Monte Legnone, salita dal versante Est (1)

 

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La strada acciottolata che da Delebio sale in Val Lesina e lungo la quale si svolge la prima parte dell'itinerario. La sua costruzione e la sua pendenza servivano a facilitare il trasporto a valle del legname. Oggi consente all'escursionista di guadagnare quota rapidamente, ma con un certo sforzo muscolare! Poiché la carreggiata è abbastanza larga, viene anche percorsa con i fuoristrada per raggiungere i numerosi maggenghi ampiamente ristrutturati e diventati luoghi di vacanza.
   
Vista panoramica dai prati tra Osiccio di sotto (859 m) e Osiccio di sopra (922 m). Contro il cielo si distinguono, da sinistra, alcune vette della Catena dei Muncech: il Pizzo Cavregasco (2535 m), il Pizzo Ledù (2503 m), il sasso Canale (2411 m) e il Monte Berlinghera (1930 m). In centro alla foto si distingue il solco della Valchiavenna, con a destra la mole massiccia del Pizzo di Prata (2727 m). Nella fascia centrale si vedono il Pian di Spagna e l'inizio della Valtellina, con le sinuosità dell'Adda ormai prossimo a sfociare nel Lago di Como.
   
Qui siamo invece a Piazza Calda: quelle che si vedono sono le case più basse, a circa 1080/1090 m di altezza. Altre case si trovano lungo il pendio, fino alla più alta (1165 m). Anche questo nucleo di case è situato in posizione molto panoramica. Nella foto si vede il solco della Valtellina, dominato dalle montagne della Costiera dei Cech dietro la quale, all'estrema sinistra della foto, spunta il Sasso Manduino. Verso destra le nubi nascondono il Monte Disgrazia.
   
La foto è stata scattata da Piazza Calda, con il teleobiettivo (300 mm). Il Sasso Manduino (2888 m) spunta dietro  il Monte Brusada (2143 m), una delle cime più occidentali della costiera dei Cech. Il Sasso Manduino è una bella montagna su cui si svolgono diverse vie di roccia: dalla cima scende a sinistra lo spigolo Ovest, che offre una "magnifica arrampicata di alto interesse, anche come ambiente, con difficoltà di IV" (dalla guida del CAI/TCI). Ma per arrivare al colletto di attacco (ben visibile nella foto) bisogna superare un avvicinamento lunghissimo.
   
L'Alpe Legnone (1690 m), dove si trova la Capanna Sociale "Baitone di Legnone", di proprietà dell'ERSAF ma gestito dai volontari della Pro Loco di Delebio. Sullo sfondo si vede la selvaggia Val Lesina, con la corona di cime che la chiudono ad oriente e la separano dalla Val Gerola; da sinistra si vedono il Pizzo dei Galli (2217 m), il Pizzo Olano (2267 m), il Monte Combana (2327 m), il Monte Rosetta (2360 m) e il Monte Stavello (2416 m). La cima più alta, all'estrema destra della foto, è il Pizzo Stavello (2258 m), posto quasi al centro della Val Lesina, non sulla linea spartiacque.
   
Ancora la Val Lesina vista dall'Alpe Legnone. Da sinistra, contro il cielo, si vedono il Monte Stavello, il Pizzo Stavello, il Monte Pim Pum (2353 m), il Pizzo Alto (2512 m) e la Cima del Cortese (2495 m). Sotto queste montagne, illuminata dal sole, si vede l'ampia conca di pascoli dove si trova la Casera di Luserna, toccata dalla Gran Via delle Orobie. Sulla destra della foto, interamente coperto dal bosco, si vede il cono del Pizzo Valtorta (1898 m), un'altra cima "interna" della Val Lesina.
   

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