Giro del Marguareis - Seconda tappa
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Dalla Porta Sestrera, guardando verso Ovest, si può vedere tutta la prima parte della tappa lungo il Vallone di Sestrera. Quasi al centro della foto, alla base del crestone di roccia e vegetazione sulla sinistra, si può notare il Rifugio Garelli. Sullo sfondo, la cima più alta è la Cima della Fascia (2495 m). Più in lontananza si può vedere il massiccio dell'Argentera (foto a sinistra). A destra: in salita dalla Porta Sestrera verso la Cima Sud di Serpentera, sullo sfondo del Marguareis. La panoramica traversata delle Cime di Serpentera si svolge tutta su terreno erboso privo di tracce ma senza difficoltà. |
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A sinistra: dalla Cima Sud di Serpentera, verso Ovest, lo sguardo arriva fino al massiccio dell'Argentera, la cui vetta culminante (3297 m) appare subito a destra della Cima della Fascia. A destra: guardando verso Sud, il versante settentrionale del Marguareis domina il panorama lungo tutta la traversata. Nella foto si vede bene il Canalone dei Genovesi, che si insinua tra la vetta principale e la Punta Tino Prato a destra. Quando è interamente innevato, il canalone offre una bella salita di difficoltà contenuta (PD), ma assai divertente. |
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A sinistra: il panorama che si gode dalle Cime di Serpentera è davvero vasto (anche se in questa occasione il meteo avverso ha un po' limitato la vista). Verso Nord-Ovest si può ammirare la bella piramide rocciosa del Monviso (foto scattata col teleobiettivo e ulteriormente ritagliata in fase di post-produzione). A destra: dalla Cima Nord di Serpentera, verso Sud, possiamo ammirare tutta la traversata delle tre cime sullo sfondo del Marguareis. |
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Nella foto a sinistra (scattata dalla Cima Nord di Serpentera) vediamo il pianoro erboso dove si trova il piccolo Lago delle Moie: sullo sfondo appaiono il Mongioie (2631 m; a sinistra) e la Cima delle Saline (2613 m; a destra). La foto a destra è stata scattata durante la discesa verso il Lago delle Moie: si nota la mandria di vacche dell'alpeggio e, proprio sopra, il modesto dosso erboso che si deve aggirare (a destra o a sinistra) per arrivare al piccolo lago. Sullo sfondo vediamo la Cima delle Saline (2613 m; a sinistra) e la Rocca di Maraquaià (2401 m). |
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Il Lago delle Moie (2113 m) sullo sfondo della Cima Sud di Serpentera (foto a sinistra), sulla quale appare la macchia di una goccia d'acqua: purtroppo da un po' si era messo a piovere! Nella foto a destra: scendendo verso il pianoro dove si trova il Lago Biecai (in questo caso assente: si vede solo una bella distesa d'erba verdissima). Al termine della discesa nel vallone che si può intuire a destra del mio compagno, ci si ricongiunge al sentiero principale che scende dalla Porta Sestrera. |
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A sinistra: in cammino verso la Porta Biecai. A destra: lungo il traverso che porta a doppiare il crestone erboso sotto la Punta Havis De Giorgio. Si può notare anche la bella distesa di fiori attraverso cui si muove il sentiero (ad inizio stagione è una delle caratteristiche del giro). |
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A sinistra: in vista del rifugio Mondovì-Havis De Giorgio. A destra: il rifugio fotografato nel pomeriggio, quando il tempo si è rimesso rapidamente al bello. |
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Aggiungo qui alcune foto scattate durante una breve escursione pomeridiana. A sinistra: la bella distesa erbosa di Pian Marchisio vista dal rifugio (verso Nord). Sullo sfondo si vede il panettone erboso del Monte Grosso (2045 m). A destra: la grande mandria di vacche che staziona nell'alpeggio presso il rifugio fa da cornice alla stradina che percorre il vallone fino al Gias Gruppetti (prima parte della terza tappa). Sullo sfondo si vede il Mongioie. |
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A sinistra: ancora un'immagine del vallone che sale in direzione del Mongioie con la stradina in primo piano. A destra: una bella marmotta ripresa col teleobiettivo (foto Roberto Benzi). |
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La foto a sinistra è stata scattata dal pianoro della foto precedente guardando verso Nord-Ovest: sullo sfondo si notano le Rocche di Serpentera. Nella foto a destra, scattata dai pressi del rifugio, ammiriamo la dolomitica parete Nord-Ovest della Cima delle Saline (la foto è stata scattata con un piccolo teleobiettivo e poi ritagliata in fase di post-produzione). |
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