Croce dell'Alpe Piazza - salita invernale

(Orobie valtellinesi - Lombardia)

Escursionismo

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 700 m dal termine della strada per l'Alpe Tagliata, 1000 m circa dalla località Piantina.

DURATA: salita: 2 ore dal termine della strada per l'Alpe Tagliata (discesa: 1 ora)

DIFFICOLTA': E

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: marzo 2013

 

L’Alpe Piazza (1844 m) è proprio un posto magnifico, un balcone affacciato sulla Valtellina e su un panorama molto vasto, da godere naturalmente in una giornata serena e limpida, soprattutto dalla vicinissima croce (1855 m), che offre una vista più ampia. L’Alpe Piazza (nel cui edificio è attrezzato anche un piccolo bivacco) è posta sulla cresta Nord-Nord-Ovest del Pizzo dei Galli, ultima cima della lunga dorsale che chiude a occidente la Val Gerola, e si raggiunge salendo lungo gli ampi pendii dell’Alpe Tagliata.

 

Dalla croce, verso Ovest, lo sguardo è attirato innanzitutto dalle cime della Val Lesina, selvaggia e solitaria, e in particolare dalla mole del Legnone, molto suggestivo in inverno con il suo ampio versante orientale interamente innevato. Verso Nord la vista spazia dalla Catena dei Muncech (Mesolcina) alle montagne della Val Chiavenna, dalla piramide rocciosa del Sasso Manduino al Disgrazia, passando per il gruppo del Pizzo Badile. Verso Est, in parte nascoste, si stagliano le Orobie.

 

Nel sito ho già descritto l’itinerario estivo che porta a questo bellissimo alpeggio, perché si trova lungo il percorso che sale al Pizzo dei Galli e al Pizzo Olano dall’Alpe Tagliata (vedi la relazione). Qui voglio presentare la salita invernale, che si ferma alla croce dell’Alpe Piazza. Il proseguimento lungo la cresta che sale al Pizzo dei Galli, in inverno, è di carattere alpinistico, richiede neve assolutamente sicura e (stando a quello che mi hanno detto sul posto) credo sia percorso molto di rado.

 

La salita fino all’Alpe Piazza è una bella salita scialpinistica ma si presta molto bene anche all’uso delle ciaspole; il suo unico problema riguarda la strada di accesso all’Alpe Tagliata, che in inverno non viene pulita. A mio parere, bisognerebbe poterla seguire almeno fino a Piantina, poco oltre il ponte sul Rio Cosio (750 m). Da qui infatti parte il vecchio sentiero che, salendo nel bosco verso Sud-Ovest, taglia la strada sempre nelle vicinanze dei tornanti che girano a destra. Se le condizioni lo permettono, si può proseguire sin dove è possibile (due anni fa, nel gennaio 2011, lasciammo la macchina a 1000 metri circa, quest’anno un poco più in basso).

 

L’itinerario del sentiero che sale nel bosco si svolge su terreno ripido; lungo i pascoli dell’Alpe Tagliata ci si muove invece su terreno aperto e sicuro. Solo un tratto tra i 1650 e i 1750 m di quota, in condizioni sfavorevoli, richiede attenzione perché è più ripido. La difficoltà dell’itinerario è contenuta (E).

 

ACCESSO STRADALE. Raggiunta la Valtellina, si segue la strada statale fino a Morbegno, da dove si seguono le indicazioni per la Val Gerola. Imboccata la strada provinciale che risale la valle, la si segue per poco più di 3 km, fino alla località Canleggia, dove si trova il bivio segnalato per Piantina e Tagliata. Si prende questa stradina asfaltata che sale a destra e, dopo circa 7 km, raggiunge il parcheggio in località Munt del Taià (1150 m c.a; l’ultimo tratto – poco più di un chilometro – è sterrato). La stradina è percorribile solo acquistando il permesso comunale presso il Bar Pasticceria Dolce Forno, a Morbegno, proprio all’inizio della strada che sale in Val Gerola. In inverno la si percorre solo fin dove le condizioni di innevamento lo permettono.

 

ITINERARIO. Seguendo il sentiero che taglia la strada, si raggiungono i pascoli dell’Alpe Tagliata nei pressi dell’edificio di una moderna chiesa in pietra a circa 1160 m di quota. Se invece si segue la strada fino al parcheggio, bisogna proseguire brevemente lungo la stessa strada fin dove gira a destra (cartello per Erdona). Si imbocca quindi verso Sud-Est una stradina (sbarra) che in pochi minuti porta ai prati dell’Alpe Tagliata nel pressi della chiesa in pietra. Da qui si risalgono in direzione Sud-Sud-Ovest gli aperti pendii del grande alpeggio fino alla baita della Casera Vegia (1513 m), qualche decina di metri a sinistra (Est) della quale c’è una grande croce di legno. Qui si può arrivare, più dolcemente ma con percorso più lungo, seguendo il tracciato della stradina che passa poco a monte dell’edificio della chiesa in pietra. Dalla Casera Vegia si prosegue traversando in salita verso Sud-Ovest in direzione della cresta Nord-Nord-Ovest del Pizzo dei Galli, che si raggiunge dopo essere passati accanto a una baita a quota 1732 m. Lungo questa cresta, verso Sud-Est, si raggiungono in breve l’Alpe Piazza (1844 m) e la vicina croce (1855 m; 2 ore dai pressi della chiesa in pietra).

 

DISCESA. Si svolge lungo l’itinerario della salita (1 ora fino alla chiesa in pietra).

 

 
 
 
 
 

CARTOGRAFIA

Foresta Regionale VAL GEROLA – Carta escursionistica 1:25.000 - ERSAF

E’ un'interessante cartina escursionistica, edita dall’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) della Regione Lombardia. Credo però sia acquistabile solo su Internet, dal sito dell’ERSAF, oppure (forse) localmente.

 

Escursionismo