Weissmies - Traversata Nord-Ovest/Sud-Est (2)

 

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In primo piano vediamo le roccette della cresta Sud-Est dove abbiamo fatto sosta e il pendio sud-occidentale (assai ripido) della stessa cresta. In secondo piano vediamo la quota 3820 m e un tratto della cresta Sud-Ovest della Weissmies. Sullo sfondo si ammirano, da sinistra, l'Alphubel, 4206 m, con la sua  grande calotta ghiacciata, i Mischabel (Täschhorn, 4491 m, e Dom, 4545 m), poi la Lenzspitze (4294 m) e il Nadelhorn (4327 m), da cui si stacca verso destra la "Nadelgrat" con le sue cime ancora superiori ai 4000 metri.
   
Ancora una foto dai pressi delle roccette di cui sopra. Guardando verso Sud-Ovest ammiriamo un'altra bella serie di 4000, a cominciare dal Monte Rosa con le sue quattro cime, per poi passare allo Strahlhorn con il suo vasto ghiacciaio e al Rimpfishhorn (4199 m) con il suo roccioso versante orientale. Dietro queste montagne si intravedono il Lyskamm orientale (4527 m, tra il Monte Rosa e lo Strahlhorn), il Castore (4223 m) e il Polluce (4092 m, entrambi tra lo Strahlhorn e il Rimpfishhorn).
   
Un'ultima immagine panoramica dai pressi della cima: in primo piano si vede la lunga cresta Nord della Weissmies, cui seguono il roccioso Lagginhorn (4010 m) e il Fletschhorn (3993 m), con la parte superiore del Fletschhorn-gletscher. Sullo sfondo appaiono le cime dell'Oberland bernese. A proposito del Fletschhorn: sulla cartina svizzera on-line (consultabile sul geoportale federale) questa cima è quotata diversamente: 3985 m (3993 m è la quota riportata dalla guida del CAI/TCI).
   
Ed eccoci all'inizio della discesa lungo la parte rocciosa della cresta Sud-Est (che da qui si orienta a Sud-Sud-Est). Subito a sinistra dei miei compagni si riesce a vedere uno dei segni gialli che aiutano a orientarsi nel primissimo tratto (poi la cresta diventa ben delineata). Un po' più a sinistra ancora si vede la costola rocciosa del Dri Hornli, oltre il quale si stende il solco della Almageller-tal (lungo la quale si compie la lunga discesa dallo Zwischbergenpass). Sullo sfondo vediamo ancora la sfilata dei 4000 dal Monte Rosa fino all'Alphubel (solo in parte visibile).
   
In discesa lungo la cresta, dove zone di solidi massi si alternano a passaggi rocciosi. A sinistra si vede il nevaio su cui si proseguirà la discesa verso lo Zwischbergenpass (ben visibile poco oltre il punto in cui, dalla cresta SE della Weissmies, si stacca verso destra il Dri Hornli). Nel cerchietto rosso si vede l'ancora lontana Alamgellerhütte.
   
Ed eccoci impegnati su uno dei passaggi di II che si incontrano lungo la cresta. La roccia è bella, rugosa e fessurata e consente un'arrampicata divertente, sicura e mai troppo esposta (foto di Emilio Colombo).
   
In discesa lungo il grande nevaio che caratterizza il versante Sud-Est della Weissmies (lo si vede benissimo anche da molto lontano: per esempio dalle cime della Valsassina, sopra Lecco). Oltre lo Zwischbergenpass si alza la massa rocciosa del Pizzo di Andolla (3656 m; Portjengrat per gli svizzeri). Sulla destra della foto, in fondo, si vede il Pizzo Bottarello (3487 m; Sonnighorn sulle carte svizzere).
   
Sulle ultime lingue di neve prima di tornare sulla cresta e scendere allo Zwischbergenpass, visibile un po' sopra e un po' a sinistra dei due alpinisti (foto Roberto Benzi). In alto si vedono il Pizzo di Andolla (parzialmente), il Pizzo di Loranco (3363 m; Mittelrück per gli svizzeri), il Pizzo Bottarello, una cima che non sono riuscito a identificare, il Pizzo Bianco (3215 m) e buona parte della grandiosa Cresta Signal, che conduce alla Punta Gnifetti (3554 m).
   
In questa foto, scattata dalla cresta che scende allo Zwischbergenpass, si vede quasi tutta la discesa dalla Weissmies verso Sud-Est. In alto, contro il cielo, si vedono: la cima (con la cresta Sud-Ovest che si abbassa a sinistra), le roccette scoperte della cresta Sud-Est e la quota 3961 m, da cui la cresta volge a Sud-Sud-Est (nella foto scende diritta sotto la quota 3961 m). Si vedono poi il nevaio e le lingue di neve (a inizio di stagione sarà sicuramente tutto un unico nevaio). Si vedono bene, sulla sinistra, anche le due torri, quella bianca e quella rossa, sotto le quali passa la traccia di sentiero che dal nevaio porta di nuovo sulla cresta poco a monte del passo.
   
Lo Zwischbergenpass (3268 m), Il Pizzo di Andolla e il Pizzo Bottarello visti dai pressi del passo stesso. A destra di quest'ultimo si vede, sulla neve, la traccia dell'itinerario che si abbassa in direzione della Almagellerhütte.
   
Ed ecco finalmente (ma c'è ancora tutta la lunga discesa fino a Saas-Almagell) la Almagellerhütte (2894 m)sullo sfondo dei 4000 già descritti in altre didascalie: l'Alphubel, il Täschhorn e il Dom (solo in parte visibile).
   

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