Monte Garzirola - salita invernale

 

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L'Alpe Cottino, a m 1441, si trova in bella posizione panoramica, appena fuori dal bosco, un centinaio di metri di dislivello sotto il Passo di San Lucio. Sullo sfondo si vedono le montagne che chiudono a settentrione la Val Colla. Da sinistra possiamo osservare il Monte Bar (1816 m) e la Cima Moncucco (1725 metri). Verso destra la cresta prosegue in direzione del Monte Garzirola, la cui cima è appena fuori dal margine destro della foto.
   

La chiesetta di San Lucio (di origini medievali). Sullo sfondo si vedono il Pizzo di Gino (2245 m), a sinistra, e la Cima Pianchette (2158 m), a destra, vicino al campanile. All'interno del piccolo edificio vi sono affreschi che vanno dal XV al XVII secolo e una statua lignea di San Lucio risalente al Quattrocento. Secondo la tradizione, Lucio era un pastore che offriva ai poveri il formaggio che riceveva come paga. Poiché il formaggio si moltiplicava miracolosamente, il padrone, invidioso, finì per uccidere Lucio. Per questo San Lucio divenne protettore dei mandriani e dei formaggiai. La sua festa si celebra il 12 luglio.

   
Il Passo di San Lucio (1542 m) con la chiesetta in primo piano e i due rifugi: a sinistra (in Svizzera) la Capanna San Lucio e a destra (in Italia) il Rifugio San Lucio. Sullo sfondo si vede il Monte Garzirola con l'ampia cresta percorsa dall'itinerario (è quella sulla verticale dei miei compagni di escursione). Il punto più alto è l'elevazione dove si trova la croce (2075 m); la cima vera e propria del Monte Garzirola (2116 m) è più a Nord e, nella foto, potrebbe essere il punto privo di neve subito a sinistra del rilievo più alto.
   
Nella foto vediamo il Passo di San Lucio con i suoi edifici ripresi dalla cresta che sale al Monte Garzirola. Sullo sfondo, oltre la valle dove si trovano il Piano di Porlezza e un ramo del Lago di Lugano, si alzano le montagne di Tremezzo e del Triangolo Lariano (che però non sono riuscito a identificare).
   

Questa foto è stata scattata salendo lungo la prima parte della cresta che sale al Monte Garzirola. Sullo sfondo, oltre la Cima di Fiorina (1810 m), si vedono il Monte Generoso (1701 m), proprio in centro alla foto, e il caratteristico Sasso Gordona (1410 m), vicino al margine sinistro dell'immagine.

All'inizio della settimana in cui abbiamo fatto la gita era nevicato parecchio, ma, con nostra sorpresa , la cresta non era completamente innevata e c'erano parecchie chiazze erbose (probabilmente per l'azione del vento e del sole). Tuttavia, a parte l'ultimo tratto prima della croce, abbiamo fatto tutta la salita con le ciaspole ai piedi.

   
Siamo ormai giunti nei pressi della croce del Garzirola. In primissimo piano si vede il Rifugio Garzirola (probabilmente una vecchia casermetta della finanza) che sorge sul versante italiano della cresta. Il panorama verso Sud-Est è molto vasto: contro il cielo si notano, da sinistra, il Pizzo dei Tre Signori, lo Zuccone di Campelli, il Grignone e la Grignetta. Appena sotto questa linea, sempre da sinistra, si distinguono la cresta meridionale del Monte Bregagno, il Monte Grona, la foschia che copre il Lago di Como e (all'estrema destra) il Monte di Tremezzo. Più vicino alla cresta del Garzirola si osserva il solco della Val Cavargna con al centro la piramide del Monte Pidaggia.
   
Questa immagine è stata ripresa dalla cima del Monte Garzirola e mostra il lungo tratto di cresta (1 km) che la separa dal punto dove si trova la croce (visibile nella foto). Un po' a destra e un po' più in basso di questo punto si vede il modesto dosso roccioso che va aggirato sul versante italiano (a sinistra nella foto): si può notare come il traverso da compiere sia per un tratto esposto su un pendio lungo e ripido che richiede la dovuta attenzione. Se invece si sta sul filo bisogna affrontare una ripida discesa (un po' esposta sopra il versante svizzero) ben poco agevole da percorrere con le ciaspole ai piedi.
   
Dalla Cima del Monte Garzirola il panorama verso Ovest è davvero fantastico e comprende il Monte Rosa affiancato, sulla destra, dai grandi Quattromila del Vallese. In primo piano si vede invece la cresta che unisce il Garzirola al Monte Bar. In realtà, per godere di questo panorama non è necessario raggiungere la cima vera e propria del Monte Garzirola. Da questo punto di vista, arrivare fino alla croce è già una gita di soddisfazione.
   
Anche questa immagine è stata ripresa dalla cima del Monte Garzirola, ma verso Nord-Est. Anche in questa direzione il panorama offre scorci bellissimi: all'estrema sinistra della foto si vede la massa scura del Pizzo Badile affiancata dalla piramide innevata del Pizzo Cengalo. Verso il margine destro della foto si ammira invece la bella mole del Monte Disgrazia.
   

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