Pizzo Camoghè da Colla

(Prealpi Ticinesi/Val Colla/Svizzera)

 

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 1120 m (ma c'è una perdita di quota di 40/45 metri che va poi recuperata in discesa)

DURATA: 3,30/3,40h la salita; 2,30h la discesa

DIFFICOLTA': E (EE la brevissima traversata dall'anticima alla cima)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: novembre 2016

 

Il Pizzo Camoghè (2228 m) è la montagna più alta delle Prealpi Luganesi e dalla sua cima si gode un vastissimo panorama sulle Alpi occidentali (dalle Grigne al Monviso, passando per l’Oberland, il Vallese e il Monte Rosa), sulla Pianura Padana e su tre laghi (Maggiore, Lugano e Como). Le normali vie di salita, come quella qui descritta con partenza da Colla, non presentano particolari difficoltà e sono classificabili E (naturalmente in assenza di neve o di ghiaccio). Tuttavia un po’ di attenzione è richiesta nel percorrere la breve crestina che collega l’anticima alla cima.

 

Una piccola precisazione riguarda proprio l’identificazione della cima del Pizzo Camoghè: quella sotto cui si trovano i ruderi della vecchia capanna militare, la cappella commemorativa e il “libro di vetta” è l’anticima; la cima vera e propria (talvolta impropriamente definita “cima secondaria”) è il cucuzzolo erboso che si alza poco più a Ovest e sul quale si trova solo un grosso ometto di pietre.

 

AVVERTENZA. La parte alta dell’itinerario, dal Passo di Pozzaiolo fino in vetta, si cammina in territorio militare adibito a poligono d’artiglieria: su ogni sentiero di accesso sono poste delle bacheche che riportano le date e le caratteristiche delle attività di tiro, con i conseguenti divieti. Per eventuali informazioni si può consultare il sito dell’esercito svizzero (vtg.admin.ch): dalla home page cliccare su Attualità e quindi su Avvisi di tiro sotto la voce Messaggi/Rapporti. Cliccare poi su Ticino nel menu a sinistra e quindi su Piazza d’armi Isone (quella che riguarda la zona della gita). Qui si trova anche il numero di telefono della caserma di Isone.

 

ACCESSO STRADALE. Seguire l’autostrada A9 che collega Milano alla Svizzera; entrati in territorio elvetico percorrere l’autostrada A2 fino all’uscita n. 49 (Lugano nord), quindi seguire le indicazioni per Lugano nord e, alla rotonda, prendere la seconda uscita e immettersi nella galleria Vedeggio-Cassarate. Usciti dalla galleria seguire un tratto a curve in mezzo a diversi capannoni, quindi seguire le indicazioni per Sonvico e proseguire lungo la strada che entra in Val Colla. Dopo circa 17 km dall’uscita della galleria si raggiunge Colla (1111 m). Poco prima delle case c’è un discreto parcheggio (altri se ne trovano vicino alla chiesa e dalla parte opposta dell’abitato).

 

