roccia

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Per me si va ne la città dolente, ... per me si va tra la perduta gente (quella del quarto grado) ... Lasciate ogni speranza, voi (amanti delle alte difficoltà moderne) ch'entrate. Ho scomodato Dante un po' per vizio professionale (insegno lettere), un po' perché (almeno in quanto personaggio del suo poema) non doveva essere un grande alpinista; certamente si trovava poco a suo agio su strapiombi e lisciumi verticali. Impallidisce scendendo e risalendo la parete rocciosa della settima bolgia nell'ottavo cerchio dell'Inferno, muovendosi tra le schegge e tra ' rocchi de lo scoglio dove lo piè sanza la man non si spedia. E di fronte alle due maggiori difficoltà della sua discesa verso il centro della terra (le pareti rocciose, lisce e verticali, che sbarrano l'accesso agli ultimi due cerchi della voragine infernale) deve ricorrere a metodi che potremmo anche divertirci a definire artificiali: la groppa del mostro volante Gerione e la mano provvidenziale del gigante Anteo.

Abbandoniamo comunque lo scherzo letterario (non so nemmeno se Dante, orgoglioso com'era, avrebbe accettato di iscriversi al troppo modesto club dei quartogradisti) e veniamo al contenuto di queste pagine dedicate all'arrampicata su roccia. Vi trovano spazio salite a mio parere molto belle, ma non certo difficili, almeno nel significato moderno del termine. Non voglio affatto recriminare (non considero certo una città dolente quella del quarto grado) o polemizzare; l'evoluzione dell'arrampicata è un fatto oggettivo, la scala delle difficoltà si è aperta verso l'alto e il concetto di "limite della capacità umane" è stato messo in soffitta da tempo. In questo contesto è ovvio che il quarto grado non possa essere più considerato come una volta, quando era definito "difficile". Di conseguenza si è modificato anche il concetto di "media difficoltà". Una volta una salita di media difficoltà era una salita di terzo e quarto grado, oggi è una salita di quinto e sesto. In futuro vedremo: certo l'evoluzione storica non si ferma di fronte alle nostre definizioni e quasi certamente i concetti cambieranno nuovamente.

Io appartengo ad una categoria di alpinisti di cui non conosco la consistenza numerica: quella di coloro che arrivati al quarto grado (magari con qualche puntatina sul quinto) si sono, per tanti svariati motivi, fermati. Quello che spiace è che questo "alpinismo medio" (stando alle vecchie classificazioni) trovi sempre meno spazio sulle riviste specializzate. E' una storia lunga. Ogni tanto qualcuno se ne ricorda (alcuni anni fa gli editori Vivalda e L'Arciere pubblicarono alcune guide di itinerari scelti dal titolo significativo: "Dimensione quarto"), ma mi pare che siano fatti sporadici. Nessuno nega il valore di questo alpinismo, ma poi, di fatto, l'attenzione è rivolta ad altro, alle salite più difficili, ai gradi più alti. 

Questo sito vuole dare spazio esclusivo a questa dimensione dell'alpinismo, proponendo salite su roccia concentrate quasi esclusivamente nelle Alpi occidentali e centrali, in Italia e Svizzera. Talvolta si troveranno anche salite più facili (II/III), ma che mi hanno colpito ed entusiasmato per l'ambiente in cui si svolgono. Ci sono vie famose e vie quasi del tutto ignorate, lungo le quali, oltre al piacere fisico dell'arrampicata, si può provare quello più profondo della solitudine, di un contatto più esclusivo con la montagna e la sua severa bellezza. Infine: ho cercato di redigere relazioni tecniche il più possibile dettagliate e precise, basate sui miei diari. In ogni caso, per ogni itinerario offrirò anche le indicazioni bibliografiche per trovare le relazioni di autori ben più autorevoli del sottoscritto.

AVVERTENZA: nelle note sintetiche che seguono ogni proposta ho inserito una voce che indica la data di aggiornamento dei dati della relazione. In alcuni casi ho distinto i dati tecnici (che riguardano la descrizione del percorso) e i dati logistici (punto di arrivo in macchina, rifugi e bivacchi, numeri di telefono, altre indicazioni utili).

 

1. Ciarforon, cresta sud-est

DISLIVELLO: 1130 m al bivacco; 550 m all'attacco; 460 m alla cima

DURATA: 4/5 ore dall'attacco

DIFFICOLTA': dal II al III+

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: settembre 1987

 

2. Vierge de l'Aroletta, sperone est

DISLIVELLO: 720 m al rifugio; 400 m dall'attacco alla cima

DURATA: 4/5 ore dall'attacco

DIFFICOLTA': dal III al IV+ con un passaggio di V- (oppure A0)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: novembre 2001

 

3. Pizzo Badile, spigolo nord

DISLIVELLO: 570 m al rifugio; 650 m all'attacco; 750 m alla cima

DURATA: 4/6 ore dall'attacco

DIFFICOLTA': prevalentemente IV; passaggi di IV+

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: novembre 2001

 

4. Bergseeschijen, cresta sud

DISLIVELLO: 580 m al rifugio; 150 m all'attacco; 300 m alla cima

DURATA: 3 ore dall'attacco

DIFFICOLTA': III e IV con un breve passaggio di V-

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dati tecnici: luglio 1988; dati logistici: giugno 1999

 

5. Cima Mondini, cresta sud

DISLIVELLO: 980 m al rifugio; 560 m dal rifugio alla cima

DURATA: 5 ore dall'attacco

DIFFICOLTA': III e III+ con due passaggi di IV-

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: giugno 2002

 

6. Pizzo Balzetto, via dello Spirito   

DISLIVELLO: 750 m dall'attacco alla cima

DURATA: 4/6 ore dall'attacco

DIFFICOLTA': dal III al IV+ i primi sei tiri; poi dal II al III+

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dati tecnici: luglio 1994; dati logistici: novembre 2001

