Valmalenco: sui sentieri dell'Alta Via - Quarta tappa
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A sinistra: l'Alpe Roggione (2009 m) e il Lago Palù. A destra lungo la primissima parte della tappa, con il Monte Roggione (2361 m) e il Bocchel del Torno in secondo piano e la bella piramide rocciosa del Pizzo Scalino (3323 m) sullo sfondo. |
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Nella foto a sinistra, scattata poco dopo la precedente, si vedono il Lago Palù e l'Alpe Roggione sullo sfondo del Monte Roggione e del Monte Motta (con le pista da sci). Contro il cielo si notano le montagne che chiudono la Valmalenco a Sud-Est. A destra: il Monte Disgrazia (3678 m) emerge con il suo versante Nord-Est dalle cime che fanno da corona alla conca del Lago Lagazzuolo, una classica meta escursionistica della Valmalenco. |
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A sinistra vediamo le piccole baite dell'Alpe Sasso Nero (2304 m), sopra le quali si alza la caratteristica struttura rocciosa chiamata Il Castello (2636 m). A destra: il Monte Disgrazia e le cime della Val Sissone fanno da sfondo a un caratteristico passaggio della tappa. |
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A sinistra: ancora il versante Nord-Est del Monte Disgrazia. A destra vediamo l'ultima grande pietraia da attraversare prima di arrivare sulla strada sterrata che portava agli impianti dello sci estivo. L'attraversamento di queste pietraie è il motivo che rende più lungo e meno agevole il cammino lungo questa tappa, pur in un contesto ambientale di grande bellezza. |
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Nella foto a sinistra: l'attraversamento del Torrente Entovasco in condizioni normali non presenta difficoltà (foto di Roberto Benzi). A destra vediamo in primo piano la strada sterrata che si percorre per un beve tratto prima di attaccare il pendio che porta al Rifugio Longoni (la piccola macchia bianca visibile in cima al pendio, a sinistra del salto di rocce). |
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In queste immagini vediamo due momenti della salita finale al Rifugio Longoni lungo il sentiero descritto nella relazione sulla base dei cartelli indicatori incontrati lungo il percorso. |
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A sinistra: dai pressi del Rifugio Longoni lo sguardo può ripercorrere tanta parte del cammino percorso a partire dal Lago Palù. A destra: il Rifugio Longoni sorge su uno splendido balcone da cui si gode un'ampia vista sulla Valmalenco. |
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In queste due foto vediamo un altro dei momenti caratteristici di questa lunga ma bellissima tappa: l'attraversamento dei Piani di Fora, ariosi e panoramici. |
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A sinistra: un'altra immagine dei Piani di Fora che, a destra, vediamo dominati dalla Sassa d'Entova (3331 m; a destra) e del Pizzo Malenco (3438 m, con la cima avvolta dalle nubi). |
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A sinistra: nel bosco, scendendo verso Chiareggio. A destra: l'arrivo a Chiareggio con in primo piano le case della Corte. |
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A sinistra: le case di Chiareggio con il ponte che si deve attraversare per salire all'Alpe Ventina. Nella foto a destra: una bella immagine dell'Alpe Ventina con le cime che le fanno da sfondo. Da sinistra a destra: il Pizzo Cassandra (3226 m), il Pizzo Giumellino (3091 m) e il Pizzo Rachele (2998 m). A sinistra di quest'ultimo si vede bene il Passo Ventina (2675 m), con il ripido pendio detritico che si deve risalire all'inizio dell'ultima tappa. |
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A sinistra: il pianoro dell'Alpe Ventina con l'omonimo rifugio, sopra il quale si vedono la Cima del Duca (2968 m), il Passo Ventina e il Pizzo Rachele. A destra: ancora l'Alpe Ventina, con i suoi rifugi sullo sfondo della Valle del Muretto con l'omonimo evidentissimo passo. |
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Il Rifugio Gerli-Porro (1965 m, a sinistra) e il Rifugio Ventina (1970 m, a destra). |
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