Pizzo Arera dal Canalino Nord (sentiero alpinistico)

(Val Brembana - Lombardia)

 

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 1160/1170 m complessivi (compresi 140/150 m di risalite nel ritorno)

DURATA: 3,15h (salita); 2,40h (discesa)

DIFFICOLTA': EE (con passaggi al limite dell'alpinismo facile nella parte alta della salita)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: settembre 2018

 

Il Pizzo Arera (2512 m) è una bella e imponente montagna delle Prealpi Bergamasche situata lungo il crinale che separa la Val Brembana dalla Val Seriana. Dato che nel raggio di diversi chilometri non ci sono altre cime così alte, dalla sua vetta si ammira uno straordinario panorama a 360 gradi che comprende, oltre alle cime delle Orobie e delle Prealpi Lombarde, un ampio cerchio della catena alpina, dal Monte Rosa all’Adamello.

 

La via più frequentata è quella del versante Sud, che raggiunge la cima passando dal Rifugio Capanna 2000 (a cui si può arrivare sia dalla Val Serina che dalla valle di Roncobello, entrambe tributarie della Val Brembana). Qui descrivo invece la salita da Nord (via del “Canalino Nord”), decisamente più impegnativa e molto meno frequentata. Combinata con la discesa lungo l’itinerario del versante Sud (consigliabile) e il ritorno dal Rifugio Capanna 2000 al punto di partenza nella valle di Roncobello, costituisce un magnifico percorso ad anello che attraversa ambienti molto diversi tra loro e ricchi di suggestioni. Ci si muove in gran parte su ottimi sentieri ben segnalati, ma la parte finale della salita (definita “sentiero alpinistico” su un cartello indicatore) implica il superamento di un ripido canalino (passi di II grado) e si svolge su terreno molto ripido e a tratti esposto (difficoltà EE, con passaggi al limite dell’alpinismo facile). Anche la prima parte della discesa dalla cima, pur essendo più facile, richiede un po’ di attenzione.

 

Dal parcheggio alla cima, il dislivello è di 912 metri. In realtà, considerando le diverse perdite di quota e le successive risalite, è di 1017 metri. Anche in discesa, lungo la traversata dal Rifugio Capanna 2000 al parcheggio, ci sono diversi saliscendi, per un totale di almeno 140/150 metri. In totale, quindi, il dislivello da superare in salita è circa di 1160/1170 metri.

 

ACCESSO STRADALE. Raggiungere la Val Brembana (Bergamo) e seguire la SS470 fino a Lenna; lasciare a sinistra la SP1 per il Passo di San Marco e proseguire lungo la SP2 in direzione di Carona e Foppolo. Dopo 4 km c.a prendere a destra la SP3 e raggiungere Roncobello. Da qui si sale fino alla frazione Capovalle e si prosegue lungo una strada asfaltata a pedaggio fino al piazzale/parcheggio sterrato in località Mezzeno (1600 m). Il pagamento del pedaggio (Estate 2018: 2,00 €) si effettua presso il parcometro all’inizio della strada. Il parcometro non dà resto e accetta solo monete fino a 10 centesimi.

 

ITINERARIO. Dal parcheggio in località Mezzeno (1600 m) si prosegue lungo la stradina sterrata (cartello indicatore del sentiero 219 per il Passo Branchino) che, con un giro verso destra, si abbassa per una ventina di metri, passa un ponte e risale leggermente fino alle vicine Baite di Mezzeno (1591 m). Da qui il sentiero prosegue verso Sud-Sud-Ovest in discesa (si perdono circa 35 metri) e poi inizia a salire nel bosco traversando sotto le pareti del Corno Branchino. Oltrepassata una baita, l’itinerario piega a sinistra e sale fino alla bella conca prativa sotto la parete Nord-Ovest della Corna Piana; quindi sale a sinistra e raggiunge l’ampia sella erbosa del Passo Branchino (1821 m; ore 1,00 dal parcheggio in località Mezzeno).

