Pizzo Arera - Salita invernale

 

Indietro (torna alla relazione)    Ghiaccio&neve

 

Il versante meridionale del Pizzo Arera (2512 m) visto dalla Cima di Grem (2049 m). La cima è quella a sinistra delle due elevazioni più alte (quella a destra è l'anticima orientale). Contro il cielo, a sinistra, si vede anche la cresta Sud-Ovest, lungo la quale si svolge la salita presentata nella relazione. In alto, poco prima della cima, si osserva chiaramente la netta forcella che separa l'anticima occidentale dal corpo sommitale della montagna. Il tratto più impegnativo della salita è proprio costituito dal superamento di questo ostacolo e dalla successiva risalita verso la cresta sommitale.
   
Salendo verso la Capanna 2000 lungo l'ampio pendio che si affronta al termine della strada che sale da Plassa. In inverno, con la neve, la strada è chiusa e va percorsa a piedi. Sullo sfondo si vede il versante meridionale del Pizzo Arera. La cima è l'elevazione poco pronunciata al centro della foto. Sulla sinistra si vede invece la cresta Sud-Ovest. Anche in questa foto si può notare, seppure in modo meno evidente, la forcella che separa l'anticima occidentale dalla cima della montagna. La prospettiva dal basso falsa le proporzioni: il punto più alto  è solo un'ondulazione della cresta Sud-Ovest. L'anticima è un poco più a destra, appena sopra la forcella.
   
Ancora un'immagine del versante meridionale del Pizzo Arera con in bella evidenza la cresta Sud-Ovest, perfettamente delineata dal contrasto tra luce e ombra. Il rifugio Capanna 2000 si trova appena fuori del margine destro della foto, all'altezza della piccola costruzione che si può vedere contro lo stesso margine. L'antiestetico edificio che troneggia alla base della cresta è la stazione di arrivo della seggiovia della vecchia stazione sciistica dell'Alpe Arera. Il percorso della cresta è molto bello. Quando la neve è dura o ghiacciata richiede sicuramente l'uso dei ramponi perché il percorso è spesso ripido.
   
Salendo lungo la cresta Sud-Ovest del Pizzo Arera, bella e molto panoramica. A destra del mio compagno, all'altezza del suo zaino, si vedono la Capanna 2000 e la vecchia stazione di arrivo della seggiovia. Sotto questi edifici si stende l'ampio pendio innevato lungo cui sale la stradina che parte dal termine della strada asfaltata. Più in basso si apre il solco della Val Serina, tributaria della Val Brembana. Contro il cielo, sulla sinistra, si vede il Monte Alben (2019 m), che si alza a Sud del Pizzo Arera; più in lontananza, verso destra, si osserva l'ondulato profilo dei monti della Valcava, oltre i quali si stende la Pianura Padana.
   
Ancora un'immagine ripresa durante la salita della cresta Sud-Ovest. Puntato verso occidente, l'obiettivo immortala la mole massiccia della Cima di Menna (2300 m), un'altra bella salita della Val Brembana. L'itinerario classico dal versante meridionale parte da Zorzone, un'altra frazione del comune di Oltre il Colle.
   
Siamo ormai giunti nei pressi dell'anticima occidentale del Pizzo Arera (ben visibile è la croce di metallo della cima). In realtà nella foto non è facile distinguerla: si trova un poco a destra dell'escursionista che si vede sulla sinistra, contro il salto di rocce della cresta terminale. Il percorso che porta sulla cima non raggiunge però l'anticima (che può  diventare una meta "di consolazione" qualora si decidesse di rinunciare alla vetta). Dal punto in cui ho scattato la foto si deve infatti traversare a destra, scendere nel canale che separa cima e anticima, risalire dalla parte opposta e superare il ripido pendio finale ben visibile nella foto.
   
Questa bella foto scattata dal mio compagno mi ritrae impegnato al termine del traverso, mentre sto iniziando a scendere il ripido pendio che si abbassa nel canale tra cima e anticima (ma il tratto più ripido è più in basso e non si vede nella foto). Quel giorno la traccia non era battuta ma la neve non era dura: piccozza e ramponi si sono rivelati sufficienti a garantirmi una progressione sicura. Questo tratto è molto bello e suggestivo, ma può avere un carattere alpinistico. Per questo ho preferito non inserire la relazione tra le pagine dedicate all'escursionismo e ho suggerito l'utilità della corda in condizioni, ad esempio, di neve dura e in assenza di tracce (foto Roberto Benzi).
   

Panoramica dalla vetta verso Nord. Su tutte le cime svetta la bella piramide del Pizzo Diavolo di Tenda (2914 m). Sulla destra della foto si vedono invece alcune dei famosi tremila delle Orobie, come il Pizzo Redorta (3038 m) e il Pizzo di Coca (3050 m), che però non sono in gradi di indicare.

In questa immagine l'obiettivo è puntato verso Ovest. In primo piano, sulla sinistra, si nota la Cima di Menna (2300 m). Più in là, in penultimo piano, si vede chiaramente il caratteristico profilo del celebre gruppo delle Grigne, con la Grignetta (Grigna meridionale, 2177 m) a sinistra e il Grignone (Grigna settentrionale, 2409 m) a destra. Contro il cielo si stagliano il Monte Rosa e la catena delle Alpi.

Ancora un'immagine scattata verso Ovest, ma un po' più verso Nord rispetto alla foto precedente. Si notano molto bene altre cime appartenenti alle Orobie. Sulla sinistra si alza la bella piramide del Pizzo dei Tre Signori (2554 m) mentre a destra appare la massiccia forma del Legnone (2609 m).

Indietro (torna alla relazione)    Ghiaccio&neve