Monte Téggiolo - salita invernale

(Val Cairasca - Ossola/Piemonte)

 

Escursionismo

 

DISLIVELLO: 1070 m (più 80/100 m di risalita al ritorno)

DURATA: 3,30h la salita; 2,00h la discesa

DIFFICOLTA': E

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: febbraio 2008

 

 

Cima molto panoramica che domina dall’alto la Val Divedro (quella che sale al Passo del Sempione) e la Val Cairasca, il Monte Tèggiolo offre diversi interessanti itinerari escursionistici: quello che sale da San Domenico è una bella ciaspolata invernale a cui tenevo particolarmente e che si è rivelata davvero all’altezza delle aspettative. Dalla cima si gode una vista molto bella sul Monte Leone, sul trio Weissmies-Lagginhorn-Fletschhorn, oltre che sulle montagne dell’Ossola in generale. Fino all’Alpe Vallé l’itinerario segue una stradina, poi ci si muove in ambiente aperto e privo di tratti ripidi (tranne uno brevissimo poco dopo il Passo delle Possette). E’ dunque un terreno ideale per l’uso delle racchette da neve: si tratta comunque di un itinerario lungo (9 km circa, la sola andata) e che, al termine della discesa, comporta una risalita di 80/100 metri per tornare a San Domenico. Trattandosi di un itinerario invernale, richiede neve sicura (consultare sempre il bollettino valanghe), specie nel tratto tra Ponte Campo e l’Alpe Vallé che si svolge sotto i pendii molto ripidi della Punta Valgrande e del Pizzo Forato (è bene che questi pendii non siano carichi di neve instabile).

 

ACCESSO STRADALE. Dalla Val d’Ossola, si entra in Val Divedro lungo la strada statale 33 che porta al Passo del Sempione; si esce in corrispondenza delle indicazione per Varzo e San Domenico e, attraversato Varzo, si prende la strada della Val Cairasca che, dopo 12 km, raggiunge San Domenico. Si può lasciare la macchina nei parcheggi della seggiovia per l’Alpe Ciamporino (impianti sciistici), oppure proseguire poco oltre (c’è un parcheggio presso le ultime case del paese, appena prima dell’inizio della strada che scende a Ponte Campo).

 

ITINERARIO. Da San Domenico (m 1410) scendere verso Ovest e imboccare la stradina che conduce all’Alpe Veglia e si abbassa fino a Ponte Campo (m 1318), dove si attraversa il torrente Cairasca. Di là dal ponte si può proseguire lungo la stradina per l’Alpe Veglia fin dove il terreno si più ripido (quasi sotto le pareti della Punta Valgrande e del Pizzo Forato che chiudono la valle). Da qui (m 1430 circa) si lascia il tracciato per l’Alpe Veglia e si sale a sinistra ad una baita dove passa la stradina che porta al vallone del Rio Vallé. Seguendo questa stradina si arriva (attraversando un tratto spesso caratterizzato dai resti di una grande valanga) al risalto boscoso che chiude sulla destra (sinistra orografica) il vallone del Rio Vallé. A questo punto (m 1530 circa) si può arrivare più direttamente: dopo aver attraversato il torrente Cairasca a Ponte Campo, si prosegue verso Sud in direzione delle baite di L’Isola (m 1380); prima di giungervi, da una zona con grandi massi, si sale a destra fino a raggiungere la stradina nel punto in cui inizia a salire il dosso boscoso di cui sopra.

 

Si prosegue lungo la stradina che sale con diversi tornanti nel bosco di grandi larici misti a conifere sempreverdi. Più in alto, superata una sbarra metallica (m 1630 circa), si entra nel vallone del Rio Vallé e se ne percorre (ancora lungo la stradina) il ripido versante occidentale (sinistra orografica). Poco oltre i 1700 metri il vallone si apre e il terreno si fa più dolce; la stradina raggiunge quindi le prime case dell’Alpe Vallé (m 1786 – ore 1,45 da San Domenico). Si prosegue ora in dolce pendenza al centro del bellissimo vallone (direzione Sud-Sud-Est). Dove il terreno si fa più ripido si prende un valloncello sulla sinistra che porta alla conca dell’Alpe Belmelle (m 2067). Da qui, sempre volgendo a sinistra (Est-Sud-Est.) si segue un valloncello che porta all’ampia sella del Passo delle Possette (m 2179). Volgendo ancora a sinistra (Nord-Est) si prosegue verso il Monte Tèggiolo lungo la cresta che a destra precipita ripidamente verso la Val Divedro e a sinistra è caratterizzata da un ampio piano dolcemente inclinato: il primo breve tratto è ripido, poi si procede praticamente in piano fino ad una selletta (m 2240 circa) dalla quale si supera l’ultimo tratto che porta in cima (m 2385), dove sorge un piccolo bivacco in pietra (ore 1,45 dall’Alpe Vallé; ore 3,30 da San Domenico).

 

NOTA. Dall’Alpe Belmelle non è necessario raggiungere il Passo delle Possette. Dal valloncello che sale al passo è infatti possibile raggiungere la cresta che sale al Monte Téggiolo voltando a sinistra un po’ prima del valico.

 

DISCESA. Avviene lungo lo stesso itinerario. Fino all'Alpe Vallé, è comunque possibile un percorso più diretto: tornati alla selletta 2240 m si noterà, verso Nord-Ovest, un valloncello che scende ad un evidente pianoro con larici. Si imbocca questo valloncello tenendosi a sinistra, ai piedi della costola rocciosa che delimita da questo lato il valloncello. Raggiunto il pianoro (m 2010 circa) ci si sposta a sinistra sempre tra i larici abbassandosi in un altro valloncello lungo il quale si arriva nel vallone dell’Alpe Vallè nel tratto in dolce pendenza a monte delle baite dell’Alpe Vallè. Traversando il fondo del vallone si raggiunge l’itinerario di salita presso le baite; si prosegue la discesa fino a Ponte Campo e quindi si risale a San Domenico (seguendo questo percorso, la discesa richiede circa 2 ore dalla cima a San Domenico).

 

 
 
 
 
 
 
 
 

BIBLIOGRAFIA:

Carta Kompass 1:50.000, foglio 89 - DOMODOSSOLA

Carta Nazionale Svizzera, 1:50.000, foglio 275 - VALLE ANTIGORIO

Entrambe le cartine non riportano la stradina che raggiunge l'Alpe Vallé; sulla cartina Kompass l'itinerario è comunque segnato in modo abbastanza preciso; quella svizzera è molto precisa dal punto di vista topografico, ma l'itinerario non vi è riportato.

   
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