Traversata Corno Nero-Ludwigshöhe
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L'intero percorso della traversata visto salendo al Rifugio Quintino Sella. La Ludwigshöhe è l'ultima cima a sinistra contro il cielo; alla sua destra si distingue la punta rocciosa del Corno Nero (sotto il quale appare il roccione del Balmenhorn). Proprio al centro della foto si trova l'ampia sella del Colle Vincent, con a destra la Piramide Vincent. Ai piedi di quest'ultima e del Balmenhorn si svolgono la salita e la discesa (il Colle del Lys è visibile a sinistra, a filo del cielo, contro la bastionata rocciosa in primo piano). |
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Il Corno Nero fotografato dal termine della parte nevosa della cresta Sud. L'attacco della parte rocciosa si trova poco sopra il punto più alto raggiunto dalla luce del sole: traversando a destra si raggiunge il filo della cresta che si segue fino sulla sommità occidentale (la puntina nevosa che si scorge al sommo della cresta). Sulla destra appare la sommità nevosa della Ludwigshöhe. Dalla foto si vede anche la possibilità di evitare su neve gran parte della cresta rocciosa: salendo il ripido pendio sulla sinistra ci si può portare direttamente alla base dell'ultimo salto di roccia. |
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In arrampicata sulla cresta Sud del Corno Nero. La roccia è molto articolata e permette un'arrampicata facile. Nel tratto alle spalle del mio compagno di cordata si vedono anche i sassi mobili che purtroppo non mancano, ma che, con un po' di attenzione, non creano particolari problemi. |
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La foto, scattata dalla vetta del Corno Nero, inquadra il primo tratto della discesa lungo il ripido pendio settentrionale della montagna. In primo piano si nota la profonda traccia lasciata dalle numerose salite: lungo di essa la progressione non risulta difficile. L'alpinista al centro dell'immagine, armato di due attrezzi, sta cercando il "difficile" per proprio divertimento. I tre alpinisti ripresi non sono legati: esempio, a mio parere, da non seguire assolutamente (specie su questi ghiacciai che non sono affatto privi di crepacci). Infine: il roccione illuminato dal sole al centro della foto è il Balmenhorn (4167 m), su cui si vede la macchia scura del Bivacco Giordano. |
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Il Corno Nero (in primo piano) e la Piramide Vincent (alla sua sinistra) visti dalla Ludwigshöhe. Si nota bene il ripido pendio di neve che caratterizza il versante Nord del Corno Nero e che si deve scendere per raggiungere il Colle Zurbriggen. Il pendio è breve, ma fino alla crepaccia terminale è piuttosto ripido. Se, come accade spesso, è presente la traccia non ci sono particolari difficoltà, altrimenti occorre procedere con la dovuta attenzione. |
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Dalla Ludwigshöhe, guardando verso Nord-Ovest, si possono ammirare alcuni celebri "quattromila" della valle di Zermatt: a sinistra la Dent Blanche (4356 m), poi, andando verso destra, l'Ober Gabelhorn (4063 m), lo Zinalrothorn (4221 m) e infine, il Weisshorn (4505 m). In primo piano si osserva, percorsa da due alpinisti, la bella cresta Nord-Ovest della montagna, che termina sui dolci pendii nevosi del Colle del Lys (al centro dell'immagine). |
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Ancora un'immagine scattata dalla Ludwigshöhe con, in primo piano, la sua cresta Nord-Ovest. La foto è dominata dalla mole del Lyskamm orientale con alcune delle sue più celebri vie: contro il cielo, a sinistra, la rocciosa Cresta Sella (Sud), al centro, vista di fronte, la cresta Est e, sulla destra, lo scivolo ghiacciato della grande parete Nord-Est. Sullo sfondo, a destra del Lyskamm, si notano la Dent Blanche e l'Ober Gabelhorn. |
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L'ultima immagine presa dalla Ludwigshöhe ci mostra la Punta Dufour (4634 m; la cima più alta del Monte Rosa) e, alla sua destra, la nevosa Punta Zumstein (4563 m) con il Colle Gnifetti e l'inizio del pendio che sale alla Capanna Margherita. |