Inverno: una salita alla Cima
Sasso
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In estate la salita alla Cima sasso da
Cicogna è un'escursione lunga, ma facile e remunerativa. D'inverno
diviene un percorso di grande bellezza e nel complesso abbastanza sicuro
perché si svolge lungo una cresta in ambiente aperto e panoramico. Il
tratto finale (più ripido) e l'aggiramento del corto salto roccioso che
precede la Colma di Belmello richiedono comunque neve sicura e una certa
attenzione. |
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Il panorama dalla cima verso occidente.
Oltre le creste che scendono dal Pedum, si apre il solco della Valgrande,
immerso nell'ombra; poi si osserva il profilo pressoché orizzontale
della Colma Piana, dalla Punta della Rossola alla Punta Pozzolo. Contro
il cielo (da sinistra) si alzano i "quattromila" del Vallese,
dallo Strahlhorn ai Mischabel (che si distinguono appena a destra del
centro dell'immagine) al trio Weissmies-Lagginhorn-Fletschhorn. |
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La parete sud del Monte Pedum come appare
dalla Cima Sasso. Questa parete è la struttura rocciosa più bella ed
importante della Valgrande. E' percorsa da alcuni impegnativi itinerari
di arrampicata (ma è anche compresa nei confini della Riserva
Integrale, dove ogni attività umana è vietata). |
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Al di sopra della cresta che sale al Pizzo
Lesino si alza la maestosa mole del Monte Rosa. Si notano bene le
quattro cime culminanti del gruppo: la Punta Gnifetti, la Punta Zumstein,
la Punta Dufour e, a destra, la Nordend. Sotto di loro, nell'ombra
azzurrina, sprofonda il versante est della montagna, la più alta e
vasta parete ghiacciata delle Alpi. |
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L'alpeggio di Cavrua, sul fianco sinistro
orografico (Val Pogallo) della cresta che sale alla Cima Sasso |
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