Cima Zocca (o Cima Dàssola)

(Val Tartano - Orobie valtellinesi)

 

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 1090 m c.a

DURATA: 3,00h (salita); 1,50/2,00h (discesa)

DIFFICOLTA': E

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: ottobre 2022

 

La cima Cima Zocca o Cima Dàssola (2166 m) è la prima significativa elevazione sulla dorsale che delimita la destra idrografica della Val Tartano, nelle Alpi Orobie Valtellinesi. Pur essendo poco conosciuta e poco frequentata, è una meta molto interessante, soprattutto per il panorama. Nonostante la sua quota relativamente bassa, infatti, offre una visione molto ampia grazie alla sua posizione. Oltre alle vette della Val Tartano e della vicina Val Gerola, la vista può abbracciare un’ampia fetta dell’arco alpino, dal Monte Rosa alle cime della Val Masino, dal Monte Disgrazia al gruppo del Bernina, fino all’Adamello. Anche dal punto di vista naturalistico non mancano elementi di interesse, specialmente grazie alla possibilità di ammirare un larice monumentale di notevoli dimensioni.

 

La via di salita che parte da Campo, e che descrivo in questa relazione, non presenta difficoltà tecniche e si svolge su buoni sentieri immersi nel bosco fino all’Alpe Dàssola (1758 m). Da qui il terreno si fa via via più aperto, ma il sentiero si riduce a una traccia talvolta poco evidente per cui occorre fare attenzione ai segnavia per non smarrirla. In questo secondo tratto si incontra anche un brevissimo tratto leggermente esposto, ma facile, che richiede solo un minimo di attenzione. Nella parte finale, una bella crestina, un po’ aerea ma facile, conduce in pochi minuti alla croce della vetta. Difficoltà: E.

 

ACCESSO STRADALE. Seguendo la SS38 dello Stelvio, dopo la seconda galleria di Paniga, si arriva a una grande rotonda. Si prende la terza uscita (indicazioni per Forcola e Tartano) e, poco dopo, si imbocca a destra la SP11 della Val Tartano, che si segue fino a Campo (1050 m). Superato il cimitero (che si trova sulla sinistra della strada), si prende la seconda via a sinistra, giungendo a un incrocio: a destra si sale alle vicine case di Somvalle, dove però c’è solo un piccolo parcheggio (9 posti), a sinistra si imbocca via Ca’, dove si trova un parcheggio più ampio (un parcheggio si trova anche appena a destra del cimitero).

 

ITINERARIO. Dal parcheggio di via Ca’ (1070 m c.a) si torna all’incrocio e si prosegue diritti (Est) sulla strada che porta alle case di Somvalle (1089 m): dove la strada gira a sinistra, una corta scalinata permette di arrivare all’altezza del piccolo parcheggio, evitando un tratto di asfalto; in cima alla scalinata si gira a destra e si raggiunge la piazzetta in cui si trova (sulla destra) una bella fontana-lavatoio. Dalla parte opposta si imbocca un sentiero tra le case. Il sentiero svolta subito a destra e sale abbastanza ripidamente fin sotto una casa isolata, dove si immette su una larga mulattiera proveniente dal basso. Si segue verso sinistra questa mulattiera che sale verso Sud-Est con percorso abbastanza ripido e si raggiunge un bivio segnalato in località Curnelècc (1421 m; ore 0,50 dalla partenza).

 

Si prende a sinistra (cartelli indicatori) e si segue un buon sentiero che sale nel ripido bosco verso Nord e, con diversi tornanti, raggiunge (1570 m c.a)  il dorso della cresta che chiude a Sud la valle del Rio Dàssola. A questo punto si entra in una fitta pineta e si percorre un lungo traverso semipianeggiante lungo il versante meridionale della Val Dàssola. Al termine del traverso, dopo aver superato i ruderi di due baite, ci si trova alla base (1630 m c.a) di uno stretto pendio libero dalle piante che sale fino ai prati dell’Alpe Dàssola. Qui il sentiero si perde tra l’erba e i cespugli e occorre prestare attenzione ai segnavia bianco-rossi. Si sale lungo il margine destro (sinistra idrografica) del pendio, arrivando poco sotto alla bella baita della Casera Dàssola. Il sentiero non sale alla casera, ma piega a sinistra, raggiunge il larice monumentale (cartello illustrativo) e prosegue verso un’altra baita. Prima di raggiungerla si gira a destra (tracce) e si traversa fino alla Casera Dàssola (1737 m). Da qui si prosegue a sinistra (Nord-Nord-Ovest) e, attraversando gli ampi pascoli dell’alpeggio, si raggiungono le baite dell’Alpe Dàssola (Dàsula), presso cui si trova una cappelletta affrescata (1758 m; ore 1,00 dal bivio di Curnelècc; ore 1,50 dalla partenza).

 

Seguendo le tracce e i segnavia si sale verso Est a un’altra baita (Baita de l’Ost; 1790 m c.a) e si prosegue diritti nel prato ancora per poche decine di metri di dislivello. Quindi si traversa a destra, si sale attraverso un piccolo bosco e si esce sul bel ripiano panoramico di Prati di Sopra (Pràa zùra; 1900 m), da cui la meta della gita è ben visibile in alto a Sud-Est. Si continua a salire nel prato (tracce e segnavia), si passa accanto a una piccola baita, e, verso Sud-Est, si arriva a pochi metri dal filo del crinale boscoso che scende dalla Cima Zocca. Lo si segue lungo il sentiero tenendosi un po’ a destra del filo, si supera il breve tratto leggermente esposto, si prosegue su terreno via via più ampio e, superando gli ultimi larici, si arriva sotto il castello roccioso sommitale della Cima Zocca. Si sale ora a sinistra, verso un grosso ometto posto su un dosso a Nord-Est della cima. Dall’ometto, spostandosi a sinistra (Sud), si entra in una valletta di erba e sassi e la si segue verso la cima. Badando alle tracce e ai segnavia, se ne esce a sinistra raggiungendo la cresta sommitale a Sud-Est della cima. Volgendo a destra, in pochi minuti si arriva alla croce metallica che caratterizza la Cima Zocca (2166 m; ore 1,10 dall’Alpe Dàssola; ore 3,00 dalla partenza).

 

DISCESA. Si segue l'itinerario percorso in salita (ore 1,50/2,00 dalla vetta a Campo).

 

CARTOGRAFIA. L'itinerario è ben segnato sulla cartina 1:20.000 della Val Tartano edita dalla SETEMap e acquistabile presso il Bar-Ristorante MIRALAGO di Campo.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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