Testa del Mater - salita invernale

 

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L'ultimo tratto della gita visto dalla quota 1559 m. In primo piano si vede la sella con la Cappella del Group. Lungo la cresta contro il cielo si distinguono invece La Cima, 1810 m, a destra, e la Testa del Mater, 1846 m, a sinistra. La cresta si raggiunge alla lieve depressione a sinistra della Cima. Dall'immagine è quindi evidente che la gita può concludersi anche raggiungendo la croce posta su quest'ultimo rilievo (accorciando di un poco il percorso senza nulla togliergli dal punto di vista del panorama).
   
Lungo il ripido pendio che conduce al colle a sinistra della Cima. Questo tratto richiede attenzione per le condizioni della neve, che devono essere sicure. Si vede bene anche la crestina che bisogna percorrere prima di arrivare al pendio finale: la foto mette bene in evidenza la ripidezza dei pendii che scendono a Sud (destra). Nel tratto visibile nella foto i pendii a settentrione appaiono meno ripidi, ma nel tratto che segue (e che qui non si vede) sono anch'essi abbastanza ripidi. La cosa si fa "sentire" meno perché i larici arrivano molto vicino al filo di cresta.
   
Dalla Testa del Mater verso Sud: in primo piano si osserva la lunga cresta che separa la Valle di Finero (a sinistra) dalla Val Loana (a destra). Sullo sfondo si notano la Cima della Laurasca (a sinistra) e la Cima Binà (al centro). Sulla destra si intravede una parte del Pedum, una delle montagne simbolo della Valgrande. Al centro della foto, sotto la Cima Binà, si nota l'ampia sella di Scaredi, illuminata dal sole.
   
Ancora dalla Testa del Mater, ma questa volta verso Ovest. Contro il cielo si staglia l'inconfondibile profilo del Monte Rosa, sotto il quale si distende la lunga cresta della Costa Nera. In primo piano, illuminato dal sole, si vede la cima del Moncucco, posto tra la Valle del Basso (a destra) e la Val Loana (a sinistra).
   
Un'ultima immagine scattata dalla cima della Testa del Mater. Oltre i rilievi boscosi della Val Vigezzo e alcune cime minori dell'Ossola si alza il massiccio edificio del Monte Leone, con la sua altissima parete orientale.
   
Questa immagine (purtroppo non molto bella dal punto di vista dei colori e della definizione) è stata scattata in discesa lungo l'affilata crestina che caratterizza la seconda parte della gita. La foto rende bene l'atmosfera della gita, molto panoramica e ariosa. Oltre la crestina il dosso prosegue verso Est, alternando tratti aperti (molto belli) ad altri coperti dai faggi. Contro il cielo, la cima più alta è quella del Monte Limidario (Gridone). La valle sulla sinistra è la Val Vigezzo.
   
Ancora lungo il dosso percorso dall'itinerario. In primo piano si vedono le baite dell'Alpe Orsera, mentre contro il cielo si staglia la mole del Monte Limidario. Sulla destra si vede la Val Cannobina che, dal Passo Scopello, scende verso il Lago Maggiore.
   

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