Passo del Fornalino

 

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Un'immagine scattata all'inizio dell'itinerario di salita verso il Passo del Fornetto. Si vede bene l'abitato di Cheggio. Sullo sfondo, contro il cielo annuvolato, si distinguono alcune delle cime che chiudono a Nord la Val Loranco: la quota 2609 (a destra nella foto) e il Pizzo di Andolla (a sinistra, seminascosto dalle nubi).
   
Ancora un'immagine scattata all'inizio dell'itinerario, poco prima di giungere alla grotta con la presa dell'acqua. Si notano bene le case delle Alpi di Campo (in secondo piano) e, in fondo, l'abitato di Antronapiana, all'altezza del quale la Valle Antrona si divide in due rami: la Val Loranco a destra (dove si trovano Cheggio e il Lago Alpe dei Cavalli) e la Val Troncone, dove si trova il Lago di Campliccioli.
   
Ci troviamo qui nel Vallone del Rio Cantonaccio, sul dosso che parte dalle Alpi di Ro. Verso Sud colpisce soprattutto la bella mole triangolare del Pizzo del Ton (m 2675). Alla sua sinistra si alza il Mottone, sotto il quale scende il bel vallone di Trivera, dove si può ancora visitare un villaggio minerario abbandonato risalente alla fine dell'Ottocento. A destra del Pizzo del Ton si vede il Pizzo San Martino (m 2733), più alto ma meno appariscente per via della prospettiva. In primo piano si scorge il dosso dell'Alpe Cama inferiore, da cui passa l'itinerario di salita al Pizzo Ciapè.
   
L'immagine è stata scattata dallo stesso punto della precedente, ma con il grandangolo e puntando un poco più a Ovest. In basso a destra si vedono le Alpi di Ro; sempre in basso, ma più a sinistra, si notano le case di Antronapiana. Al centro della foto si osserva il solco della Val Troncone e, in alto, le montagne che la chiudono: a sinistra il Pizzo del Ton e il Pizzo San Martino, a destra la Punta della Rossa, la Punta di Saas (coperta in parte dalle nubi) e la Punta Torriggia.
   
Dalla quota 2420, la prima che si tocca traversando dal Passo del Fornetto verso il Passo del Fornalino, lo sguardo "scivola" lungo il regolare vallone che dal Passo del Fornalino scende a Cheggio, ben visibile al centro della foto. Attira l'attenzione soprattutto il grande bacino artificiale del Lago Alpe dei Cavalli, le cui acque hanno un particolare colore azzurro.
   
Dalla quota 2426, detta localmente "passo di Cardù", si può osservare la traversata appena compiuta: sullo sfondo la quota 2420, poi il robusto torrione roccioso della quota 2451, che si aggira a sinistra, sul versante di Val Brevettola, e infine, in primo piano, il punto culminante della stessa quota 2426, da cui si scende al Passo del Fornalino.
   
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