Pizzo Ferré - salita primaverile (1)
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La Val Loga, lungo la quale si svolge la prima parte della gita, fino al Bivacco Cecchini. Contro il cielo si notano due elevazioni: quella a destra è la Cima settentrionale di Val Loga, quella a sinistra la Cima centrale. Sotto quest'ultima si trova il Bivacco Cecchini. Sulla sinistra della foto si vedono anche i dossi e i pendii da salire per arrivare al bivacco, dominati dal versante settentrionale della Cresta dei Carden. Sono abbastanza evidenti anche le slavine cadute: per questo motivo la salita richiede neve sicura. La foto è stata scattata il 13 maggio: grazie alla favorevole esposizione dei pendii la neve è ancora abbondante. |
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Un momento della salita lungo la serie di dossi e vallette sotto la Cresta del Carden. La presenza delle slavine è assolutamente evidente. Nelle settimane precedenti c'erano state alcune nevicate e poi le temperature erano salite, provocando numerosi distacchi spontanei. In quei giorni il bollettino della neve segnalava un livello di rischio marcato (3); quando abbiamo fatto la salita, invece, il manto nevoso si era consolidato e la temperatura era sufficientemente bassa, per cui il rischio di valanghe era moderato (2). |
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Ancora un'immagine ripresa durante la salita al Bivacco Cecchini. Dietro ai due scialpinisti si vede il gruppo del Pizzo Suretta immerso nelle nubi che, trascinate da un vento abbastanza forte, creavano effetti decisamente scenografici. |
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Questa foto è stata scattata dalla conca che precede il bivacco. Sullo sfondo si osserva il gruppo del Pizzo Suretta: la punta più alta è quella delle Cime Cadenti (3021 m; Inner Scwharzhorn per gli svizzeri), che nasconde la cima del Pizzo Suretta. Alla base del gruppo si distende la piana di Montespluga con, a destra, l'omonimo lago in parte ancora gelato. Infine, in primo piano, si vede la Val Loga: il versante sinistro idrografico, esposto a Sud, è in parte spoglio di neve, l'altro, lungo il quale si svolge la salita, è ancora abbondantemente innevato. |
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Questa foto è stata scattata con una maggiore lunghezza focale più o meno dallo stesso punto della precedente (ma in direzione Est-Sud-Est). In primo piano si vede la Cresta del Carden, mentre sopra la fascia di nubi si distinguono le cime del Pizzo di Emet (3210 m), a destra, e del Pizzo della Palù (3179 m), a sinistra. Tra le due cime, ma più vicino al Pizzo di Emet. si vedono gli spuntoni rocciosi delle Guglie d'Altare (3171 m). |
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L'arrivo alla Bocchetta del Ferré (2721 m), ormai nelle vicinanze del Bivacco Cecchini. Sullo sfondo, al centro della foto, svetta il Pizzo Tambò, la cima più alta della Valle Spluga (3279 m). Alla sua sinistra si alza il Pizzo degli Zocconi (3092 m). |
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Questa immagine è stata scattata dalla Bocchetta del Ferrè verso Sud-Est. La cima più alta è il Pizzo Stella con il canalone centrale della parete Nord in bella evidenza. Sulla sinistra, circondato dalla nubi, si vede invece il Pizzo Groppera (2948 m), con le piste di sci di Madesimo. |
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Anche questa immagine è stata scattata dalla Bocchetta del Ferré. La foto mostra l'ultima parte della salita al Pizzo Ferré: all'estrema destra, contro il cielo, si vede uno scorcio della Sella del Ferrè (2922 m) da cui parte la cresta Nord-Ovest della montagna. Nella stagione scialpinistica però si è soliti raggiungere la cresta ad un colletto più alto, a monte del primo evidente torrione. Da qui il percorso è breve, ma decisamente bello ed elegante. |