Strà Granda - Prima tappa

3. Dal Ponte Barun fino a Pontegrtande e a Bannio

 

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Nella foto a sinistra vediamo le frazioni di Molini (in basso) e Vigino (in alto), toccate entrambe dall'antica mulattiera della Valle Anzasca. A destra: ancora uno scorcio della mulattiera nelle vicinanze di Molini (ancora nel comune di Calasca-Castiglione).

Ancora una piccola cappelletta (a sinistra) e le case di Vigino (nella foto a destra).

A sinistra: il lavatoio di Vigino (un po' troppo assediato da cartelli di ogni tipo). Anche quella dei lavatoi è una presenza costante lungo le prime due tappe della Strà granda. A destra: un altarino affrescato tra le case di Vigino.

A sinistra: l'affresco all'interno di una cappelletta ancora nel territorio di Vigino. A destra: la bella piazzetta della frazione Boretta intitolata al professor Felice Marta (1879-1964). Medico chirurgo di fama internazionale nel campo della medicina e della chirurgia plastica, rimase sempre legato al suo paese d'origine (Calasca), che gli ha dedicato questa piccola piazza.

Ancora due immagini di Boretta (a destra vediamo la mulattiera che esce dal nucleo abitato).

A sinistra: la grande chiesa parrocchiale di Antrogna (comune di Calasca-Castiglione), dedicata a Sant'Antonio Abate. Nelle forme attuali, risale al XVIII secolo e dal 1908 è monumento nazionale. Sin dai tempi della sua costruzione, venne chiamata "la "Cattedrale tra i boschi" per la sua monumentalità. Vi si conservano lo spoglie di San Valentino, giovane soldato romano martirizzato per la sua fede cristiana (da non confondersi con il San Valentino festeggiato il 14 febbraio). A destra, la mulattiera esce da Antrogna.

Ancora le case di Antrogna. A destra vediamo l'Istituto Maria e Giacomo Scevola "Villa Belli": durante il periodo bellico l'edificio fu adibito a colonia per ragazze minorenni orfane con lo scopo di insegnare loro un mestiere. La casa prende il nome da Giuseppe Belli, altro insigne cittadino di Calasca, che qui nacque nel 1791. Fisico e matematico di ingegno, dal 1821 fu professore di liceo a Milano, dal 1840 titolare della cattedra di fisica sperimentale a Padova e dal 1843 ottenne infine la cattedra di Fisica dell'Università di Pavia. Morì nel 1860.

A sinistra abbiamo ancora uno scorcio di Antrogna, con in evidenza l'alto campanile della parrocchiale, costruito tra il 1688 e il 1693. A destra vediamo l'Oratorio della Madonna del Buon Consiglio (1750-1766), a Calasca Dentro.

A sinistra: l'antico ponte in pietra sul Torrente Val Bianca, poco prima della frazione Barzona (Comune di Calasca-Castiglione). A destra: la fontanella nella piazzetta di Barzona.

A sinistra: la mulattiera attraversa le case di Barzona prima di immergersi in un bel bosco di castagni e di scendere verso Pontegrande (foto a destra).

Due scorci di Pontegrande (frazione del Comune di Bannio-Anzino), dove termina la prima tappa. La foto a sinistra è stata scattata scendendo da Barzona, quella a destra dal sentiero che sale a Bannio. In entrambe le foto vediamo la piccola chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Fu eretta nel XVII secolo ed è circondata da abitazioni della stessa epoca.

Due immagini di Bannio con le sue chiese e le sua cappelle. Anche se non si deve salire a Bannio per pernottare, questo piccolo paese (come pure Anzino) vale senz'altro una visita, in particolare per i suoi numerosi edifici religiosi di notevole interesse.

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