Giro del Gran Paradiso - Quarta tappa
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Nella foto a sinistra: dal Rifugio Vittorio Emanuele II salendo verso il Colle del Gran Paradiso (3345 m), che è il punto più basso sulla cresta che unisce la Tresenta (3609 m), a destra, e la Becca di Moncorvé (3875 m), a sinistra, di cui si vede solo la prima parte della cresta Sud. Il nevaio sotto il colle è ciò che rimane della parte più settentrionale del Ghiacciaio di Moncorvé (che un tempo copriva anche quasi tutta la parete Nord-Ovest della Tresenta). A destra vediamo l'ultimo tratto (quello meno ripido) del pendio di sassi instabili e fine detrito che sale al colle dal versante occidentale. |
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Nella foto a sinistra: il bellissimo panorama che si gode dal Colle del Gran Paradiso guardando verso Sud-Est, verso la pianura piemontese. A destra: sul tranquillo Ghiacciaio di Noaschetta (su consiglio del custode del Rifugio Vittorio Emanuele II, noi ci siamo legati, ma non abbiamo trovato traccia di crepacci). Sullo sfondo vediamo la Tresenta con la sua Cresta Nord che parte dal Colle del Gran Paradiso (non visibile perché fuori dal margine destro della fotografia). |
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La foto a sinistra è stata scattata dal bel pianoro detritico che precede di poco l'arrivo al Bivacco Ivrea. La scena è dominata dal roccioso versante Sud-Est della Punta di Ceresole (3777 m), dietro la quale, a sinistra, fanno capolino il Gran Paradiso e la Becca di Moncorvé. La foto a destra è stata scattata poco più in basso: il Bivacco Ivrea si trova sul triangolo erboso sopra il braccio destro del mio compagno. Contro il cielo si vede bene il profondo intaglio del Colle dei Becchi (2990 m), tra il Blanc Giuir (3222 m), a destra, e il Becco Meridionale della Tribolazione (3360 m), a sinistra. |
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Il Bivacco Ivrea (2770 m; foto a sinistra) sullo sfondo della Punta di Ceresole, dietro cui si vede il Gran Paradiso (foto di Roberto Benzi). La foto a destra è stata scattata dal bivacco: per proseguire nella traversata ci si abbassa a sinistra del dosso erboso-roccioso che si vede in primo piano e poi si prosegue sui pendii erbosi al centro della foto. Sullo sfondo si vede bene l'insellatura del Colle dei Becchi, tra il Blanc Giuir e i Becchi della Tribolazione. |
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La foto a sinistra mostra il percorso di avvicinamento al Colle dei Becchi, che passa alla base della grande parete rocciosa un po' a destra del centro dell'immagine. Nella foto si vede bene il gruppo dei Becchi della Tribolazione: Settentrionale (3292 m; a sinistra), Punta Pergameni (3300 m), Centrale (3316 m), Meridionale (3360 m). Nella foto a destra si vede in primo piano un passaggio tra i grandi massi che caratterizzano la salita verso il Colle dei Becchi. Sullo sfondo, da sinistra a destra, si ammirano: il Ciarforon (3640 m), con la sua inconfondibile calotta nevosa, la Tresenta, il Colle del Gran Paradiso (in parte nascosto dalla cima del Deir Vert, 3202 m), la Becca di Moncorvé, il Gran Paradiso e la Punta di Ceresole. |
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A sinistra: ancora un passaggio tra neve e massi durante la salita al Colle dei Becchi. A destra: al Colle dei Becchi con il Gran Paradiso sullo sfondo. Tra le Tresenta e la Becca di Moncorvé si vede bene il Colle del Gran Paradiso (distante in linea d'aria poco più di cinque chilometri), sotto il quale si vede il piccolo Giacciaio di Noaschetta. Le due punte rocciose a destra della Punta di Ceresole sono la Becca di Noaschetta (3525 m, a sinistra) e la Testa della Tribolazione (3642 m). |
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La foto a sinistra è stata scattata ancora dal Colle dei Becchi. Contro il cielo, da sinistra a destra, si vedono i Denti del Broglio (3454 m), la Becca di Monciair (3544 m), il Ciarforon (3640 m), la Tresenta (3609 m), il Colle del Gran Paradiso (3345 m), la Becca di Moncorvé (3875 m), il Roc (4026 m), il Gran Paradiso (4061 m), la Punta di Ceresole (3777 m) e la Becca di Noaschetta (3525 m). La foto mostra praticamente tutta la traversata tra i due colli. La foto a destra è stata scattata poco sotto il Colle dei Becchi, all'inizio della discesa verso il Rifugio Pontese. Contro il cielo, proprio sopra la verticale del mio compagno, si vede il Becco di Valsoera (3369 m), con la sua parete Ovest sulla quale salgono alcune grandi vie di arrampicata su splendida roccia. Alla sua sinistra si alzano la piccola Punta di Teleccio (3372 m) e la Punta di Ondezana (3492 m) con il Ghiacciaio di Teleccio (che si risale nella quinta tappa per raggiungere l'omonimo colle). |
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A sinistra vediamo il piccolo ma bellissimo pianoro erboso che si incontra lungo la discesa verso il Rifugio Pontese. Sullo sfondo si alza la parete occidentale del Becco di Valsoera. A destra vediamo invece il Becco Meridionale della Tribolazione con il suo versante Sud-Est percorso da diverse vie di arrampicata, tra cui la classica e bellissima via Malvassora, che risale lo sperone centrale della parete (lo si distingue abbastanza bene sotto la verticale della cima). |
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A sinistra (foto di Roberto Benzi) si vedono il Lago artificiale di Teleccio (1917 m) e il Rifugio Pontese (2200 m), che osserviamo meglio nella foto a destra, scattata con il teleobiettivo più o meno dal medesimo punto. |
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Ed eccoci alla fine della tappa, ormai nelle vicinanze del Rifugio Pontese. Nella foto a sinistra vediamo il vasto Piano della Muanda. Contro il cielo si vedono, da sinistra a destra, l'anticima della Becca di Gay, la piramide del Monte Nero (3422 m), la lunga Cresta di Money e la Testa del Gran San Pietro (3692 m). Il Piano della Muanda è sovrastato dalla barra rocciosa che sostiene il Piano delle Agnelere, dove si trova il Bivacco Carpano (2865 m). A destra della barra rocciosa si vede chiaramente il canale che la incide e che si raggiunge dal Piano della Muanda risalendo, all'inizio della quinta tappa, l'evidente pendio detritico. Nella foto a destra, scattata dopo aver attraversato il ponte sul torrente, vediamo altre cime del Vallone di Piantonetto: il Becco Meridionale della Tribolazione (a sinistra), la Becca di Gay (3621 m) e il Monte Nero. |
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