Monte Legnone, salita da Sud-Ovest (1)

 

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Alpe (o Stalle) Subiale. E' un bel nucleo di baite costruite a 1073 m di altezza poco sopra Pagnona in posizione panoramica e ben soleggiata. Le baite sono tutte ristrutturate: qui vediamo la "piazzetta" da dove passa il sentiero che sale all'Alpe Campo e quindi al Legnone. Sullo sfondo si vedono le cime che chiudono a Est e a Sud il vallone dell'Alpe Deleguaggio, dalla Cima di Moncale (a sinistra) al Sasso Alto (a destra). Intorno alle case, i prati sono regolarmente falciati e i boschi (dove abbondano i castagni) sono mantenuti in ordine. E' davvero un bell'ambiente di media montagna.
   
Alpe (o Stalle) Bedoledo (m 1236). Anche questo alpeggio è ben tenuto e le baite sono quasi tutte ristrutturate. Bedoledo sorge in una bella posizione soleggiata e panoramica, ma su un terreno molto più ripido di quello dove si trova Subiale. Sullo sfondo della foto si vedono il Cimone di Margno (a sinistra), con il tracciato della vecchia pista da sci dell'Alpe Paglio, e il Grignone (al centro). Più in basso, in parte nascosto dalla betulla in primo piano, si vede il verde pianoro della Sella di Piazzo, da dove passa la strada che collega la Valsassina alla Val Varrone.
   
Nella foto vediamo in primo piano un tratto della strada militare della "Linea Cadorna". Appena a sinistra si notano (in parte nascoste dagli alberi) le costruzioni dell'Alpe Vesina. Sullo sfondo si vede, da sinistra, la cresta Sud-Ovest della Porta dei Merli (punto più alto contro il cielo), da cui passa la cresta Ovest del Legnone che, verso destra, si abbassa alla sella dove si trova il Bivacco "Cà de legn". I salti rocciosi che si vedono scendono nella Val d'Avano. A destra di questi salti si nota anche il ripido pendio erboso che va risalito per raggiungere la cresta del Legnone e quindi la cima.
   
L'Alpe Vesina, a m 1430. In estate questo alpeggio è ancora caricato e gli animali possono sfruttare l'ampio pascolo a destra delle costruzioni. Le baite e le stalle (come quelle della soprastante Alpe Campo) sono molto ben tenute: passando per questi luoghi si scopre un ambiente montano ancora vivo. E' questo uno degli elementi di suggestione delle escursioni intorno al Monte Legnone.
   
L'Alpe Campo, a m 1647, poco sotto il Rifugio Griera. In primo piano si vede il lungo edificio del ricovero degli animali. Subito a sinistra della casa si osserva il tratto della strada militare che arriva al tornante destrorso a quota 1665 m (si vede anche il grosso larice solitario nei pressi del tornante). Da qui parte il sentiero che traversa al Rifugio Roccoli Lorla (e che fa parte della DOL). Per salire al Legnone si segue questo sentiero fino al Forcellino: qui si abbandona l'itinerario principale per raggiungere il Passo del Pik e  traversare la Val d'Avano.
   
Un pernottamento al Rifugio Griera (m 1720 al mio altimetro) permette non solo di spezzare in due la lunga escursione, ma anche di immergersi più profondamente nell'ambiente di queste montagne, godendo anche dei giochi di luce che si alternano nell'atmosfera con lo scorrere delle ore. Momento magico per eccellenza è il tramonto. Nella foto (scattata col teleobiettivo da 300 mm) si vede la caratteristica piramide del Monte Grona (a destra della quale si delinea il profilo delle Cime di Fiorina (poste tra l'italiana Val Rezzo e la svizzera Val Colla, sopra Lugano).
   

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