Bergseeschijen - cresta sud

Roccia

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 580 m al rifugio; 150 m all'attacco; 300 m alla cima

DURATA: 3 ore dall'attacco

DIFFICOLTA': III e IV con un breve passaggio di V-

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dati tecnici: luglio 1988; dati logistici: giugno 1999

 

La Göschener Tal è una valle delle Alpi centrali Svizzere molto nota negli ambienti alpinistici perché racchiude alcuni autentici gioielli dell'arrampicata su granito, specialmente sul suo versante sinistro (orografico), esposto a sud. Il più noto di questi gioielli è certamente il Salbitschijen (2981 m). Sulla sua cresta sud corre un classico itinerario di IV+/V- (un passaggio di V+ o A0) che è considerato (giustamente) uno dei più belli delle Alpi per la qualità eccezionale della roccia e per la continuità dell'arrampicata. I torrioni dell'infinita cresta ovest offrono un itinerario ben più impegnativo (V/V+  con passaggi di A0 e A1 o VII+) di notevole sviluppo (15 ore) in un ambiente di grande suggestione. Accoglienti rifugi, tipicamente "svizzeri" per ordine e pulizia, sorgono non molto lontani dagli attacchi di gran parte delle vie e nemmeno troppo distanti dal fondovalle e quindi dalle macchine. Ovviamente, la valle è molto frequentata e molto frequentate sono anche le sue montagne; è difficile arrampicare in solitudine e in piena estate, sulla via che qui presento, siamo stati costretti a lunghe attese sulle soste benché stessimo arrampicando di lunedì. Nonostante questo e nonostante tutto il mio amore per il silenzio e la solitudine, sono tornato più volte su queste montagne: la qualità della roccia (spesso incredibilmente salda), la bellezza delle arrampicate e la sicurezza (chiodatura "svizzera") delle vie sono ingredienti che garantiscono un autentico piacere del movimento e il pieno godimento della gioia di arrampicare.

Il Bergseeschijen (2815 m) è una bella montagna dall'aspetto massiccio; le sue pareti ovest e sud dominano il paesaggio appena a monte della Bergseehütte, l'accogliente e moderno rifugio del Club Alpino Svizzero (041.8851435) che sorge nei pressi dell'omonimo lago. Lungo la sua cresta sud si svolge un'arrampicata molto bella e assai frequentata. Dallo stesso rifugio sono possibili altre interessanti salite di difficoltà simile: la cresta sud dell'Hochschijen (III+, 250 m), la cresta sud dello Schijenstock (III e IV, 700 m), il pilastro sud dello stesso Bergseeschijen (dal III al IV+, con un passaggio di A0 e un breve tratto di V-, 300 m).

La Göschener Tal si raggiunge dall'Italia con l'autostrada del San Gottardo, uscendo a Göschenen, appena passato il tunnel sotto il valico. Alla Bergseehütte (2374 m) si arriva (ore 1,30) lungo un buon sentiero segnalato che parte dalla diga di Göscheneralp (1797 m), al termine della strada della valle (parcheggio).

L'attacco della via è posto 5 metri a destra di una selletta che si raggiunge in circa mezz'ora dal rifugio e che costituisce anche il punto di accesso a tutte le vie della parete sud della montagna. Si supera una bella placca, inizialmente adagiata poi più erta fino ad una nicchia sul filo (III e IV). Si prosegue per rocce quasi verticali ma ben appigliate (III) fino ad una terrazza sotto rocce chiare. L'arrampicata prosegue sul filo (III e IV) per alcuni tiri di corda sempre molto belli; un tratto più facile conduce alla base di una crestina che costituisce il bordo di un'enorme placca rossa: superata questa crestina (III) si affrontano due brevi risalti di roccia saldissima (III e IV) che conducono alla base del tratto finale. Superato un corto passaggio un po' liscio (V-), si prosegue per due tiri su magnifiche lame di roccia eccellente (IV) uscendo sulla cresta est a poche decine di metri dalla cima che si raggiunge molto facilmente volgendo a sinistra. La via ha uno sviluppo di 350 metri (3 ore); la chiodatura è buona, tuttavia può essere utile avere con sé qualche nut (o friend) medio.

Discesa: si segue la cresta est (qualche breve passo di arrampicata) lungo il filo o sul lato settentrionale fino alla massima depressione, dove passa il sentiero segnalato che collega la Voralphütte alla Bergseehütte. Si scende a sud lungo alcune corde fisse e poi, per pietraie, si torna al rifugio (ore 1,15).

 

BIBLIOGRAFIA:

CAI Varese: ASCENSIONI SCELTE DELLA SVIZZERA CENTRALE E ZONE LIMITROFE - Editrice Grafiche Nicolini, 1981

Jürg Von Känel: SCHWEIZ PLAISIR - Edition Verlag Filidor (in tre lingue, italiano compreso, facilmente reperibile in Italia)

Roccia