T.ne di Valsolda e Cima di Fiorina dall'Alpe Fiorina
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La chiesa di Dasio (580 m) e le case che si affacciano sulla piazzetta del parcheggio. Sulla sinistra si vede anche l'inizio della piccola via pedonale che sale nel paesino: da qui parte l'itinerario descritto nella relazione. Sullo sfondo si vede il Monte Pizzoni (1302 m), un'altra delle mete più interessanti della valle. L'itinerario che conduce in vetta lungo la cresta che si vede contro il cielo è bello e panoramico, ma è riservato a escursionisti esperti (EE). |
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Siamo ormai nelle vicinanze del Passo Stretto (1102 m), valicato dal Sentiero delle 4 Valli, lungo il quale si svolge la prima parte dell'itinerario proposto. L'ambiente è suggestivo: si cammina in un vallone stretto tra le pareti rocciose delle quote 1267 m e 1385 m (visibili a destra) e gli scoscesi pendii del versante opposto. Il sentiero è ben segnalato (ci sono numerosi segnavia verniciati sugli alberi), ma la traccia è poco evidente, come spesso accade nelle faggete a causa dello spesso strato di foglie che, come un morbido tappeto, copre il terreno. |
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Le due piccole baite dell'Alpe Fiorina (1340 m), nel cuore della zona nord-orientale della Riserva Naturale Integrale della Valsolda, gestita dall'Ersaf. Attraversandola bisogna osservare poche e semplici regole, tra cui quella di percorrere solo gli itinerari autorizzati. Anche la sosta presso l'alpe è regolata: ci si può fermare al massimo due ore. La foto è stata scattata da un punto panoramico lungo il sentiero che sale alla Bocchetta del Boj. |
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Dallo stesso punto panoramico, ma guardando verso Est-Sud-Est si può ammirare il solco vallivo tra Porlezza e Menaggio, sul Lago di Como. Contro il cielo si riconoscono alcune cime molto note: il Pizzo dei Tre Signori (2554 m), a sinistra, lo Zuccone di Campelli (2174 m), al centro, e la Grigna Settentrionale (2410 m), al margine destro della foto. |
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Ed eccoci sul traverso che percorre il ripido ed erboso versante meridionale del Torrione di Valsolda, tra la Bocchetta del Boj (visibile in parte al centro della foto) e la cresta Sud-Sud-Ovest dello stesso Torrione. |
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Ancora un'immagine ripresa lungo il traverso che, nella prima parte è caratterizzato anche da alcuni brevi tratti rocciosi (come quello inquadrato nella foto) dove occorre prestare un po' di attenzione (il terreno è a volte assai ripido), anche se il sentiero è ben tracciato e mantenuto pulito dall'erba. |
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Ed eccoci nel canalone erboso che corre parallelo alla cresta Sud-Sud-Ovest del Torrione di Valsolda. Lungo questo canalone, ripido ma percorso da una discreta traccia, si svolge una parte della salita alla cima del Torrione. Il canalone si raggiunge dopo aver traversato ripidi pendii con qualche roccetta (massimo I). Sullo sfondo, immerso nell'ombra, si vede il vallone percorso dal Torrente Soldo e dal sentiero che porta al Passo Stretto. |
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Al termine del canalone ci si trova sul dorso della cresta Sud-Sud-Ovest del Torrione, molto ariosa e panoramica. L'ultima elevazione sullo sfondo è il Monte Pradè (1607 m). Alle sue spalle si vede la superficie luminosa del Lago di Lugano su cui si affaccia la Valsolda. |
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Anche questa foto è stata scattata dalla cresta Sud-Sud-Ovest del Torrione, abbracciando però una porzione più ampia del panorama. Oltre al Monte Pradè, verso destra, si vedono la cima del Sasso di Mont (1262 m), che spunta dietro la cresta che conduce fino alle Cime di Noga (1445 m). Più in fondo svetta la cima del Monte Boglia (o Colma Regia, 1516 m), la montagna che domina Lugano. Una nebbiolina luminosa copre la superficie del Lago di Lugano. Contro il cielo, sulla sinistra della foto, si nota la cima del Monte Generoso (1704 m). Altre foto panoramiche si possono vedere nel servizio fotografico che accompagna l'altra relazione dedicata al Torrione e alla Cima di Fiorina. |
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In quest'ultima foto, scattata sfruttandola luce delle pile frontali e posizionando la macchina sul cavalletto, vediamo il fondo del Buco della Noga (o Grotta dell'Orso), la maggiore cavità della Valsolda. Un'altra immagine e una descrizione più dettagliata si trovano in un'altra pagina del sito. Nella grotta si può entrare anche senza la pila, ma vale la pena di portarsela nello zaino per poter osservare meglio i vari aspetti della grotta, presso la quale si passa durante la discesa verso Dasio. |