 

7. Salbitschijen, cresta sud

DISLIVELLO: 900 m al rifugio; 380 m all'attacco; 500 m alla cima

DURATA: 6 ore dall'attacco

DIFFICOLTA': IV e IV+ con alcuni passaggi di V-/V e uno di A0

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dati tecnici: luglio 1990; dati logistici: giugno 1999

 

8. Cervino, via normale italiana

DISLIVELLO: 1300 m da Plan Maison al Rifugio Carrel; 650 m dal rifugio alla cima

DURATA: 5,30/6 ore al Rifugio Carrel; 5 ore dal rifugio alla cima

DIFFICOLTA': dal II al III+ se si utilizzano le catene

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dati tecnici: giugno 2004; dati logistici: estate 2019

 

9. Punta Giordani e Piramide Vincent: Cresta del Soldato e traversata

DISLIVELLO: 955 metri

DURATA: 3,45 fino alla Punta Giordani, 1,30 dalla Punta Giordani alla Piramide Vincent

DIFFICOLTA': prevalentemente II e II+; un tiro (25/30 metri) di III- con un passaggio di IV-

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 1998 (aggiornata al 2010 per l'avvicinamento con i nuovi impianti di risalita)

 

10. Monte Mars: Cresta dei Carisey

DISLIVELLO: 200 metri l'arrampicata vera e propria (ma lo sviluppo è decisamente maggiore)

DURATA: 2 ore fino all'attacco, 3,30 dall'attacco alla cima del Monte Mars

DIFFICOLTA': II e III con un passaggio di III+/IV-

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2004

 

11. Lyskamm orientale, Cresta Sella (Sud) 

DISLIVELLO: 920 m circa dal Rifugio Gnifetti

DURATA: 6 ore dal Rifugio Gnifetti (2/2,30 ore per la discesa)

DIFFICOLTA': AD- (II la parte rocciosa)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: agosto 2004 (aggiornata nell'estate 2010 per l'accesso ai rifugi)

 

12. Uja di Mondrone, Cresta dell'Ometto (NNO)

DISLIVELLO: 800 m fino al bivacco, 340 m dal bivacco all'attacco, 350 m dall'attacco alla cima

DURATA: 3/3,30 ore per la salita della Cresta dell'Ometto

DIFFICOLTA': III (discesa: EE con due brevi tratti di II)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: settembre 2004

 

13. Rocca d'Argimonia, via La plus facile

DISLIVELLO: limitato (7 tiri di 30 metri al massimo)

DURATA: 1/1,30 ore per la sola via

DIFFICOLTA': III (con tratti di II)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: giugno 2009

 

14. Rocca d'Argimonia, via SK2

DISLIVELLO: limitato (9 tiri di 30 metri al massimo)

DURATA: 1,45 ore per la sola via

DIFFICOLTA': III (con un passaggio di V o A0)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2010

 

15. Pizzo del Diavolo di Tenda, traversata dal Diavolino

DISLIVELLO: 800 m al rifugio; 1025 m complessivi dal rifugio alla cima; 1700 m la discesa

DURATA: 2,30 ore al rifugio; 5 ore circa la salita alla cima; 4 ore circa la discesa

DIFFICOLTA': II

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: settembre 2012

 

16. Pizzo del Diavolo di Tenda, cresta Sud-Sud-Ovest - via Baroni

DISLIVELLO: 800 m al rifugio; 650 m dal rifugio all'attacco; 250 m la cresta

DURATA: 2,15 ore al rifugio; 2,15 all'attacco; 2,00/2,15 ore la cresta; 3,45 ore la discesa

DIFFICOLTA': II e III

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: settembre 2013

 

17. Monte Moregallo - Cresta OSA

DISLIVELLO: 700 m fino all'attacco; 330 m la via (sviluppo: circa 500 m)

DURATA: 1,30 ore fino all'attacco; 3 ore la via; 1,40 ore la discesa

DIFFICOLTA': II, III e IV (2 passaggi)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: maggio 2015

 

18. Piz Kesch - via normale

DISLIVELLO: 1170 m

DURATA: 4,30 ore la salita; 3,50 ore la discesa

DIFFICOLTA': PD (II sulla cresta)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2015

 

19. Traversata Monte Camino-Monte Rosso

DISLIVELLO: 1250 m circa

DURATA: 5 ore circa la salita; 2 ore la discesa

DIFFICOLTA': PD- (II/II+ con un breve passaggio probabilmente di III)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: ottobre 2015

 

20. Lagginhorn, cresta Ovest - via normale

DISLIVELLO: 330 m fino al rifugio + 1284 dal rifugio alla vetta

DURATA: 50 minuti la salita al rifugio; 4,30 ore la salita; 3,00 ore la discesa fino al rifugio

DIFFICOLTA': PD (max II su roccia)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dati tecnici: luglio 2016; dati logistici aggiornati a luglio 2018

 

21. Monviso, via normale (parete Sud)

DISLIVELLO: 620 m fino al rifugio; 1300 m circa dal rifugio alla vetta (ci sono due perdite di quota)

DURATA: 2,30 ore fino al rifugio; 4,45/5,30 ore dal rifugio alla vetta; 4,30/5,00 + 2,00 ore la discesa

DIFFICOLTA': PD (max II+ su roccia)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2016

 

22. Grand'Assaly, via normale

DISLIVELLO: 900 m fino al rifugio; 750/790 m dal rifugio alla vetta

DURATA: 3,00 la salita al rifugio; 3,00/3,30 ore la salita alla cima; 5,00/5,30 la discesa fino a La Joux

DIFFICOLTA': PD (un tratto di II/II+)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2020

 

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