Abbazia di San Benedetto in Val Perlana

 

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Il Santuario della Beata Vergine del Soccorso come appare dalla mulattiera acciottolata all'inizio della salita per l'Abbazia di San Benedetto. Si nota soprattutto lo svettante campanile del 1719. In basso a sinistra si vede una delle cappelle del Sacro Monte di Ossuccio. Sullo sfondo appaiono il Lago di Como e le montagne che lo attorniano.
L'Abbazia di san Benedetto vista dalla mulattiera acciottolata che vi arriva dall'Abbazia dell'Acquafredda a Lenno. La fotografia rappresenta bene "l'immersione" dell'edificio nella natura della Val Perlana. Sopra si distinguono chiaramente le baite abitate da Flavio e Ginepro che, con la loro presenza, hanno salvato dall'abbandono totale questo piccolo ma splendido angolo delle montagne lariane.
Il complesso dell'Abbazia di San Benedetto: la chiesa, il campanile, l'edificio del monastero recentemente recuperato e le altre parti ancora in rovina (ma di cui è in progetto il recupero). La foto risale al 1996, ma l'aspetto attuale dell'Abbazia non è cambiato di molto.
Scendendo dal Santuario della Beata Vergine del Soccorso lo sguardo incontra dapprima alcune cappelle del Sacro Monte e le case più alte di Ossuccio, poi, in secondo piano, il paese di Lenno con l'Abbazia dell'Acquafredda (in alto a sinistra). Sul Lago di Como si distingue la penisola di Bellagio, mentre contro il cielo si delinenao i profili della Grignetta (all'estrema destra) del Grignone (innevato) e del Legnone (all'estrema sinistra).
Scendendo lungo il viale che collega le cappelle del Sacro Monte: la razionale sistemazione della salita consente una passeggiata tranquilla e panoramica, godibilissima soprattutto nelle giornate limpide di primavera e dell'autunno.
 

 

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