ITINERARIO. Dal parcheggio si prosegue brevemente lungo la strada fino a incontrare sulla destra (cartelli indicatori) una scalinata che raggiunge la chiesa di Scatiàn (1154 m). Da qui, sulla sinistra, parte la stradina (sbarrata) che sale ai Barchi di Colla; conviene però seguire il sentiero che parte sulla destra, proprio dopo la sbarra, e che, dopo aver incrociato tre volte la stradina (asfaltata all’inizio e poi sterrata) raggiunge le numerose baite ristrutturate dei Barchi. Seguendo i segnavia, si passa tra le case e si raggiunge di nuovo la stradina presso un tornante sinistrorso (1265 m c.a) dove si trovano diversi cartelli indicatori. Seguendo le indicazioni, si prosegue lungo la stradina che, dopo essere passata davanti al Rifugio San Nicolao, diviene più stretta e sale tenendosi lungo il fianco occidentale del lungo costone erboso sul quale si trovano le baite dei Barchi. A quota 1550 m c.a si incrocia l’ampio sentiero che collega la Capanna San Lucio e la Capanna Monte Bar: lo si segue a destra e si arriva all’Alpe Pietrarossa (1549 m). Da qui (cartelli indicatori) si prende un sentierino che, verso sinistra, raggiunge il Passo di Pozzaiolo (1630 m c.a; ore 1,30/1,40 da Colla), sulla cresta erbosa che dal Monte Garzirola si abbassa fino al Monte Bar. Seguendo la cresta verso destra (buon sentiero con numerosi segnavia) si arriva alla località Pozzaiolo (1718 m), dove si trova un bivio segnalato. Si abbandona l’itinerario che sale al Monte Garzirola lungo la cresta e si prende (cartelli indicatori) il sentiero che, verso sinistra, entra in Val Serdena. Dopo aver guadagnato circa 65 metri di quota, il sentiero ne perde una quarantina per poi proseguire con qualche leggero saliscendi nella traversata del ripido versante settentrionale del Monte Garzirola. Il sentiero si percorre agevolmente, ma in alcuni tratti attraversa pendii piuttosto ripidi e richiede un minimo di attenzione. Al termine della traversata si arriva all’ampio ripiano di Corte Lagoni (1812 m) da cui, verso Nord, si sale alla Bocchetta di Revolte (1978 m). Da qui, verso Nord-Nord-Ovest, si raggiunge l’erbosa cresta Sud-Sud-Est del Pizzo Camoghè. La si risale lungo i ripidi tornanti del sentiero fino a una spalla al limite orientale della cresta sommitale. Volgendo a Ovest si raggiunge la base della crestina rocciosa dell’anticima: il sentiero traversa sul versante settentrionale e raggiunge la Cappella e i ruderi della capanna militare; più avanti si torna in cresta e la si percorre (attenzione a un breve passaggio su alcune lastre rocciose inclinate verso Sud) fino all’ometto della cima (2228 m; ore 2,00 dal Passo di Pozzaiolo; ore 3,30/3,40 da Colla).

 

DISCESA. Si segue l’itineraria della salita (ore 2,30 dalla cima a Colla).

 

VARIANTE. Tra i Barchi e la località Pozzaiolo è possibile tenere un altro percorso, un po’ più diretto (ma forse un po’ meno agevole per via della mancanza di sentiero nell’ultima parte). Dal tornante sopra le case, invece di proseguire lungo la stradina, prendere il sentiero che parte proprio dal cartello indicatore e risale il costone erboso su cui si trovano anche le case dei Barchi. Non ci sono indicazioni, ma si trova qualche vecchio segnavia bianco-rosso-bianco. Comunque il sentiero è abbastanza evidente e si attiene per un buon tratto sul dorso del costone. A 1360 m circa, in una zona pianeggiante, si incontra un abbeveratoio; poco sopra si ignora un’evidente sentiero che traversa a destra e si prosegue ancora sul costone per un breve tratto. A 1410 m c.a il sentiero abbandona il costone e traversa a destra il pendio erboso fino a raggiungere la località Ciapelon (1516 m), dove incrocia l’ampio sentiero che collega la Capanna San Lucio e la Capanna Monte Bar. A questo punto si continua a salire nel prato oltre il sentiero seguendo una traccia verso Nord-Est. Raggiunto un ripianino a 1570 m c.a, si piega decisamente a sinistra e, lungo una traccia più vaga, si arriva a un ampio ripiano (1600 m c.a) sul costone (ormai quasi indistinguibile dal pendio erboso) seguito all’inizio. Salendo verso Nord su terreno erboso e poco inclinato ma privo di tracce si arriva alla località Pozzaiolo, guadagnando circa 20 minuti rispetto al percorso descritto nella relazione.

 

AVVERTENZA. Il servizio fotografico è stato realizzato alla fine di novembre, alcuni giorni dopo una nevicata. Ciò ha reso più delicato il percorso sulla cresta sommitale. Però il traverso sotto il Monte Garzirola era del tutto privo di neve e si trovava quindi in condizioni normali.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Escursionismo