Pizzo di Trona (3) - Gli stambecchi
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Durante le salite sulle cime della Val Gerola non è difficile incrociare i propri passi con quelli degli stambecchi, magnifici abitatori delle montagne e abilissimi arrampicatori. Questo bel maschio adulto ci ha osservati per un lungo istante appena usciti sulla cresta, poi se ne è andato abbastanza tranquillamente. Solo il mio socio, però, è riuscito a fotografarlo da distanza ravvicinata, perché io ero un po' più in basso e non sono arrivato in tempo (foto di Roberto Benzi). Gli stambecchi maschi sono animali abbastanza confidenti: se non li spaventa inutilmente ci si può avvicinare fino a pochi metri. |
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Lo stesso stambecco ripreso un po' più tardi: quando noi ci siamo allontanati è tornato a pascolare sul filo della cresta e ho potuto fotografarlo con il teleobiettivo. |
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Qui vediamo due femmine sulle rocce della piramide sommitale del Pizzo di Trona. Anche questa foto è stata scattata con il teleobiettivo. Le femmine degli stambecchi sono meno confidenti dei maschi e queste due hanno mantenuto una certa distanza di sicurezza, allontanandosi non appena ci hanno visto comparire sulla cresta. |
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Prima di andarsene definitivamente, questa femmina ci ha lanciato un ultimo sguardo. La foto non deve trarre in inganno: l'ho scattata con il teleobiettivo e poi ho tagliato la foto in modo da portare l'animale in primo piano (potenza della foto digitale). E' un procedimento che ho usato, in modo più o meno spinto, in tutte queste foto. Solo la foto iniziale non ha subito alcun ritocco: lo stambecco era davvero a pochi metri da Roberto. |
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Durante la discesa, lungo il prato che scende dalla cresta, abbiamo visto un altro piccolo gruppo di stambecchi che si sono lasciati avvicinare notevolmente (nonostante la presenza di un paio di femmine). Qui vediamo una femmina (seminascosta) e un giovane maschio (di spalle). |
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Anche qui vediamo un giovane maschio e una femmina. La foto mette chiaramente in evidenza le differenze più evidenti tra i due sessi: il maschio ha il corpo più massiccio e le corna più sviluppate (qui la differenza è minima perché il maschio è giovane). Inoltre le corna del maschio sono caratterizzate da numerose protuberanze (assenti nelle femmine) nella parte anteriore. |
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Ed ecco un'immagine ravvicinata del giovane maschio. L'aspetto del pelo è particolare: siamo nella fase della muta estiva. Gli animali stanno perdendo la folta pelliccia invernale che, prima di cadere, si schiarisce notevolmente (in inverno è di un bel colore bruno). Esteticamente il mese di giugno non è il più favorevole per fotografare questi bellissimi animali. |
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In questa foto (scattata col teleobiettivo e poi tagliata per arrivare quasi al primo piano) vediamo da vicino la femmina della foto sopra. Si notano molto bene le differenze rispetto al maschio. |