 

Dal Passo Branchino si prende il sentiero 218 per il Passo di Corna Piana (cartello indicatore) che, verso Sud-Sud-Est, raggiunge un grande ghiaione sotto la parete Nord-Ovest della Corna Piana. Si traversa il salita il ghiaione e si raggiunge la Bocchetta di Corna Piana (2078 m), sulla cresta Ovest dell’omonima cima. Dal versante opposto il sentiero si abbassa traversando ripidi prati e, perdendo circa 50 metri, raggiunge il fondo del vallone sotto il Passo di Corna Piana. Si prosegue ancora per un tratto verso le pareti settentrionali del Pizzo Arera fino a incontrare (2050 m circa) il sentiero 244 che proviene dal Rifugio Capanna 2000. Si svolta a sinistra (Nord-Est) lungo questo sentiero in direzione del Passo di Corna Piana. Guadagnati 80/90 metri di dislivello, si incontra un bivio segnalato solo da un ometto. Si lascia a sinistra il sentiero 244 e si prende la traccia che prosegue (segnavia rossi) lungo un dosso di erba e detriti che raggiunge la cresta che dal Passo di Corna Piana sale verso il Pizzo Arera, tra la Valcanale a sinistra e la vasta conca detritica del Mandrone a destra. Sempre seguendo ometti e segnavia (rossi e rosso-bianchi) si prosegue lungo questo crestone incontrando il cartello con l’indicazione “sentiero alpinistico”. Si supera un tratto roccioso grazie ad alcune facili cenge ben segnalate, poi si prosegue sulla cresta ancora in parte erbosa fino a incontrare, prima di un cospicuo salto di rocce, un traverso su un ripido pendio detritico sul lato orientale della cresta. Il pendio finisce su notevoli salti rocciosi, per cui il sentiero va percorso con la dovuta attenzione, specie alla fine, dove è più stretto ed esposto. Al termine del traverso si sale (esposto all’inizio) per facili roccette e detriti alla base di un incassato e breve canalino (è il “Canalino Nord”). Lo si risale (passi di II grado) seguendo i numerosi segnavia ed eventualmente sfruttando gli ancoraggi delle catene (che sono state tolte ormai da diversi anni). Dal canalino si esce a sinistra superando un breve passaggio più ripido facilitato della presenza di una staffa di metallo. Si percorre quindi una breve cengia (facile ma stretta ed esposta) e poi si risalgono alcuni brevi saltini rocciosi (I+) badando alla presenza del detrito (terreno ancora abbastanza esposto). Più in alto si procede su un pendio detritico (traccia evidente e segnavia) via via meno ripido e meno esposto. Superato un ultimo breve traverso un tempo attrezzato, si raggiunge la cima del Pizzo Arera (2512 m; ore 2,15 dal Passo Branchino; ore 3,15 dal parcheggio in località Mezzeno).

 

DISCESA. Dalla cima ci si abbassa per un’ampia traccia, dapprima un po’ a sinistra poi decisamente a destra fino a una zona caratterizzata da numerosi e facili saltini di roccia, lungo i quali si scende con la dovuta attenzione, seguendo tracce e segnavia fino a imboccare, a destra, un canalino attrezzato (fune d’acciaio e alcune staffe metalliche). Sceso il canalino ci si trova sul fondo detritico di un profondo canalone. Lo si risale brevemente, poi se ne esce a sinistra in salita e, con un traverso praticamente pianeggiante, si raggiunge l’ampia cresta Sud-Ovest della montagna. Fin qui il percorso è classificabile EE. Ora si scende più facilmente lungo la cresta (tracce evidenti e segnavia), dapprima ancora in parte detritica e rocciosa, poi erbosa, arrivando al Rifugio Capanna 2000 (1960 m; ore 0,50 dalla cima).

 

A destra del rifugio e dietro un rudere in cemento armato, si prende la stradina di accesso al rifugio (sterrata) e la si percorre in discesa per un breve tratto fino a incontrare (1938 m) un sentiero che scende a destra (cartelli indicatori per il Sentiero dei Fiori, per il sentiero 222 e per il Rifugio Branchino). Si segue in discesa questo evidente sentiero, si attraversa un vallone (val d’Arera) e si continua a mezzacosta lungo il  versante sinistro idrografico della Val Vedra. Il percorso presenta continui saliscendi (il punto più basso è a circa 1760 m) e conduce infine all’ampia zona pascoliva del Passo di Val Vedra (1849 m), dal quale ci si abbassa alle vicine Baite Branchino (1836 m). Lasciato a sinistra il sentiero 231, si prosegue verso Nord-Est per una traccia che si abbassa nella conca erbosa dominata a destra dalla parete Nord-Ovest della Corna Piana. Invece di traversare la conca verso il ben visibile Passo del Branchino, si prende subito una traccia che, verso sinistra (Nord-Ovest), conduce in fondo alla conca erbosa, dove ci si immette sul sentiero 219 proveniente dal Passo del Branchino: da qui, lungo il percorso già seguito all’andata, si rientra al parcheggio (ore 1,50 dal Rifugio Capanna 2000; ore 2,40 dalla cima).

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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