|
Giro del Marguareis - Prima tappa
|
|
|
Indietro (torna alla relazione della tappa) Indietro (torna alla pagina introduttiva)
|
|
![]() |
|
|
All'inizio della tappa e del giro si percorre per un breve tratto la sterrata che, immersa in un bel bosco misto di conifere e latifoglie, entra nel Vallone del Saut o del Salto (foto a sinistra); la salita prosegue poi lungo un buon sentiero che sale, sempre nel bosco, fino al Pian del Creus (foto a destra). |
|
![]() |
|
|
A sinistra: poco prima del vasto pianoro, la pendenza diminuisce (foto di Roberto Benzi) A destra: il Pian del Creus visto dal ponticello con cui si supera il piccolo torrente che scorre al suo limite settentrionale. Sullo sfondo, a sinistra contro il cielo, si notano la Cime della Fascia (2495 m) e, più in basso, la Testa di Baban (2060). Sotto la Cima della Fascia si trova il Gias dell'Ortica, da cui si passa nel corso dell'ultima tappa del giro. |
|
![]() |
|
|
Le baite del Gias Pian del Creus (1290 m) sullo sfondo della Punta Labiaia Mirauda (1971 m; a destra) e della Punta Mirauda (2155 m; a sinistra). Il sentiero non tocca le due baite, che si trovano sulla destra idrografica del piccolo torrente scavalcato dal ponticello di legno: le si vede voltandosi indietro e guardando verso Ovest-Nord-Ovest (foto a sinistra). Nella foto a destra: le belle baite del Gias Madonna (1652 m), posto in posizione molto panoramica nell'alto Vallone di Serpentera. Sullo sfondo, sulla sinistra, si nota ancora la Cima della Fascia. Nella parlata locale il termine "gias" indica l'alpeggio. |
|
![]() |
|
|
A sinistra: ancora le baite del Gias Madonna. A destra: un tratto immerso nell'erba alta del sentiero che unisce, con un lungo e panoramico traverso, il Gias Madonna al Rifugio Garelli (qui siamo tra il Gias Madonna e il dosso a quota 1714 m). |
|
![]() |
|
|
A sinistra: giunti sul dosso panoramico di quota 1714 m possiamo ammirare per la prima volta il versante settentrionale del Marguareis (2652 m; la cima più alta nella fotografia) e delle cime che lo affiancano: a sinistra Cima Bozano (2565 m) e Cima Pareto (2538 m); a destra Punta Tino Prato (2573 m), Cima Armusso (2526 m), Castello delle Aquile (2513 m) e, più staccata verso il margine destro della foto, Cima Scarason (2355 m). A destra: la piccola baita del Gias della Costa (1709 m). |
|
![]() |
|
|
Nella foto a sinistra: il Gias della Costa con la sua mandria di vacche. Proprio sopra la baita si nota, contro il cielo, il dosso di quota 1714. Sullo sfondo vediamo ancora la Punta Mirauda e la Punta Labiaia Mirauda. A destra: la grande baita del Gias soprano di Sestrera (1847 m). |
|
![]() |
|
|
A sinistra: il Pian del Lupo e il Rifugio Garelli (1966 m) sullo sfondo del Marguareis. A destra: la bella fioritura del Pian del Lupo sullo sfondo del Vallone di Sestrera, lungo il quale si svolge il primo tratto della seconda tappa, fino alla Porta Sestrera (visibile contro il cielo). Presso il Pian del Lupo si trova la Stazione botanica "Clarence Biknell", uno dei due giardini-riserva della biodiversità del Parco Naturale del Marguareis l'altra (intitolata a Danilo Re), si trova presso il Laghetto del Marguareis (1924 m), a 20 minuti di cammino dal Rifugio Garelli. |
|
![]() |
|
|
Nella foto a sinistra, scattata dai pressi del rifugio, vediamo (da sinistra a destra) la Cima Bozano, la Cima Pareto, la vetta del Marguareis, la Punta Pino Prato (appena sulla destra della cima più alta), e la Cima Armusso. Sulla destra: le nubi risalgono il Vallone del Marguareis (sullo sfondo, contro il cielo, vediamo ancora la Cima della Fascia). |
|
![]() |
|
|
A sinistra: un camoscio fotografato verso sera col teleobiettivo dal terrazzo del Rifugio Garelli. A destra: l'originale struttura del rifugio (il progettista si è ispirato al profilo del Marguareis e del suo gruppo, come ben si vede nell'altra foto che ritrae la costruzione). |
|
|
Indietro (torna alla relazione della tappa) Indietro (torna alla pagina introduttiva)
|
|