Croce dell'Alpe Piazza - salita invernale

 

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In salita lungo i pendii dell'Alpe Tagliata, poco sopra la baita a quota 1207 m. Dietro la casa, contro il margine alto della fotografia, si vede proprio l'inizio del percorso fuori dal bosco. Non si vede l'edificio in pietra della chiesa, che si trova appena fuori dal margine destro della foto.
   
Ancora un'immagine scattata lungo la salita, all'inizio del tratto più ripido, intorno ai 1650 metri di quota. Le baite inquadrate sono quelle della Casera Nova. Si vede bene anche la stradina che percorre i pendii dell'Alpe Tagliata collegando le diverse baite sparse tra i pascoli. Verso il margine alto della foto, sulla sinistra si vedono i primi pendii dell'Alpe Tagliata. Poi si nota il fondo della Valtellina con il corso del Fiume Adda e, sulla destra, le case di Regoledo, vicinissime a Morbegno.
   
Questa foto è stata scattata all'inizio della discesa, lungo il breve tratto di cresta che precede l'Alpe Piazza. Sulla destra scende il pendio dove si trova la baita cui si passa accanto a 1732 m di quota. Come si può notare, sono pendii abbastanza ripidi e, in caso di condizioni sfavorevoli, richiedono attenzione. Sullo sfondo si vede l'inizio della Val Chiavenna, con le pendici del Monte Berlinghera e il Lago di Novate Mezzola (il cui azzurro è però appena appena distinguibile).
   

In primo piano si osserva la lunga costruzione dell'Alpe Piazza. Nel tratto mediano è attrezzato un piccolo bivacco. Sullo sfondo della foto si osserva la Val Lesina, con la cima del Pizzo Alto (la punta più alta contro il cielo).
   
Il Monte Legnone con il suo vasto versante orientale innevato.
 

Dalla croce dell'Alpe Piazza, verso Nord, lo sguardo è colpito soprattutto dalla bellissima piramide rocciosa del Sasso Manduino (2888 m), alla cui destra si distinguono la Cima di Gaiazzo (2920 m) e, al margine della foto, il Pizzo Ligoncio (3020 m). A sinistra del Manduino si vedono le montagne che separano la Val Codera dalla val Bregaglia (che però non sono riuscito a identificare con precisione).

Dai pendii dell'Alpe Tagliata, verso Nord-Est, si impone alla vista la massiccia mole del Monte Disgrazia (3678 m), alla destra del quale si distinguono i Corni Bruciati (3114 m il più alto). Verso sinistra si vedono alcune cime della Val di Mello: le ultime due sono il Pizzo Torrone Orientale (3333 m) e, alla sua destra, completamente nevoso, il Monte Sissone (3331 m). La costiera dei Cech, sull'estrema sinistra della foto, impediscono di vedere le altre cime del gruppo del Pizzo Badile (visibili però dall'Alpe Piazza).

Anche questa foto è stata scattata durante la salita, guardando verso Nord-Ovest in direzione della Catena dei Muncech. Da destra a sinistra si riconoscono: l'acuminato Sasso Campedello (2310 m), il massiccio Sasso Canale (2411), il roccioso Pizzo Ledù (2503) che nasconde in parte il Pizzo Rabbi (2452 m), la bella piramide del Pizzo Cavregasco (2535 m); dopo alcune cime meno elevate, al margine sinistro della foto, si può vedere il Pizzo Paglia (2593 m), punto culminante della Catena dei Muncech.

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