Pizzo Quadro, da Starleggia

(Valle Spluga - Lombardia)

 

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 1430 metri circa

DURATA: 4,00 ore (salita); 2,40 ore (discesa)

DIFFICOLTA': E nella prima parte; poi EE; F nel tratto finale

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: agosto 2015

 

Con i suoi 3013 m, il Pizzo Quadro (chiamato Cima di Pian Guarnei sulla Carta Nazionale Svizzera, che lo quota 3015 m) è il più basso (a parte le modeste Cime di Val Loga) fra i “Tremila” della Valle Spluga; non è però il meno frequentato: le sue linee eleganti e il vasto panorama che si gode dalla cima attirano gli escursionisti, specialmente lungo l’itinerario che sale da Starleggia (frazione di Campodolcino), che pure comporta il superamento di un discreto dislivello (1430 m circa).

 

La salita da Starleggia che descrivo in questa relazione può essere divisa in tre parti: fino al Bivacco del Servizio (2570 o 2590 m; vedi nota 1) è una bella escursione su sentiero segnalato anche se non sempre evidente; dal bivacco al colletto (2760 m c.a) che precede la cresta terminale si segue un sentierino su terreno piuttosto ripido e in qualche tratto esposto; la cresta finale, specialmente nelle ultime decine di metri, è al limite tra l’escursionismo impegnativo e l’alpinismo facile, in quanto si svolge su terreno piuttosto ripido con qualche passaggio di arrampicata (I e II) e alcuni (pochi) brevi tratti particolarmente esposti.

 

Difficoltà: E fino al Bivacco del Servizio; EE fino al colletto a 2760 m; F lungo la cresta terminale (qui può essere utile avere con sé uno spezzone di corda per assicurare chi eventualmente non si sentisse sicuro). Naturalmente queste indicazioni valgono con le normali condizioni estive, cioè in assenza di neve (specie dopo il Bivacco del Servizio).

 

ACCESSO STRADALE. Raggiunta Chiavenna, si segue la strada statale dello Spluga fino a Campodolcino. Attraversato il paese si prende a sinistra e si seguono le indicazioni per Starleggia, che si raggiunge con 7 km di strada asfaltata. Da qui si prosegue per un breve tratto su una sterrata fino nell’ampio piazzale prima del divieto di transito (1630 m).

 

ITINERARIO. Dal parcheggio (1630 m) si continua lungo la sterrata che si inoltra in Val Starleggia; dopo pochi minuti si prende a destra un sentiero che permette di tagliare un tornante; raggiunta di nuovo la sterrata, la si segue verso destra per un breve tratto fino a incontrare un sentiero che si stacca sulla sinistra (cartello indicatore per l’Alpe e il Bivacco del Servizio un po’ più in alto della strada). Seguire il sentiero che sale nel bosco (segnavia bianco-rossi) e poi si sposta a sinistra in una bella radura al centro della quale si trova un bivio (cartello indicatore; vedi nota 2). Prendere la traccia che sale a destra e rientra nel bosco: qui il sentiero (sempre segnalato) si fa evidente e, uscito dal bosco, raggiunge verso Sud un’ampia sella erbosa (2050 m c.a)all’inizio di un vasto pianoro. Il sentiero ora si fa a tratti poco evidente (traccia nell’erba): seguire i segnavia e i paletti (dipinti anche loro di bianco e rosso) e proseguire verso Sud-Ovest (prima in piano e poi in leggera salita) avvicinandosi progressivamente alla cresta (detta Fil Marsc) che si vede sulla destra e che termina con la cima del Motto Alto (ben visibile già dalla sella). Raggiunta la cresta a tratti rocciosa, la si segue facilmente (sentiero e segnavia) fino a una sella erbosa a quota 2423 m. Da qui si traversa a sinistra (Sud-Sud-Ovest) sotto il Motto Alto, raggiungendo il Bivacco del Servizio (2570/90 m c.a; ore 2,30 dal parcheggio sopra Starleggia).

 

Dietro il bivacco si seguono i segnavia che portano sulla cresta che si affaccia sul bacino del Truzzo, quindi si svolta a destra (Nord-Ovest) e si percorre un tratto erboso quasi pianeggiante fino al caratteristico pianoro sassoso del Pian de Valsèn (1615 m c.a) a Sud-Ovest del Motto Alto. Da qui il sentiero si abbassa nel vallone del Truzzo traversando verso Ovest e perdendo circa 50 metri di quota (attenzione: il sentiero è ben tracciato, ma attraversa pendii molto ripidi e a tratti esposto su alcuni salti di roccia); si lasciano a sinistra i segnavia dell’itinerario che scende al Rifugio Carlo Emilio e si ricomincia a salire sempre verso Ovest lungo i ripidi pendii detritici sotto la cresta che unisce il Motto Alto al Pizzo Quadro. Al termine della risalita (abbastanza faticosa) si raggiunge un colletto (2760 m c.a) alla base della piramide sommitale del Pizzo Quadro. Da qui, seguendo le tracce e gli ometti, si risale la cresta Est-Nord-Est del Pizzo Quadro. All’inizio ci si muove su terreno detritico, poi si incontrano tratti rocciosi e la pendenza aumenta. Nelle ultime decine di metri si affrontano ripidi gradini di roccia che offrono qualche passo di arrampicata (massimo II). Non ci sono particolari difficoltà, ma alcuni passaggi sono esposti e richiedono molta attenzione (anche per la presenza di detrito). In questo tratto può essere utile avere con sé uno spezzone di corda per assicurarsi in caso di bisogno. Alla fine, un ultimo facile passaggio roccioso permette di raggiungere la cima, dove è collocata una croce di metallo (3013 m; ore 1,30 dal bivacco, ore 4,00 dalla partenza).

 

DISCESA. Si effettua lungo l’itinerario della salita (ore 2,40 dalla cima)

 

NOTA 1. La quota del Bivacco del Servizio non è di facile determinazione. Sulla guida del CAI/TCI il bivacco è indicato a 2570 m; sul sito del CAI sezione Vallespluga, che l’ha costruito, è indicato a quota 2590 m. Il mio altimetro non mi è stato di molto aiuto: all’andata mi dava 2590 m, al ritorno 2582 m. Se ci passo un’altra volta farò dei rilievi più precisi.

 

NOTA 2. Noi abbiamo trovato il cartello “girato” (in effetti si gira facilmente) e così, abbastanza ingenuamente a dir la verità, siamo finiti all’Alpe del Servizio (un posto magnifico), da cui siamo poi saliti al bivacco senza problemi, ma allungando abbastanza il percorso. Fare dunque attenzione: il sentiero giusto (che è anche quello meno evidente) è quello che sale a destra.

 

 
 
 
 
 

BIBLIOGRAFIA e CARTOGRAFIA

Alessandro Gogna, Angelo Recalcati, MESOLCINA SPLUGA, CAI/TCI, 1999

Carta Nazionale Svizzera, 1:50.000, foglio 267, SAN BERNARDINO

 

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