Presentazione

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"Montagna vissuta": un titolo che a qualcuno sembrerà un po' retorico. Può darsi. Eppure, tra i tanti che ho preso in considerazione (compresi quelli che facevano occhiolino alla dilagante moda dell'inglese), è quello che alla fine mi è piaciuto di più. L'idea non è stata quella di creare un sito puramente tecnico (anche se le "relazioni" costituiscono buona parte dei testi), ma un sito che parla di montagna partendo innanzitutto dalle esperienze che vi ho vissuto e che vorrei comunicare e condividere.

A chi mi rivolgo? A tutti coloro che amano la montagna e la sua infinita varietà di situazioni e di luoghi. Devo però precisare subito una cosa: qui si parla di ghiaccio, di roccia, di alpinismo, di arrampicata (oltre che di escursionismo e di natura), ma se ne parla dal punto di vista di un alpinista "medio", di un alpinista "qualunque" (si dice anche "della domenica"). Ma questi termini vanno specificati, perché il loro uso si è andato modificando nel tempo. Io li intendo come li si utilizzava una volta, quando le medie difficoltà erano il terzo e il quarto grado, non il quinto e il sesto. La stessa cosa si può dire per le salite su neve, ghiaccio e misto. Inutile dunque cercare in queste pagine ciò che non vi si può trovare: strapiombi, vie estreme, ghiaccio verticale, difficoltà elevate. Un po' diverso è il discorso sull'escursionismo: mi piacciono naturalmente le passeggiate tranquille, in ambiente sereno, idilliaco, ma la mia predilezione va ad escursioni più impegnative, che talvolta sfiorano i livelli dell'alpinismo facile: è di queste che voglio soprattutto parlare, perché sono quelle che ho "vissuto" con più intensità, che mi hanno fatto conoscere della montagna un aspetto affascinante, che tanti anni anni dedicati quasi esclusivamente alla roccia e al ghiaccio mi avevano nascosto.

Chi sono? Mi chiamo Achille Quarello. Ho quarantasette anni e insegno lettere in una scuola superiore. Vivo a Nova Milanese, vicino a Monza e a Milano ma, soprattutto, a soli quaranta chilometri dalle montagne. Sono sposato e papà di una ragazzina, Silvia, che ha appena compiuto quattordici anni. Vado in montagna da sempre: mio padre, che insieme ai suoi libri di alpinismo è il principale "responsabile" della mia passione per l'alpinismo, mi ci portava sin da piccolo. Da trent'anni mi dedico all'alpinismo con passione e costanza. La montagna mi ha dato tantissimo: grandi gioie e grandi soddisfazioni, ma anche cocenti delusioni e dolori profondi. La montagna ha segnato la mia vita; è stata e continua ad essere fonte di svago, ma pure di riflessione, di approfondimento interiore, talvolta anche di preghiera. Di tutto questo, qualcosa è dentro questo sito.

febbraio 2002

 

un anno dopo

"Montagnavissuta.it" compie un anno di vita. Quando ho iniziato a lavorarci, alla fine dell'estate del 2001 avevo in mente una certa idea, ma il suo futuro non mi era chiarissimo. In questi mesi l'idea si è precisata e il progetto ha assunto contorni più chiari. Le relazioni hanno avuto un peso maggiore rispetto a quello che pensavo di attribuirgli, ma forse questo è in qualche modo naturale. D'altra parte anche la scelta degli itinerari da presentare dice qualcosa del modo in cui uno "vive" la montagna.

In questo primo anno ho inserito 8 itinerari di escursionismo, 8 di roccia e solo 4 di ghiaccio e neve. Il fatto è che le mie più belle salite con piccozza e ramponi sono ormai un po' datate e le pareti di ghiaccio sono, specie in questi anni, in continua trasformazione. Prima di pubblicare una relazione devo quindi fare molte verifiche e la cosa è risultata abbastanza laboriosa. Per quanto riguarda le salite invernali, sono stato un po' frenato dalla mancanza di neve della stagione passata. Spero che la tendenza si inverta (le premesse sembrano esserci).

Durante quest'anno ho inserito la sezione "immagini", che all'inizio non avevo progettato. Mi sta dando delle soddisfazioni, anche perché tutte quelle diapositive chiuse in archivio sembrano aver trovato finalmente una destinazione. La sezione "poesie e racconti" è invece rimasta immutata, ma anche qui, stimolato dall'esistenza stessa del sito, ho cominciato a lavorare a qualcosa di nuovo.

Infine, la cosa più bella: il sito ha funzionato anche come fonte di nuove conoscenze, di colloquio con altri appassionati di montagna in sintonia con il mio modo di concepire l'alpinismo. Non ricordo fino a che punto, all'inizio, me lo aspettassi, ma è accaduto e mi ha fatto molto piacere.

febbraio 2003

 

vent'anni e (purtroppo) sentirli tutti

Questo sito ha compiuto vent’anni (ho iniziato a lavorarci e a pubblicarlo nel febbraio del 2002). Non sono affatto pochi, e potrei anche esserne contento, ma sta cominciando a sentirli e non riesco a festeggiare questo anniversario come avrei sperato (non a caso scrivo questo testo con qualche mese di ritardo rispetto alla scadenza del ventesimo anno). Cos’è successo?

Probabilmente sono cambiato io. Intanto sono invecchiato. Nel febbraio del 2002 avevo quarantasette anni: non ero più un giovanotto e la mia attività alpinistica più importante era alle spalle, ma avevo ancora molte idee e negli anni successivi le ho concretizzate. Le cose più belle sono finite sul sito, che si è arricchito via via, assumendo dimensioni significative (180 relazioni, oltre 5000 immagini) e riscontrando anche un buon successo in termini di visite. Molti mi hanno scritto: ho scambiato opinioni, dato qualche suggerimento.

Negli ultimi tempi le cose sono un po’ mutate, la mia attività “editoriale” ha rallentato e, per qualche motivo, anche la visibilità del sito sui motori di ricerca è diminuita (almeno così mi pare). Probabilmente dovrò rinnovarlo, innanzitutto cambiando il programma con cui lo realizzo (ormai più che datato). Forse dovrò anche ripensare qualche sezione, magari inventarne qualcuna più consona a questa stagione della mia vita e della mia passione per la montagna, che è rimasta tanta, ma non si manifesta più nelle forme di quando ero più giovane.

Concludo questa breve riflessione con una parola di fiducia nel futuro: mi auguro davvero di riuscire a fare ciò che mi sono ripromesso per ridare un po’ di nuova vita a questa mia “creatura” che mi ha regalato qualche bella soddisfazione e, come qualcuno mi ha scritto, ha saputo talvolta offrire stimoli e spunti per vivere la montagna anche al di fuori degli itinerari più frequentati.

 Settembre 2022

 

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