Traversata del Resegone - 1

 

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Lungo il sentiero numero 5 in uno dei suoi tratti più impegnativi, sul fondo della Val Comera. Il sentiero, molto suggestivo, traversa, come si vede nella foto, pendii erbosi molto ripidi e anche brevi tratti di roccia. I punti più esposti sono protetti da una catena di sicurezza.
   
Sul primo tratto della Ferrata del Centenario. Se ne notano bene le caratteristiche: roccia ripida, a tratti decisamente verticale, ma anche presenza di moltissimi pioli metallici che rendono la progressione tutto sommato facile, nonostante l'esposizione. Questa ferrata è in un certo senso "storica", dato che era stata realizzata dal CAI di Calolziocorte nel 1963 con un abbondante uso di scale. Nel 2005 è stata modificata ed è stata resa più sicura e più bella, specialmente in questo primo tratto.
   
La foto è stata ripresa con grandangolo dai pressi dell'Om de sass. Si vede benissimo, sulla sinistra, lo sperone di roccia bianca e solida lungo il quale sale la via ferrata "Silvano De Franco", che poi prosegue lungo la più facile cresta sommitale fino in cima al Resegone (che è un po' più indietro rispetto al punto più alto dell'immagine). Si vede bene anche il Rifugio Azzoni. Dall'Om de sass, il rifugio e la cima sono facilmente raggiungibili (evitando la ferrata) lungo il sentiero numero 1 che si tiene sui pendii a destra della fotografia.
   
Dalla cima del Resegone la vista spazia in ogni direzione. Qui vediamo in primo piano le punto che si alzano a Nord della cima. Il percorso descritto nella relazione non ne tocca le sommità (è però possibile farlo seguendo le tracce che si staccano verso l'alto dal sentiero principale: così però aumentano sia il dislivello che la difficoltà dell'escursione). Oltre le cime del Resegone si stagliano le Grigne (meridionale o Grignetta, a sinistra, e settentrionale o Grignone, a destra).
   
Lungo il Canalone di Bobbio, nel breve tratto attrezzato (60 metri di dislivello).
   
Lungo il sentiero che dal Canalone di Bobbio traversa alla Bocca d'Erna. In secondo piano si vede una parte dei Piani d'Erna (il punto più alto è il Pizzo d'Erna). Contro il cielo si distinguono, da sinistra, il Cornizzolo, il gruppo dei Corni di Canzo, il Monte San Primo e il Monte Coltignone. Le nubi nascondono il Monte Rosa e i quattromila del Vallese abitualmente visibili alla sua destra.
   
Questa foto non è che un particolare della precedente: mostra bene le caratteristiche del terreno su cui si svolge gran parte della traversata verso la Bocca d'Erna: pendii ripidi e qualche tratto esposto (anche qui si trovano diversi passaggi attrezzati con cavo di sicurezza).
   

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