.
   
Qui siamo sul sentiero poco prima del passaggio attrezzato (che attraversa la parete rocciosa sopra il mio compagno). Sulla fascia erbosa in secondo piano si vedono le case dell'Alpe Saler, costruite su un pendio davvero ripido. In fondo, a destra, si ammira l'ampia sella della Colma di Premosello, dalla quale spunta la caratteristica sagoma del Pedum (2111 m), una delle montagne simbolo della Valgrande.
   
Il passaggio attrezzato che permette di superare il tratto roccioso lasciato scoperto dal crollo di una parte della scala di pietra costruita dagli alpigiani per raggiungere l'Alpe Curtet. Il tratto rimanente è abbastanza visibile e mette in evidenza l'abilità costruttiva maturata dagli abitanti delle montagne costretti a fare i conti con un ambiente difficile e talvolta estremo.
   
La scala del Curtet vista nel tratto ancora in piedi: la catena copre comunque l'intero passaggio. Sullo sfondo si vedono le montagne che separano la Val d'Ossola dalla Valle Strona. In particolare, sulla sinistra, si nota la Cima Scaravini (2117 m), cui ho dedicato un paio di relazioni nelle pagine di questo sito.
   
Sul lungo traverso che, dopo la scala, conduce all'Alpe Curtet. Il sentiero appare ben visibile, ma una volta, con l'erba alta e immersi nelle nubi, abbiamo fatto un po' di fatica a seguirlo.
   

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