Legnone, Canalone Ovest

 

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Questa foto è stata scattata all'inizio di aprile del 2015, dal traverso che dalla Porta dei Merli conduce al Bivacco Ca' de Legn. Le condizioni di innevamento appaiono migliori di quelle della foto seguente, scattata dal Bivacco all'inizio di aprile del 2016, quando abbiamo salito il canale. Nella foto ho segnato in rosso l'itinerario "classico" lungo il solco centrale del canale, con le due uscite possibili, a sinistra e a destra della cima. Quella di destra, come si vede, può essere raggiunta da punti diversi della parte alta del canale. In verde ho segnato la variante talvolta seguita da alcuni alpinisti, un po' più impegnativa, ma meno lineare.
   
Questa foto è stata scattata dal Bivacco Ca' de Legn e mostra le condizioni di innevamento il giorno in cui abbiamo fatto la salita illustrata dalle foto seguenti. La mancanza di neve nella parte bassa e in altri tratti del canale ci ha spinto a seguire le tracce già presenti, che anche all'inizio si tenevano più a destra della via abitualmente seguita. Ne è risultato un percorso interessante, con alcune strettoie davvero "strette", che ci hanno richiesto una certa attenzione pur senza opporre particolari difficoltà.
   
Ed eccoci all'inizio del canale. La pendenza non è eccessiva e la salita risulta divertente.
   
Ancora nella prima parte del canale. La neve era molto variabile: a tratti si procedeva sulle punte dei ramponi (bellissimo), a tratti lo scarpone entrava quasi completamente. In alcuni tratti, purtroppo, si sfondava (complimenti a chi ci precedeva). Il pericolo valanghe era ridotto (livello 2), ma la temperatura non era abbastanza bassa, altrimenti il manto nevoso sarebbe stato tutto più portante.
   
Qui siamo nella parte intermedia del canale (lungo la variante di destra). La pendenza si tiene sui 45°. Noi siamo siamo saliti con una sola piccozza; il secondo attrezzo, che pure avevamo con noi, non si è mai rivelato necessario perché non abbiamo incontrato ghiaccio e neppure neve molto dura. Avevamo anche la corda (una corda leggera), che penso sia sempre utile avere con sé in questo genere di salite.
   
Una prima strettoia, un po' più ripida della media del canale.
   
Un bel passaggio tra le rocce della parete che incombe sul canale e un piccolo affioramento roccioso.
   
Questa foto è un po' ad effetto. In realtà, come si vede nella foto successiva, il passaggio è tutto su neve ed è piuttosto suggestivo. Solo gli ultimi metri hanno richiesto più attenzione perché la poca neve ci costringeva a stare contro le rocce che spingevano un po' in fuori: ne è risultato un passaggio non proprio difficile, ma certo un po' delicato.
   
Il passaggio della foto precedente visto dall'alto.
   
Ed eccoci nella parte finale della salita, poche decine di metri sotto la vetta. A questo punto si arriva anche salendo lungo il percorso classico, che segue il solco centrale del canale, deviando a destra nella sua parte più alta (vedi la prima foto). La pendenza arriva a 50°: è un tratto davvero molto bello.
   
L'uscita dal canale, poco sotto la vetta. La ridotta quantità di neve ha fatto sì che anche le dimensioni della cornice sommitale fossero minime. Qui, nel punto in cui siamo usciti, è ridotta a un brevissimo muretto quasi verticale di neve molle che non ha opposto particolari difficoltà. La dimensione della cornice è la vera incognita dell'uscita di destra, che è la più bella e la più diretta. Dal momento in cui si raggiunge la Porta dei Merli la via di salita è però tutta visibile e ci si potrà fare un'idea abbastanza precisa del percorso da seguire per raggiungere la cima.
   
Come ho scritto nella presentazione, la cima del Legnone è un posto straordinario, aperto su un orizzonte vastissimo. Nella foto di Roberto Benzi si vedono il solco della Valtellina (a sinistra) e gran parte della catena Orobica (verso destra).
   

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