Pizzo di Claro, via Lumino (1)

 

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Salendo lungo i pratoni del versante Sud-Ovest del Piz de Molinera si vede parzialmente uno dei due edifici della Capanna Brogoldone (1910 m), bel punto di ristoro (e di eventuale pernottamento per chi volesse effettuare la salita in due giorni) posto in posizione panoramica sul lungo crestone che dal Piz de Molionera scende verso Sud-Sud-Ovest. Sullo sfondo (sulla destra in alto) si vedono le case di Bellinzona.
   
Il Pizzo di Claro visto dal lungo traverso che permette di aggirare ad Ovest il Piz de Molinera. Nella foto si vede anche il sentiero che raggiunge al Passo di Mem (2191 m) la cresta che unisce le due montagne.
   
Un'immagine ravvicinata della massiccia piramide del Pizzo di Claro visto sempre dal traverso della foto precedente. La foto mostra in particolare il suo versante Sud-Est. Si distinguono anche le due cime della montagna: sulla sinistra la cima Sud, detta anche Visagno (1720 m), sulla destra la cima Nord (1727 m), vero punto culminante del Pizzo di Claro (qui appare leggermente pių basso per effetto della prospettiva).
   
Dal Passo di Mem appare la bella ed ampia conca dell'Alpe di Mem (1950 m). Sullo sfondo si osservano innanzitutto le montagne del versante orientale della Val Calanca, (la cima pių alta dovrebbe essere il Piz de Groven, 2694 m). Pių in lontananza si delineano, confondendosi le une con le altre, le montagne che separano la Val Mesolcina (in Svizzera) dalla Valle Spluga (in Italia) e le montagne della Valtellina.
   
Questa foto č stata scattata lungo la cresta poco a monte del Passo di Mem. Si vede bene l'ampio versante Sud-Est del Pizzo di Claro, percorso dalla via normale. Dalla cima, verso sinistra, si abbassa la rocciosa cresta Sud, nei pressi della quale (ma sul versante Sud-Ovest) si svolge la via Lumino (dedicata dal suo scopritore al paese in cui vive).
   
Ed eccoci ormai nelle vicinanze dell'attacco, che si trova alla base della cresta meridionale del Pizzo di Claro (quella che scende dalla cima verso sinistra), ad una quota di 2490 m circa. Si vede anche il pendio di massi dove si trova il bivio tra la via normale (che devia a destra) e la via Lumino che sale verso la cresta.
   
Ed ecco i primissimi metri della via Lumino. Si vede bene la rampa erbosa e la traccia che permettono di doppiare lo spigolo della cresta. Se si osserva bene si vedono anche alcuni dei bolli bianchi che fanno da segnavia lungo il percorso. A questo facile tratto segue una breve cengia esposta e poi il passaggio pių impegnativo, che permette di doppiare lo spigolo secondario di cui si parla nella relazione (la cengia e lo spigolo secondario non sono visibili nella foto).
   

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