Pizzo Camoghé da Colla
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AVVERTENZA. Il servizio fotografico è stato realizzato alla fine di novembre, alcuni giorni dopo una nevicata. Ciò ha reso più delicato il percorso sulla cresta sommitale. Però il traverso sotto il Monte Garzirola era del tutto privo di neve (come si vede nella settima foto) e si trovava quindi in condizioni normali. Altrimenti la gita sarebbe risultata molto più impegnativa e non più soltanto escursionistica.
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Salendo da Corte Lagoni verso la Bocchetta di Revolte. Proprio sopra il mio compagno si vede l'ampia cresta erbosa (per l'occasione innevata) che porta alla spalla posta al limite orientale della cresta sommitale. La cima del Pizzo Camoghé non è l'elevazione che appare più alta, ma il dosso completamente nevoso alla sua sinistra (l'elevazione più alta è l'anticima). |
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Gli ultimi passi prima della cima (si vede bene il grosso ometto posto sulla sommità). Sullo sfondo, sulla sinistra della foto, si ammira il Monte Rosa. Nella foto successiva, ripresa dalla cima, si può notare che le nostre tracce non percorrono il sentiero che aggira l'anticima sul versante settentrionale per raggiungere i ruderi della capanna, ma si tengono sul filo della cresta. E' stata una scelta dettata dalla presenza di molta neve sul versante Nord. Il percorso della cresta presenta qualche passo su facili roccette, reso un po' più impegnativo dalla presenza della neve (la difficoltà è superiore a quella dell'itinerario descritto nella relazione ed è valutabile EE, sempre senza neve). |
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Uno sguardo verso Ovest dalla cima. Si vedono i ruderi della capanna posta sotto l'anticima. L'edificio era stato costruito dall'esercito svizzero durante la prima guerra mondiale. Dal 1945 al 1972 è stato utilizzato come rifugio dal CAS Ticino. Nel 1984 la costruzione è stata distrutta da un incendio e non più ricostruita. Nelle vicinanze si trova una cappella commemorativa. In primo piano si vedono, coperte di neve, le lastre rocciose inclinate a Sud che impongono un po' di attenzione. Sullo sfondo, contro il cielo al centro della foto, si vede il Monte Legnone (sotto il quale si nota la bella piramide del Pizzo di Gino). A sinistra, nella parte alta della foto, si osserva il solco della Valtellina. |
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Ecco una prima immagine panoramica presa dalla cima, verso Est. Si possono ammirare le montagne del Masino-Bregaglia e del gruppo del Disgrazia. In particolare, a sinistra si distinguono il Pizzo Badile (3308 m) e il Pizzo Cengalo (3369 m), mentre a destra spicca la mole del Monte Disgrazia (3678 m). |
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Guardando verso Sud-Ovest ecco apparire uno scorcio del Lago di Como circondato da montagne assai popolari: a sinistra la Grigna Settentrionale (2410 m), la Grigna Meridionale (2177 m), dietro cui si scorge il Resegone (1875 m); a destra il Monte Moregallo (1276 m) e i caratteristici Corni di Canzo (1373 m), sotto i quali si delineano i Monti di Tremezzo. In primo piano si vedono la Vetta del Vallone (2135 m) e il Monte Segor (2097 m), tra l'italiana Val Cavargna e la Svizzera. |
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Verso Nord-Ovest lo sguardo arriva ad ammirare le montagne dell'Oberland, tra cui spicca (messa in risalto dall'uso del teleobiettivo) la bellissima piramide del Finsteraarhorn (4274 m). |
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Percorrendo il traverso lungo il versante settentrionale del Monte Garzirola. In condizioni normali il sentiero non presenta alcun problema, anche quando percorre tratti ben più ripidi di quello visibile nella foto (in questi casi basta solo un po' di attenzione). |
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Dalla cresta nei pressi del Passo di Pozzaiolo guardando verso la Val Colla si vedono innanzitutto gli edifici dell'Alpe di Pietrarossa (1549 m), davanti ai quali passa l'ampio sentiero che collega la Capanna San Lucio e la Capanna Monte Bar. Sulla destra della foto, sotto questo sentiero, si vedono anche i tornanti della stradina che sale dai Barchi. A sinistra, invece, si vede il lungo costone erboso (quello percorso dalla variante descritta al termine della relazione) che scende fino al fondo della Val Collla (sul costone si trovano anche le case di Barchi e il paesino di Colla, che però non si vedono nella foto). |
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Arrivando all'Alpe di Pietrarossa dal Passo di Pozzaiolo. Questa foto e le due precedenti sono state scattate durante la discesa. |
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Uno scorcio di Barchi (anche questa foto e quella successiva sono state scattate durante la discesa) |
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Un'altra immagine delle case di Barchi. Questo bel nucleo di baite ristrutturate situate tra i 1240 e i 1260 metri di quota, ha oggi un carattere soprattutto residenziale ed è raggiunto da una stradina (chiusa per i non residenti) che parte da Colla. |