Torrione Porro - Via ferrata "Carlo Bonomi"

(Valmalenco/Lombardia)

 

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 850 m circa

DURATA: 2,20/2,40H la salita; 1,30/1,40 la discesa

DIFFICOLTA': EEA

AGGIORNAMENTO RELAZIONE:agosto 2023

 

Il Torrione Porro (2435 m) si alza sulla destra idrografica della Val Ventina, sopra Chiareggio, in Valmalenco. La sua rocciosa parete occidentale domina i prati dell’Alpe Ventina (1965 m), dove si trovano i Rifugi Gerli-Porro e Ventina, mentre dalla sua cima si gode un bellissimo panorama circolare sulle cime dell’alta Valmalenco, tra cui spiccano il vicino Monte Disgrazia e i due castelli rocciosi della Cima di Rosso e della Cima di Vazzeda.

 

Sulla cresta Sud-Ovest del Torrione, nel 2016, il CAI e le Guide alpine della Valmalenco hanno realizzato una ferrata dedicata alla memoria dell’imprenditore brianzolo Carlo Bonomi. E’ una salita di moderata difficoltà, adatta anche a chi per le prime volte si muove su questo tipo di percorso. L’itinerario è attrezzato con un robusto cavo di acciaio e da numerosissime staffe metalliche ravvicinate. E’ un’attrezzatura a volte eccessiva, ma permette una salita facile e sicura (naturalmente a patto di essere adeguatamente attrezzati e di utilizzare correttamente il set da ferrata). Nel complesso si tratta di una gita tecnicamente non impegnativa e con un dislivello contenuto (850 metri circa da Chiareggio alla cima), ma bella e divertente.

 

ACCESSO STRADALE. Raggiunta la città di Sondrio, in Valtellina, si imbocca la strada provinciale che risale la Valmalenco (SP15). Dopo Chiesa in Valmalenco si procede fino a Chiareggio (1612 m), dove si lascia la macchina. Attenzione: da giugno a settembre l’accesso a Chiareggio è a pagamento. Il biglietto si acquista poco dopo San Giuseppe (località Sabbionaccio) e comprende anche il parcheggio. Il costo del biglietto (estate 2023) è di 5 euro (pagabili anche con carte di credito).

 

ITINERARIO. Dal paese di Chiareggio (1612 m) o dai parcheggi lungo il Torrente Mallero, si raggiunge il ponte (1590 m c.a) che permette di oltrepassare il corso d’acqua. Dopo il ponte si imbocca verso destra (Ovest-Sud-Ovest) l’ampio sentiero (quasi una stradina) che conduce all’Alpe Ventina, all’inizio della quale si trova il Rifugio Gerli-Porro (ore 1,00 da Chiareggio; il Rifugio Ventina si trova pochi minuti più avanti, dopo la deviazione per il Torrione Porro).

 

Pochi minuti dopo il rifugio Porro, presso un grande masso con la scritta “Alpe Ventina”, si prende a sinistra (cartelli indicatori) il sentiero che, dopo aver traversato un pietraia, sale ai margini del bosco di larici e mughi fino a una sorta di conca riempita da una nuova pietraia, in mezzo alla quale si trova un cartello indicatore. Lasciato il sentiero che prosegue diritto (Est) verso il Bocchel del Cane e la via normale del Torrione Porro, si piega a sinistra. Si traversa la pietraia prima in piano, poi salendo diagonalmente verso sinistra (attenzione agli ometti, perché non ci sono segnavia), raggiungendo un ripido sentierino che, tenendosi sotto le rocce della cresta Sud-Ovest, raggiunge l’attacco della ferrata (2180 m c.a; ore 0,30/0,40 dal Rifugio Porro).

 

Una volta indossati l’imbracatura, il set da ferrata e il casco, non resta che seguire il cavo, affrontando i passaggi rocciosi grazie alle numerose staffe metalliche presenti. Dopo una prima parte non particolarmente ripida, si affronta il salto più interessante, che culmina con un passaggio di pochi metri verticale e leggermente strapiombante all’uscita. Poco sopra la ferrata si trasforma di fatto in un sentiero ferrato. Le attrezzature terminano poco sopra (2375 m c.a). Un facile sentierino risale il successivo pendio erboso-detritico, raggiungendo il sentiero della via normale, che proviene da destra. Voltando a sinistra, con pochi passi lungo la cresta sommitale, si raggiunge la cima del Torrione Porro, dove si trova un altarino in pietra (2435 m; ore 0,50/1,00 dall’attacco; ore 2,20/2,40 da Chiareggio).

 

DISCESA. Si segue il sentiero della via normale verso Est-Sud-Est fino a incrociare il sentiero per il Bocchel del Cane. Ci si abbassa a destra (cartello indicatore e grossa scritta “Porro” su un sasso), seguendo un sentiero e traversando tratti di pietraia (numerosi segnavia bianco-rossi). Si raggiunge così la conca pietrosa dove si trova la deviazione per l’attacco della via ferrata. Seguendo il percorso della salita, si raggiungono l’Alpe Ventina e poi Chiareggio (ore 1,30/1,40 dalla cima a Chiareggio).

 

 
 
 
 
 
 
 
 

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