Pizzo Émet dal Lago di Montespluga (3)

 

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In questa pagina propongo una serie di immagini panoramiche riprese dalla cima. Qui vediamo la croce di vetta sovrastata dal vicino Pizzo della Palù (3172 m). In fondo, verso Nord-Est, si alza il Piz Grisch (3062 m) che domina l'abitato di Innerferrera (nella quasi omonima valle). In questa rassegna di foto non ho incluso il Pizzo Tambò e il Pizzo Ferrè in quanto ampiamente rappresentati nelle pagine precedenti.
   
Verso Nord-Ovest si ammira il gruppo del Pizzo Suretta, con le sue tre cime: la Punta Nera (3027 m), al centro, la Punta Rossa (3020 m), alla sua destra, caratterizzata dal colore rossiccio della roccia, e la Punta Adami (2968 m), visibile sotto la punta Rossa. A sinistra della Punta Nera, dopo l'evidente canale nevoso che giunge in cresta, si vede il massiccio roccioso delle Cime Cadenti (3021 m). Più in basso, vicino al margine sinistro della foto vediamo ancora il Pizzo Spadolazzo (2722 m).
   
Verso Est si impone all'attenzione la caratteristica mole del Piz Platta (3392 m), con la sua enorme cupola tronca sul lato Nord (in ombra), dove una parete di oltre 600 m precipita verticale sulla Val Gronda.
   
Verso Sud-Ovest possiamo ammirare alcune delle cime più alte della Catena Mesolcina Settentrionale. Da sinistra si distinguono: il Pizzo Forato (2967 m), il Pizzo Sevino (3026 m) e il Pizzo Quadro (3013 m). Sulla Carta Nazionale Svizzera queste tre cime sono chiamate diversamente. Nello stesso ordine abbiamo il Piz Pombi, il Piz Corbet e la Cima de Pian Guarnei.

Verso Est-Sud-Est ecco apparire il massiccio del Bernina, il quattromila più orientale delle Alpi. Il Pizzo Bernina (4049 m) è la cima più alta, al centro della foto. Dalla sua cima, verso sinistra, si abbassa il profilo della bellissima Biancograt, una delle creste nevose più belle e famose delle Alpi. A destra del Bernina si riconoscono il Pizzo Scecrscen (3971 m) e il Pizzo Roseg (3937 m).

Spostandosi verso Sud, lo sguardo incrocia la slanciata piramide del Monte Disgrazia (3678 m), la cima più alta al centro della foto. A sinistra si notano due belle montagne: la Cima di Vazzeda (3297 m), interamente rocciosa e la Cima di Rosso (3369 m), con lo scivolo innevato della parete Nord. Sotto la piramide del Disgrazia si riesce a distinguere la Cima di Cantone (3354 m), con l'innevata parete Nord che si alza sopra l'omonima vedretta. La vasta distesa glaciale più a destra è la Vedretta di Castello Nord, che culmina con l'omonima cima (3386 m). Ovviamente, a causa della gran quantità di neve presente a inizio stagione, le distese glaciali appaiono più ampie di quello che sono in realtà.

Spostandosi ancora un poco verso Sud, ecco apparire le massicce forme rocciose dei monti della Val Bregaglia, uno dei regni alpini del granito. Sulla sinistra abbiamo il gruppo delle Sciore: Sciora di Fuori (3169 m), Pioda di Sciora (3238 m), Ago di Sciora (3205 m) e Sciora di Dentro (3275 m). Più a destra si distende la superficie innevata del Ghiacciaio di Bondo, con l'omonimo passo e i Pizzi del Ferro. Ancora più a destra si notano i Pizzi Gemelli (3259 m) e quindi la grande massa rocciosa del Pizzo Cengalo (3367 m). Oltre la profonda incisione del Passo Cengalo, si alzano la piccola Punta Sertori (3195 m) e poi il massiccio, inconfondibile, Pizzo Badile (3308 m), con lo spigolo Nord che divide le due grandi pareti Nord-Est, illuminata dal sole, e Nord-Ovest, immersa nell'ombra. A destra del Pizzo Badile si vedono la piccola Punta Sant'Anna (3171 m) e (credo) la Punta di Trubinasca (2998 m).

Cambiando completamente l'orientamento dello sguardo, verso Ovest, molto lontani ma ben visibili nelle giornate più limpide, appaiono (stagliate contro il cielo oltre le cime della Mesolcina che non sono in grado di indicare) alcuni grandi quattromila delle Alpi occidentali. A sinistra si vede chiaramente il massiccio del Monte Rosa con le sue cime; da sinistra Piramide Vincent (4215 m) Punta Parrot (4436 mm), Punta Gnifetti (4554 m), Punta Zumstein (4563 m), Punta Dofour (4634 m) e Nordend (4609 m). Al centro dell'immagine si distingue lo Strahlhorn (4190 m), cui seguono, verso destra, il Rimpfishhorn (4199m), l'Allalinhorn 4027 m), l'ampia cupola glaciale dell'Alphubel (4206 m) e le cime quasi gemelle dei Miscabel (Täschhorn, 4491 m, e Dom, 4545). Ancora più a destra si alzano altre grandi montagne che però, da questa prospettiva e da questa distanza, non riesco a individuare.

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