Val Segnara - Bivacco Amedeo Pirozzini

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Lungo la prima parte dell'itinerario, sul sentiero che dalla strada sterrata porta al bivio della Val Rosin. Il percorso è sin dall'inizio molto bello e vario e alterna tratti più vicini al fondo della valle e al torrente a tratti più alti sul fianco della montagna, talvolta un po' esposti ma anche ben protetti. La foto mostra inoltre il rigoglio della vegetazione. Le foto sono state scattate alla fine di maggio, quindi nel pieno della stagione primaverile, quando il verde è più brillante e mostra tutte le sue infinite sfumature. Davvero un trionfo della bellezza selvaggia della natura.
   
A quota 750 metri, il percorso si imbatte nei ruderi dell'Alpe Ca' Pioda, ormai da tempo abbandonata. Poco più avanti un ponte supera il torrente che scende dalla Val Rosin per immettersi nel Rio Segnara. Appena superato il ponte si incontra un bivio: a sinistra si sale verso le Alpi Pozzetto e Camino, punti di passaggio verso l'Alpe Lago e il Bivacco Pirozzini. A destra si stacca il sentiero che prosegue lungo il fondovalle fino all'Alpe Serra.
   
Ecco due delle baite dell'Alpe Pozzetto. Una terza baita si trova più a sinistra, ma è ridotta a un rudere. Fin qui, e ancora per circa duecento metri di dislivello, la vegetazione dominante è costituita dai faggi, alcuni dei quali molto grandi, e dagli abeti.
   
A 1436 metri si incontra l'Alpe Camino. Si tratta di un alpeggio ancora utilizzato durante l'estate dagli stessi montanari che caricano l'Alpe Lago e quindi le baite sono ben tenute. L'alpeggio è situato in una posizione molto panoramica sia sulla Val Segnara (il cui solco è visibile sullo sfondo) che su una parte delle montagne dell'Ossola. Purtroppo la giornata in cui abbiamo effettuato la gita era caratterizzata da una fitto nuvolaglia che stazionava a bassa quota, ingolfando con i suoi vapori le cime e impedendoci di godere della bella visione panoramica.
   
Questa foto, come le due che seguono, è stata scattata lungo la traversata che collega l'Alpe Camino all'Alpe Lago, dove si trova il Bivacco Pirozzini. La traversata si svolge su un sentiero evidente e ben segnalato che però attraversa pendii talvolta molto ripidi. Qui siamo ancora nella prima parte dell'itinerario, poco dopo le baite dell'Alpe Camino.
   
Ancora un passaggio lungo la traversata verso l'Alpe Lago. La vegetazione è ancora mista, ma i larici iniziano a prevalere sulle altre piante.
   
Ormai in vista della bella conca dell'Alpe Lago, il sentiero deve attraversare una ripida scarpata in gran parte rocciosa. La traccia è larga e sicura, ma comunque richiede un po' di attenzione.
   
Eccoci infine all'Alpe Lago. In primo piano si vede la costruzione in legno del Bivacco Pirozzini, affiancato da una delle poche baite superstiti dell'alpeggio (che in origine contava parecchie costruzioni). Sullo sfondo si vede il dosso di quota 1594 metri che chiude a occidente la conca dell'Alpe Lago. Sul dosso si vede anche la bella baita fatta costruire da Amedeo Pirozzini e ancora oggi utilizzata dai suoi famigliari quando caricano l'alpeggio con capre e mucche durante l'estate.
   
Quest'ultima immagine mostra ancora il bivacco Pirozzini. In primo piano, con il vistoso segnavia della GTA, si vede la baita che costituiva il vecchio punto di appoggio dell'alpe.
   

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