Traversata Alpe Devero - Alpe Veglia (2)

 

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Dal piccolo pianoro panoramico a quota 1963 m (1980 m al mio altimetro) il Monte Leone (con a destra la Punta di Terrarossa) si mostra in tutta la sua imponenza. In particolare si notano le pareti Est, a sinistra, e Nord-Est, molto alte ma anche costituite da rocce nel complesso malsicure (tranne pochi tratti che la guida del CAI definisce di "roccia discreta"). Non credo che molte cordate vi si impegnino: lo spettacolo però ha un fascino indiscutibile.
   
Dai pendii erbosi che salgono ai Passi di Buscagna lo sguardo può seguire quasi tutta la traversata della Valle Bondolero. Contro il cielo, al centro della foto, si nota l'ampia sella del Colle di Ciamporino. La discesa avviene lungo l'evidente valloncello che dal colle scende verso destra fin sul fondo della Valle Bondolero. Quest'ultima va percorsa verso Est (sinistra) fin nei pressi dell'omonima Alpe da cui parte la traccia segnalata che sale ai Passi di Buscagna lungo i pendii erbosi visibili in primo piano.
   
Dalla piatta cima del Monte Cazzola il panorama è molto vasto in ogni direzione. In questa foto (verso Nord-Ovest) si osservano, da sinistra, la detritica sella del Passo di Cornera con la chiara parete dell'omonimo Triangolo; la successiva punta più alta è il Pizzo Cornera, alla cui destra si alza il caratteristico Gendarme di Cornera (un monolito di circa 40 metri salito per la prima volta da Tino Micotti e Piero Signini nel 1967 con una via di III e IV con un passaggio di V). A destra si alza la mole inconfondibile del Pizzo Cervandone.
   
Ancora un'immagine scattata dal Monte Cazzola, ma questa volta verso Nord. In primo piano si vedono gli ampissimi pendii della cresta lungo la quale si svolge la prima parte della discesa verso l'Alpe Devero. Contro il cielo si notano a sinistra la Punta della Rossa, con il suo bellissimo spigolo Sud-Est (350 m di III e IV su roccia solida), i Pizzi di Crampiolo (Nord e Sud) e infine la Punta d'Arbola (l'unica che mostra qualche chiazza di neve, perché era la fine di agosto). Si vede anche, alla base del Pizzo di Crampiolo, il Lago di Devero.
   
L'Alpe Misanco, che si incontra in discesa poco prima di arrivare all'Alpe Devero. Anche quest'alpeggio è vivo e funzionante: le baite sono ben tenute e pure dotate di qualche elemento di modera tecnologia (si notino i pannelli solari). Sullo sfondo si vedono ancora una parte dello spigolo Sud-Est della Punta della Rossa e, soprattutto, i Pizzi di Crampiolo.
   
Ed eccoci infine all'Alpe Devero, punto di partenza e di arrivo della lunga traversata ad anello proposta in queste pagine del sito. Le case in primo piano sono quelle della località Piedimonte, all'estremità sudoccidentale del vasto pianoro dell'alpe (che in parte si intravede dietro le case).
   

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