Monte Colombana - salita invernale
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L'arrivo alla chiesetta di San Rocco, a quota 1395 m. In cima ai prati innevati dietro la piccola chiesa si vedono le case di Laveggiolo (1471 m) e, più sopra, il bosco di abeti che si deve attraversare per raggiungere la radura di Bugione. Più in alto ancora si nota anche il tratto di larici che precede l'ultima parte della salita che si svolge lungo la ben visibile cresta: il punto apparentemente più alto è l'anticima, cui segue la lunga cresta poco inclinata che conduce al punto culminante, visibile il alto a sinistra nella foto. |
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Salendo il bel pendio tra le le case di Laveggiolo e il fitto bosco di abeti. |
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Qui siamo ormai oltre i 2000 metri, sul dorso della cresta che conduce all'anticima. Alle spalle del mio compagno scende il ripido pendio che parte dal pianoro a 1920 m di quota. Sullo sfondo, oltre il solco della Val Gerola e poi della Valtellina, si alzano le Alpi Retiche centrali, con la massiccia forma del Monte Disgrazia in evidenza contro il cielo. |
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La cima del Monte Colombana vista dall'anticima. Si nota bene il carattere di quest'ultimo tratto della salita, lungo la bella cresta sommitale. I pendii che scendono verso sinistra appaiono meno ripidi di quanto effettivamente sono. La cresta, in se stessa, non è certo difficile, tuttavia prima di affrontarla è bene considerare attentamente le sue condizioni. |
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Questa foto rende abbastanza bene il carattere arioso e panoramico della cresta terminale del Monte Colombana. A sinistra, verso Nord, i pendii che scendono in Val di Pai, sono più ripidi e presentano tratti rocciosi; quelli che scendono a destra in Val Vedrano appaiono meno inclinati, ma richiedono attenzione anche perché il percorso si svolge tendenzialmente su questo lato della cresta. Sullo sfondo si osservano il solco della Val Gerola e, più in fondo, la Valtellina dominata dal Monte Disgrazia (che sta per essere coperto dalle nubi). |
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Dalla cima, verso Nord-Ovest, si ammira questa singolare prospettiva in direzione del Monte Legnone. In primo piano spicca una quota secondaria della cresta Nord-Ovest del Monte Colombana, che termina alla Bocchetta di Stavello (2201 m). Da qui si alza la cresta Sud-Est del Monte Rotondo (2496 m). La cresta si abbassa di nuovo per rialzarsi verso la piramide rocciosa del Pizzo Alto (2512 m) e per terminare con il Monte Legnone (2609 m), visibile tra il Monte Rotondo e il Pizzo Alto. Contro il cielo, sullo sfondo, si vedono il Monte Bregagno e il Pizzo di Gino (più a sinistra ancora, oltre il margine della foto, si può vedere la sagoma inconfondibile e massiccia del Monte Rosa) |
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Ancora una foto scattata dalla cima, ma verso Sud. Oltre la cresta del Pizzo Melasc, si vedono il Pizzo di Trona (2510 m), sulla sinistra, e il Pizzo dei Tre Signori (2554 m). |
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In discesa, nel bosco di larici tra il pianoro a 1920 m e le baite Bugione (1815 m). |
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Ancora un'immagine della chiesetta di San Rocco. Sullo sfondo si vede la testata della Val Gerola, dominata dalla cima del Monte Ponteranica (2378 m), sotto cui si vedono le belle conche di Pescegallo (a sinistra) e di Salmurano (a destra). |
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Passando tra le vecchie case di Castello (1307 m). |